La loro plastica sostenibile, ottenuta da scarti organici, arriva sul palco dell’Italian Tech Week
Ennesimo traguardo per SPlastica, lo spinoff dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” che ha sviluppato una tecnologia esclusiva per la produzione di bioplastica completamente biodegradabile e completamente compostabile. La startup, guidata dalla dottoressa Emanuela Gatto, ricercatrice del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche di “Tor Vergata”, è infatti tra le otto finaliste all’Italian Master Startup Award (IMA), l’unico premio su base nazionale che riconosce gli effettivi risultati conseguiti dalle giovani (3-5 anni) imprese hi-tech nate in ambito accademico.
La startup si riconferma una delle realtà più innovative del nostro Ateneo, con all’attivo numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il premio Start cup Lazio per la Miglior Idea di Impresa ad alto contenuto tecnologico, il Premio speciale per l’imprenditoria femminile nell’ambito del Premio Nazionale per l’Innovazione, e lo Women TechEU nell’ambito dello European Innovation Council a supporto delle startup guidate da donne.
Il processo di produzione su scala industriale ideato da SPlastica è a basso costo e a basso impatto ambientale, e avviene tramite la lavorazione dei prodotti di scarti del latte e organici. Il materiale brevettato, SP-Milk, si biodegrada velocemente a temperatura ambiente senza residui dannosi, e può essere usato per produrre stoviglie, tappi e gadget sostenibili secondo i principi dell’economia circolare.
L’Associazione italiana degli incubatori universitari (PNICube) porterà le startup finaliste sul palco dell’Italian Tech Week a Torino il 30 settembre.
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