Uno sportello al Policlinico Tor Vergata per aiutare le future e neo mamme
Gravidanza e maternità sono un passaggio complicato per una donna. Il parto può essere un momento difficile e così il post partum, in cui vanno considerati i bisogni del bambino e della mamma, che, trovandosi spesso in una situazione del tutto nuova per lei, ha bisogno di attenzioni e accudimento. Le mamme vanno sorrette e supportate, già dai primi giorni, dalla famiglia, dalle strutture e dai servizi del territorio.
Pandemia e carenza di personale sanitario hanno reso sicuramente più complicata la gestione di questa importante assistenza: gli ingressi ai famigliari in ospedale non sono ancora del tutto tornati al pre-pandemia, anche gli stessi papà possono entrare a turno per non creare affollamento nei reparti. Le risorse umane disponibili negli ospedali a volte non riescono a soddisfare il bisogno delle puerpere, che nei primi giorni soprattutto dov’è previsto il rooming-in (il neonato sta h24 insieme alla mamma da subito) affrontano immediatamente tutto da sole.
Partorire è un’esperienza diversa e imprevedibile per ogni donna. Avere una rete intorno e punti di riferimento può e deve fare la differenza. A dare importanti suggerimenti e indicazioni è la professoressa Cinzia Niolu, ordinario di psichiatria dell’università di Roma Tor Vergata, ospite della puntata del 2 febbraio scorso al programma di Rai3 “Elisir”.
“Chiedere aiuto, non vergognarsi” ribadisce Niolu “in alcune zone i consultori collaborano coi punti nascita e c’è assistenza nei primi giorni, anche a casa della mamma, con l’home visiting”.
Punto d’eccellenza è il servizio del Policlinico Tor Vergata SOS Mamma, attivo dal 2012, di cui la professoressa è responsabile, e che si avvale di molte figure professionali (ostetriche, psicologhe, assistenti sociali, ecc.) e può essere un valido aiuto e punto di riferimento per le neo mamme. “E anche per i papà” aggiunge Niolu, che sottolinea come sia importante mettersi in ascolto della donna, capire come ha vissuto la gravidanza e in che condizione psicofisica si accinge a vivere la maternità.
Dopo i tristi fatti dell’ospedale Pertini, in cui un bambino ha perso la vita in circostanze ancora sotto indagini, si deve accendere un riflettore sul modo di approcciarsi alla persona. La professoressa Niolu ritiene sia di massima importanza capire se una donna è nel pieno delle proprie forze, sapere se ce la fa. È doveroso cogliere i primi segnali di un eventuale malessere: se la madre ha difficoltà a prendere in braccio il bambino, se non lo guarda, se ha disturbi del sonno, ansia continua, se cade nello stigma del sentirsi incapace, deve essere incoraggiata a comunicare questo disagio.
Il servizio SOS Mamma è gratuito. Si consiglia di prenotare telefonicamente al numero 334.9949452, attivo dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 19.00.
Rassegna stampa
Per approfondire
Tor Vergata lo sportello SOS Mamma