Iniziative imprenditoriali
Direzione II “Ricerca e Terza missione”
Dirigente: Dott. Giorgio Di Giorgio
DIVISIONE III - Terza Missione e partecipazioni in Enti Nazionali di Ricerca
Responsabile Divisione
Dott.ssa Loredana Pastore
Tel: +39 06/72592670
Edificio H stanza 005
Responsabile Rip. II Partecipate e Spin off/startup
Dott. Gabriele D'Angelo
tel: +39 06/72593671
Edificio H stanza 006
Staff:
Massimiliano Bruni
Tel. +39 06/72592234
Edificio H stanza 006
Contatti
email: iniziative.imprenditoriali@uniroma2.it
Tel.+39 06 7259 2518
La struttura è operativa presso il Rettorato, Via Cracovia n.50 - 00133 Roma
Si possono definire start-up accademiche o della ricerca pubblica (Academic Start-up ASU) le iniziative imprenditoriali che si fondano su risultati di ricerche o su competenze maturate all’interno dei laboratori accademici e che si avvalgono di strutture, attrezzature e/o servizi dell’università, anche qualora l’ateneo non partecipa in qualità di socio. Si tratta di ( Nuove Imprese ad alta tecnologia (New Technology-Based Firms, NTBF) che vedono all’interno della propria compagine imprenditoriale e/o dell’organigramma una presenza significativa di docenti e/o ricercatori di un ente di ricerca pubblica, che trasformano la conoscenza scientifica e tecnologica, prodotta nel sistema della ricerca pubblica, in conoscenza sfruttabile commercialmente mediante la realizzazione di prodotti o servizi innovativi (A. Bax, S. Corrieri, C. Daniele, L. Guarnieri, R.Parente,A. Piccaluga, L. Ramaciotti., R.Tiezzi - (2014, Unire i puntini per completare il disegno dell'innovazione, Rapporto di Ricerca - Editore – Maria Pacini Fazzi - 2014 ISBN 978-88-6550-394-2).
Sono start-up innovative tutte quelle aziende che rientrano nella definizione di Piccole e Medie Imprese Innovative (PMII) elaborata dall’OCSE che individua le “Innovative Small Medium Enterprieses” (ISMEs) come il sotto-insieme di piccole e medie imprese che sfrutta l’innovazione per crescere e ottenere vantaggi competitivi.
A differenza delle PMI tradizionali, quelle innovative tendono ad utilizzare nuove tecnologie e/o metodi innovativi per la produzione di beni e la fornitura di servizi (Cfr. Gualandri E., Schwizer P., Bringing the Equity Gap: Il caso delle PMI Innovative, in “Studi e Note di Economia”, n.1/2008).
La start-up innovativa nell'ordinamento italiano ( articolo 25, comma 2, del Dl 179/2012 novellata dal DL 28 giugno 2013, n. 76 - convertito con modificazioni dalla legge 9 agosto 2013, n. 99)
«Società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, di diritto italiano ovvero una Societas Europea, residente in Italia ai sensi dell'articolo 73 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, le cui azioni o quote rappresentative del capitale sociale non sono quotate su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione».
Le start-up innovative devono essere in possesso di taluni requisiti alcuni obbligatori altri alternativi, recentemente modificati dal dl n. 76/2013.
Requisiti obbligatori:
La start-up innovativa deve rispettare (contemporaneamente) i seguenti requisiti:
Inoltre la società deve possedere alternativamente per qualificarsi come start-up innovativa, i seguenti requisiti:
A) sostenere spese in ricerca e sviluppo in misura pari o superiore al 15% del maggiore importo tra il costo e il valore della produzione
B) impiegare come dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo:
C) essere titolare o depositaria o licenziataria di almeno una privativa industriale relativa ad un'invenzione industriale, biotecnologia, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una varietà vegetale ovvero essere titolare di diritti relativi a un software (ossia presso la Siae), purchè tali privative siano direttamente afferenti all'oggetto sociale.
Normativa di riferimento:
Consulta anche la sezione Spin off