Iniziata a luglio la seconda parte del progetto di accoglienza dei profughi ucraini per insegnare loro l’italiano.
L’iniziativa vede la partecipazione di 545 profughi ucraini (dai 16 anni in su) e 48 studenti volontari. Un primo indispensabile passo per orientarsi e adattarsi nel nostro Paese. Le lezioni, completamente gratuite, si svolgono on line sulla piattaforma Zoom nel mese di luglio e proseguiranno dopo la pausa estiva, nel primo semestre del nuovo anno accademico.
Sono già iniziati gli incontri on line tra gli studenti-tutor e i profughi ucraini, pensati per dare un supporto nell’apprendimento della lingua italiana, sotto la supervisione dei docenti del CLICI - Centro di Lingua e Cultura Italiana, del LICUS - Corso di Laurea Magistrale in Lingua e Cultura italiana a stranieri per l’accoglienza e l’internazionalizzazione, e della sezione di Slavistica della Macroarea di Lettere e Filosofia.
Gli studenti di “Tor Vergata” iscritti ai corsi di laurea specifici per l’insegnamento delle lingue straniere stanno lavorando fianco a fianco con studenti, sempre del nostro Ateneo, che studiano o conoscono le lingue russa, polacca o inglese per offrire percorsi di apprendimento dell’italiano uniti a un servizio di supporto e accoglienza.
La prima fase di training per i nostri studenti ed ex-studenti si è svolta nel mese di giugno, per assicurare una formazione specifica sugli aspetti psicologici legati alla condizione di profugo, alla lingua e alla cultura ucraina, alle caratteristiche delle lingue slave, agli strumenti didattici per l’insegnamento dell’italiano come seconda lingua, e alla gestione delle sessioni online. Previsto un attestato per il servizio di volontariato svolto dagli studenti, che potrà anche essere formalizzato come tirocinio curricolare.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito del CLICI.
Il progetto «“Tor Vergata” per l’Ucraina. Didattica della lingua italiana ai profughi» è stato presentato a fine aprile nella Macroarea di Lettere e Filosofia, durante l’evento “Prepararsi all’accoglienza”.