Tecniche ortopediche a.a. 2022-2023

  • Il laureato in Tecniche Ortopediche, al termine del percorso formativo, dovrà essere in grado di: - collaborare alla redazione del progetto terapeutico e/o riabilitativo individuale per definire la fattibilità e l’efficienza di un percorso ortoprotesico o di un ausilio tecnico; - operare la presa in carico del paziente previa diagnosi e indicazione funzionale del dispositivo medico da approntare; - interpretare i bisogni e le aspettative del paziente; - promuovere la salute funzionale dell’apparato locomotore; - promuovere l’empowerment dell’individuo; - eseguire le valutazioni tecniche e cliniche necessarie e operare direttamente sul paziente i rilievi morfologici necessari; - utilizzare tutti gli strumenti non invasivi disponibili allo stato attuale per le finalità valutative preliminari, informative e di controllo utili alla realizzazione ortoprotesica o alla individuazione dell’ausilio tecnico; - valutare e verificare la sicurezza d’uso dei dispositivi prodotti, approntati o personalizzati, - progettare e definire le specifiche tecniche; - produrre, assemblare, modificare, e personalizzare i dispositivi medici richiesti, siano essi ortesi, protesi, ausili tecnici o sistemi di postura, sia correttivi, compensativi, palliativi, contentivi, finalizzati alla salute funzionale dell’apparato locomotore, ovvero posizionali, funzionali, fisiognomici o compressivi, per il corpo e più specificatamente per l’apparato locomotore; - verificare la congruenza clinico/morfologica e tecnico/funzionale del dispositivo immesso in servizio rimettendone la verifica di efficacia terapeutica/riabilitativa al prescrittore; - fornire i dispositivi medici prodotti e personalizzati; - verificare la conformità e la sicurezza dei dispositivi medici prodotti e applicati al paziente sottoscrivendone l’attestazione ai termini di legge; - gestire in qualità i processi e i protocolli di produzione; - espletare le attività necessarie a garantire l’efficienza e la gestione del rischio del dispositivo prodotto e immesso in servizio anche a mezzo di richiami e protocolli di assistenza programmata; - curare e garantire direttamente l’assistenza dei dispositivi medici prodotti, altresì l’assistenza dei dispositivi medici forniti; - eseguire il follow-up e i monitoraggi tesi alla verifica del mantenimento in efficienza dei dispositivi immessi in servizio e segnalare il raggiungimento dei limiti di congruenza o di sicurezza al fine di proporre il ripristino o la sostituzione del dispositivo stesso; - sviluppare, in collaborazione con gli altri professionisti sanitari, progetti di ricerca mirati alla promozione della salute funzionale dell’apparato locomotore e della qualità della vita; - gestire e organizzare le “strutture sanitarie” in cui presta opera coordinandone le attività ed i processi relativi alla erogazione dei dispositivi medici di specie. 1° anno Il primo anno di corso si caratterizza per una fase di orientamento dello studente nel nuovo percorso formativo universitario, per l’acquisizione del metodo di studio, l’appropriatezza del linguaggio, il rigore espressivo, il pensiero critico, per un primo contatto esperienziale con il mondo del lavoro.

    Pertanto il primo anno è finalizzato a mettere lo studente nelle condizioni di appropriarsi, oltre che delle conoscenze di base proprie della disciplina orto-protesica, anche delle discipline propedeutiche e fondamentali per la comprensione dei fenomeni connessi alle scienze ortopediche stesse.

    In particolare: discipline di base per comprendere gli elementi che sono il fondamento dei processi fisiologici e patologici e biomeccanici generali. Queste cognizioni sono necessarie per affrontare la prima esperienza di tirocinio finalizzata all’orientamento dello studente negli ambiti professionali di riferimento e all’acquisizione di competenze fondamentali. Relativamente all’attività di tirocinio tecnico-pratico, gli allievi saranno, pertanto, inseriti all’interno dell’Officina Ortopedica all’interno dei diversi reparti produttivi dove verranno istruiti in merito ai principi generali che regolano la compilazione della Scheda Progetto relativa a ciascun dispositivo medico e affiancheranno i tutor seguendo singolarmente la lavorazione dei dispositivi ortopedici.

    Gli allievi, inoltre, prenderanno confidenza con i diversi macchinari presenti nell’Officina in modo da acquisire manualità operativa. 2° anno Il secondo anno di corso si caratterizza per un più specifico orientamento ai problemi clinici connessi all’apparato locomotore in ambito medico e chirurgico e ai relativi percorsi diagnostici oltre che agli interventi terapeutici e riabilitativi di pertinenza.

