Il riconoscimento è tra i più prestigiosi in ambito chimico-fisico
Il prof. Basilio Pispisa (a sinistra) con il Presidente della Divisione di Chimica Fisica della SCI,
Prof. Giovanni Marletta (a destra).
La Divisione di Chimica Fisica della Società Chimica Italiana assegna al prof. Basilio Pispisa la medaglia Giovanni Battista Bonino, il premio scientifico più prestigioso in ambito chimico-fisico, intitolato a uno dei pionieri di questa disciplina. Basilio Pispisa è tra i professori che hanno fondato l’Ateneo di Roma “Tor Vergata” e il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche.
La consegna del riconoscimento è avvenuta mercoledì 3 luglio, a Roma, durante il XLVII Congresso Nazionale della Divisione di Chimica Fisica della Società Chimica Italiana (SCI), organizzato congiuntamente dai docenti di Chimica-Fisica delle Università di Roma “Tor Vergata” e Roma Sapienza.
La Divisione conferisce annualmente il Premio a uno dei ricercatori Chimico-Fisici italiani che sono maggiormente distinti per la loro attività di ricerca e formazione.
A premiare il prof. Pispisa è stato il prof. Giovanni Marletta, Presidente della Divisione di Chimica Fisica della Società Chimica Italiana.
Il riconoscimento è stato assegnato a Basilio Pispisa “per il suo apporto originale allo studio chimico-fisico delle biomolecole utilizzando in maniera combinata metodi di analisi teorica e sperimentale. Nella sua lunga attività di ricerca ha dato contributi significativi alla comprensione dei meccanismi di discriminazione chirale nelle reazioni di trasferimento elettronico, allo studio dei processi fotofisici di trasferimento elettronico e di energia in sistemi biomimetici, e dei meccanismi di interazione tra peptidi antimicrobici e modelli di membrana”.
Inoltre, si legge ancora nelle motivazioni, “motivo non secondario nell’assegnazione di questo premio è l’aver saputo creare, fin dalla fondazione dell’Università di Roma “Tor Vergata” una scuola di Chimica Fisica Biologica, contribuendo in maniera decisiva allo sviluppo di questo ambito disciplinare”.
A cura dell’Ufficio Stampa di Ateneo