Presentati in anteprima le eccellenze di ricerca del Lazio in tema di energia che saranno al Padiglione Italia nell’ambito di EXPO Astana 2017, in Kazakistan. Su 12 progetti complessivi italiani, i cosiddetti avatar, quattro sono quelli laziali presentati il 3 luglio al Palazzo del Rettorato della Sapienza e, tra questi, due sono dell’Università Roma “Tor Vergata”. I progetti sono stati selezionati da un Comitato Scientifico ad hoc nazionale, presieduto dal Commissario Generale di Sezione per il Padiglione Italia e composto, tra gli altri, da rappresentanti del MAECI e MISE. Si tratta di 12 postazioni informative e scenografiche costituite da lastre in plexiglass sulle quali saranno proiettati visual a figura intera di 12 scienziati, imprenditori italiani che si attiveranno quando il visitatore sarà loro davanti, iniziando a raccontare la propria esperienza e a illustrare i progetti innovativi.
Agli avatar si aggiungeranno i “totem”, postazioni interattive situate all’interno del padiglione Italia che conterranno ulteriori progetti di ricerca e best practice sul tema energia proposte dalle Regioni italiane. La Regione Lazio presenterà 12 esperienze, e tra queste quella del Polo Solare organico, realizzata in collaborazione conl’Università di Roma “Tor Vergata” nel 2006. Si tratta di un polo di ricerca nel fotovoltaico di nuova generazione, celle solari organiche e ibride con oltre 30 ricercatori e attività di trasferimento tecnologico alle imprese creando spin-off, consorzi o accordi diretti con piccole e grandi aziende.
I PROGETTI AVATAR DELL’UNIVERSITÀ ROMA “TOR VERGATA” SELEZIONATI PER IL LAZIO
Accumulo di energia per il futuro: batterie a flusso
Silvia Licoccia - Dipartimento di Scienze e tecnologie chimiche:
Il progetto intende sviluppare una tecnologia di accumulo di energia elettrica di tipo innovativo ad alte prestazione e dai costi contenuti. Questo tipo di accumulatore noto come Redox Flow Battery può aumentare anche la sostenibilità ambientale dei sistemi attualmente presenti sul mercato. A differenza di quanto succede oggi nelle batterie più comuni e diffuse, l’energia elettrica prodotta nelle reazioni di ossidoriduzione che avvengono nella batteria a flusso viene immagazzinata in due contenitori esterni: questo permette di aumentare in modo significativo la capacita del dispositivo semplicemente incrementando il volume di questi serbatoi, adattandolo alle effettive esigenze. Il progetto ha l’obiettivo di contribuire a creare presupposti tecnologici necessari a passare dal prototipo di laboratorio che ha una potenza fino a 1 watt a dispositivi con potenza di circa 1 kilowatt, quindi mille volte superiori.
Moduli fotovoltaici stampabili con Grafene e Perovskite – record mondiale di efficienza su larga area
Aldo di Carlo - Dipartimento di ingegneria elettronica
Il progetto prevede l’impiego di materiali innovativi ibridi chiamati perovskite o PSC nella realizzazione di pannelli solari; questi materiali permettono di miscelare le proprietà dei materiali organici con quelle dei materiali inorganici, raggiungendo gradi di efficienza senza precedenti nel fotovoltaico stampabile di nuova generazione. Questa tecnologia presentava difficoltà per i pannelli di grandi dimensione: la soluzione è rappresentata dal grafene, che può diventare la chiave di volta per realizzare il fotovoltaico del futuro.
I video degli “Avatar” di “Tor Vergata”, la prof. Silvia Licoccia e il prof. Aldo Di Carlo,girati per EXPO ASTANA 2017.
LINK ESTERNI: https://expo2017astana.com/en/