    Vengono, inoltre, impartite le necessarie nozioni meccaniche e biomeccaniche e l’allievo viene introdotto nel mondo dei dispositivi medici applicati al paziente quali ortesi protesi ed ausili. Pertanto il secondo anno è finalizzato a mettere lo studente nelle condizioni di: comprendere i più rilevanti elementi che sono alla base dei percorsi diagnostici e terapeutici; sviluppare il ragionamento tecnico/funzionale e la capacità di individuare i dispositivi idonei ad erogare l’assistenza orto-protesica necessaria in rapporto ai segmenti corporei interessati ai percorsi e agli obiettivi assistenziali; analizzare le diverse opportunità clinico/tecnico/realizzative per raggiungere gli obiettivi funzionali richiesti dal progetto terapeutico/riabilitativo. Relativamente all’attività di tirocinio tecnico-pratico, gli allievi tecnici ortopedici saranno affiancati ai tutor all’interno dell’Officina Ortopedica, sia nei dei diversi reparti produttivi che nelle sale prova a contatto con il paziente. Al termine del secondo anno l’allievo dovrà aver acquisito competenze relativamente a tutte le fasi di valutazione tecnica, progettazione, costruzione, prova, validazione e consegna dei dispositivi medici. 3° anno Il terzo anno di corso rappresenta la fase anticipatoria più prossimale all’esercizio completo della professione.

    Si caratterizza per attività di interazione con altre figure professionali facenti parte del team riabilitativo e di analisi dei problemi connessi ai processi organizzativi, produttivi, alle norme in campo normativo, contrattuale, economico, giuridico e deontologico. Pertanto, il terzo anno è finalizzato: all’approfondimento di discipline specialistiche nell’area tecnico/sanitaria e biomeccanica e all’acquisizione di conoscenze sui processi e sulle metodologie inerenti l’esercizio professionale, a lavorare in contesti operativi articolati tra ambientazione sanitaria e produttiva, a consolidare la conoscenza sui criteri e sugli strumenti tecnici e scientifici dell’agire professionale. Sono previste più esperienze di tirocinio nel corso delle quali lo studente può sperimentare, con supervisione del tutor, una diretta esecuzione dei ortesi, protesi ed ausili per una graduale assunzione di autonomia e responsabilità. Sono inoltre previste attività formative volte a sviluppare competenze metodologiche anche a supporto dell’elaborato di tesi. Più in particolare, relativamente all’attività di tirocinio tecnico-pratico, gli studenti saranno affiancati ai tutor all’interno dell’Officina Ortopedica, sia all’interno dei diversi reparti produttivi che nelle sale prova a contatto con il paziente. Sulla base delle competenze maturate e della casistica osservata nei primi due anni del tirocinio tecnico-pratico, avranno la possibilità di scegliere l’argomento di tesi e di seguire i casi clinici relativi allo svolgimento dell’elaborato affiancati al tutor del reparto di competenza.

    La realizzazione dei dispositivi ortopedici argomento dei casi clinici trattati nell’elaborato sarà eseguita dai laureandi sotto la stretta supervisione e controllo da parte del tutor di riferimento. Gli allievi potranno, in questo modo, esaminare dall’inizio alla fine specifici casi clinici e verificare l’efficacia riabilitativa del dispositivo medico fornito. Al termine del terzo anno lo studente dovrà aver acquisito competenze acquisite relative a tutte le fasi di valutazione tecnica, progettazione, costruzione, prova, validazione, consegna e efficacia dei dispositivi ortopedici.

  • Possono essere ammessi al corso di Laurea in Tecniche Ortopediche i candidati che siano in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o titolo equipollente o di altro titolo conseguito all’estero e riconosciuto idoneo. I pre-requisiti richiesti al candidato comprendono buone capacità relazionali con le persone, flessibilità e abilità nell’analizzare e risolvere problemi, abilità manuale, adeguata preparazione nel campo delle tecnologie dei materiali e dell’informatica. L’accesso al corso è a numero programmato e prevede un esame di ammissione che consiste in prove con domande a scelta multipla riguardanti logica, ragionamento verbale, attenzione e precisione, ragionamento numerico, problem solving, chimica, fisica, biologia, attualità, informatica, inglese, storia, religione e cultura umanistica.

  • Il Corso di Laurea in Tecniche Ortopediche ha l'obiettivo di fornire le conoscenze e competenze necessarie all'esercizio della professione di tecnico ortopedico Il Corso di Laurea si propone il conseguimento degli obiettivi formativi di seguito definiti. I laureati sono , ai sensi della legge 10 agosto 2000, n.

