Uno studio di "Tor Vergata", Bicocca, CNR, Museo Egizio, Centro Fermi
Due antichi violini italiani, un Amati and Testore e il corredo funebre della tomba di Kha e Merit incontrano fasci di neutroni della linea di fascio Imat, innovativo strumento di indagine inaugurato oggi nella contea di Oxford. Entrambi gli studi sono frutto di una collaborazione italiana tra CNR, Museo Egizio di Torino, Museo Storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche Enrico Fermi, Università di Roma "Tor Vergata", Università di Milano Bicocca.
Alla base delle indagini, Imat, lo strumento che per la prima volta permette di produrre una immagine ‘virtuale’ tridimensionale dei reperti utilizzando le nuove tecnologie a tomografia di neutroni e di ricostruzione di immagini, relizzate dal CNR. Le applicazioni di questo strumento innovativo troveranno applicazioni in diversi settori quali ad esempio, aeronautica, spazio, trasporti, ingegneria civile, energia, scienze della terra, eredità culturale e agricoltura.
Ricercatori del CNR, Università di Roma Tor Vergata, Museo Egizio, Soprintendenza Archeologia, belle Arti e paesaggio per la città metropolitana di Torino, Museo Storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche Enrico Fermi, Università di Milano Bicocca, Università di Cosenza
“Potremo in tal modo”, spiega Carla Andreani, coordinatrice della compagine italiana per conto dell’Università di Roma "Tor Vergata", “indagare in modo non-invasivo gli elementi di cui sono composti i violini, la tomografia neutronica determinerà con precisione gli spessori delle strutture interne e la loro composizione atomica. Le straordinarie immagini tridimensionali elaborate al computer possono essere ruotate e permetterci di vedere dove sono state fatte riparazioni, guardare i violini al loro interno, sezionarli virtualmente e persino fare viaggi in realtà virtuale al loro interno”.
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