L’Università di Roma “Tor Vergata” in Nepal per la gestione del Covid-19 e dei problemi sanitari nelle zone rurali. Il Centro medico di Bodgaun, edificato alla fine del 2016 grazie al sostegno finanziario di Caritas Italiana e della Ong “Senza Confini”, per fronteggiare il Covid-19 si è dotato di otto posti letto per i casi più gravi e opera all’esterno con una squadra di medici del centro che eseguono tamponi a casa, avviando la terapia domiciliare per decine di positivi nella zona.
La terapia, specifica per le zone rurali, è inserita in un protocollo redatto insieme ai professori Stefano Marini, della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Roma “Tor Vergata”, e Suman Kr Karmacharya, direttore del Tamakoshi Hospital di Manthali.
La maggior parte delle persone, fanno sapere dal Centro medico di Bodgaun, non ha la possibilità di pagare test molecolari e test antigenici, così per aumentare il tracciamento ed evitare ulteriori contagi, i test sono stati offerti gratuitamente.
Il protocollo rientra nell’ambito di un più ampio accordo firmato nel giugno 2019 tra il Corso di laurea in Medicina e Chirurgia in lingua inglese dell’Università di Roma “Tor Vergata” e Jay Nepal Onlus, fondata da Alberto Luzzi, per promuovere la cooperazione culturale e scientifica attraverso lo scambio di esperienze di studenti post-laurea, insegnanti e ricercatori, e avviare progetti di ricerca sulla medicina rurale.
Per seguire i progetti sanitari e le attività del Corso di Laurea in Medicina in Lingua inglese vai alla pagina facebook https://www.facebook.com/MedStudents.TorVergata/ oppure consulta il sito http://medschool.uniroma2.it/
A cura dell’Ufficio Stampa di Ateneo