    251, articolo 3, comma 1, operatori delle professioni sanitarie dell'area tecnica e dovranno essere dotati: • delle basi scientifiche e della preparazione teorico-pratica necessarie per essere abilitati all'esercizio della professione di Tecnico Ortopedico e della metodologia e cultura necessarie per la pratica della formazione permanente, nonché di un livello di autonomia professionale, decisionale ed operativa derivante da una formazione teorica e pratica che includa anche l'acquisizione di competenze comportamentali e che venga conseguita nel contesto lavorativo specifico, così da garantire, al termine del percorso formativo, la piena padronanza di tutte le necessarie competenze e la loro immediata spendibilità nell'ambiente di lavoro. A tali fini il corso di laurea in Tecniche Ortopediche prevede 180 CFU complessivi, articolati su tre anni di corso, di cui almeno 60 da acquisire in attività formative volte alla maturazione di specifiche capacità professionali (tirocinio ed orientamento professionale); • della capacità di collaborare con le diverse figure professionali nelle attività sanitarie di gruppo; • della capacità di applicare, nelle decisioni professionali, anche i principi dell'economia sanitaria; • della capacità di riconoscere i problemi sanitari della comunità e di intervenire in modo competente. Nell'ambito della professione sanitaria di Tecnico Ortopedico, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M.

    del Ministero della Sanità del 14/9/94 n.

    655 e successive modifiche ed integrazioni. Il profilo professionale dei laureati dovrà comprendere la conoscenza delle capacità per svolgere attività di laboratorio ortopedico relative alla ideazione, costruzione, messa in opera di una serie di strutture ortopediche (ortesi, tutori, protesi esterne sia estetiche che funzionali, endoprotesi, artroprotesi etc.) vicarianti o sostituenti una o più funzioni organiche deficitarie o perdute.

    I laureati in tecniche ortopediche dovranno saper svolgere, con autonomia tecnico professionale, le loro prestazioni lavorative anche in diretta collaborazione con il personale medico-specialistico di varie specialità mediche e specialmente ortopedia e traumatologia e terapia fisica e riabilitazione preposto alle diverse responsabilità operative di appartenenza; saranno responsabili, nelle strutture di laboratorio ortopedico, del corretto adempimento delle procedure analitiche e del loro operato, nell'ambito delle loro funzioni in applicazione dei protocolli di lavoro definiti dai dirigenti responsabili; verificheranno la corrispondenza delle prestazioni erogate agli indicatori e standard predefiniti dal responsabile della struttura; controlleranno e verificheranno il corretto funzionamento delle apparecchiature utilizzate, provvedendo alla manutenzione ordinaria ed alla eventuale eliminazione di piccoli inconvenienti; parteciperanno alla programmazione e organizzazione del lavoro nell'ambito della struttura in cui operano.

    Contribuiranno alla formazione del personale di supporto e concorreranno direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale e alla ricerca.

  • Possono essere ammessi al Corso di Laurea in Tecniche Ortopediche i candidati in possesso di diploma di Scuola Media Superiore.

    L'accesso al Corso di laurea in Tecniche Ortopediche è 'a numero chiuso'.

    Il numero di posti disponibili è programmato annualmente con decreto ministeriale a livello nazionale (D.M.

    270/04).

    L'Università di Roma Tor Vergata, nel recepire i DD.MM.

    annualmente emanati, ai fini dell'ammissione verifica l'adeguatezza delle conoscenze di logica e cultura generale, biologia, chimica, fisica e matematica secondo i programmi annualmente stabiliti con D.M.. I requisiti di partecipazione e le modalità di svolgimento della prova vengono pubblicati con apposito bando, visionabile sul sito di ateneo.

    In genere la data di pubblicazione del bando cade nel mese di luglio e quella di svolgimento della prova nel mese di settembre. Gli studenti verranno immatricolati con riserva; il perfezionamento dell'ammissione al corso è subordinato dall'accertamento medico di idoneità psicofisica per lo svolgimento delle funzioni specifiche del profilo professionale, rilasciato dal medico legale della ASL di appartenenza e deve essere presentato entro il mese di dicembre dell'anno accademico in corso.

  • La prova finale e'' suddivisa in due prove : 1) una prova pratica nel corso del quale lo studente deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze e le abilità teorico, pratiche e tecnico-operative proprie dello specifico professionale e 2) una prova teorica che consiste nella redazione di una Tesi e sua dissertazione. La tesi deve essere elaborata e redatta in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore. La tesi sperimentale di natura teorico-applicativa viene discussa davanti alla Commissione con un supporto informatico.

    Tale presentazione-dissertazione rappresenta il momento della verifica finale dell'acquisizione delle abilità di analisi, di pianificazione assistenziale, di comunicazione finalizzate all'assunzione di responsabilità e di autonomia professionale. La prova finale è organizzata in due Sessioni definite a livello nazionale, la prima nel periodo Ottobre-Novembre e la seconda nel periodo Marzo-Aprile.

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