Il Consiglio Europeo della Ricerca (ERC - European Research Council) ha assegnato le sovvenzioni per i ricercatori "esperti", i cosiddetti "Advanced Grant", per un totale di 680 milioni di euro. Tra i progetti italiani selezionati quello di Giovanni Cesareni, ricercatore di Tor Vergata, che mira a capire i meccanismi molecolari alla base del differenziamento cellulare e che potrebbe avere implicazioni in tutte quelle patologie, come le distrofie muscolari, che possono essere alleviate dalla capacità di aumentare la rigenerazione muscolare.
I prestigiosi finanziamenti dell'ERC promuovono la ricerca pioneristica ai massimi livelli e consentono di aumentare il numero di scoperte scientifiche e di pubblicazioni su riviste scientifiche riconosciute. Al progetto DEPTH "DEsigning new Paths in The differentiation Hyperspace", del prof. Giovanni Cesareni ordinario di Genetica molecolare all'Università degli Studi Roma Tor Vergata, l'European Research Council - Advanced Grant 2012 ha assegnato per cinque anni circa 2.600.000 di euro.
Il comitato dell'ERC ha voluto sostenere il progetto dando fiducia all'approccio innovativo e interdisciplinare che potrebbe aprire nuove strategie terapeutiche, ad esempio, nelle distrofie muscolari.
Il progetto trae origine dalla osservazione che l'organismo adulto può essere visto come un contenitore di un gran numero di diversi tipi di cellule progenitrici caratterizzate dalla capacità di differenziarsi in diversi tessuti. Questa proprietà è alla base delle capacità rigenerativa di organi quali il sistema immunitario, la pelle, il fegato il muscolo, etc. in condizioni fisiologiche e patologiche. "Capire i meccanismi molecolari - rileva il prof. Giovanni Cesareni - che governano le scelte di differenziamento di un particolare tipo di cellula staminale adulta è importante non soltanto dal punto di vista della biologia fondamentale ma anche da quello della medicina rigenerativa che mira a migliorare la rigenerazione o la sostituzione di tessuti danneggiati". Il gruppo del prof. Cesareni ha proposto di applicare le nuove metodologie della "biologia dei sistemi" al fine di razionalizzare ed eventualmente controllare i meccanismi molecolari che portano una particolare tipo di cellula staminale adulta i "mesoangioblasti" a decidere se differenziare in tessuto muscolare scheletrico o tessuto muscolare liscio come quello dell'intestino. "Il successo di questo progetto (che mira soprattutto a capire i meccanismi molecolari alla base del differenziamento cellulare) - afferma il prof. Cesareni - potrebbe avere implicazioni traslazionali in tutte quelle patologie, come le distrofie muscolari, che possono essere alleviate dalla capacità di aumentare la rigenerazione muscolare".
Roma, 28 gennaio 2013
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