Un passo molto importante per l’Ateneo albanese, convenzionato con “Tor Vergata” e molte altre università
Un nuovo centro ospedaliero sarà realizzato a Tirana, con un investimento da 19 milioni di euro da parte della fondazione 'Nostra Signora del Buon Consiglio': la cerimonia di posa della prima pietra si è svolta il 25 febbraio 2019, nella capitale albanese, alla presenza di numerose personalità civili e religiose, tra cui il Presidente della Repubblica d’Albania, Ilir Meta, il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Città del Vatican, il sindaco di Tirana, Erion Veliaj, il Rettore dell’Università Cattolica Nostra Signora del Buon Consiglio Bruno Giardina e per “Tor Vergata” il Rettore Giuseppe Novelli.
La nuova struttura, che mira a diventare centro d’eccellenza del servizio sanitario di un Paese in profonda trasformazione, sarà operativa tra 18 mesi, puntando su un profilo tecnico-sanitario per trasformarsi in uno stimolo sociale, psicologico e socio-economico per l’Albania. Rilevanti le opportunità di lavoro che si aprono per medici, infermieri, paramedici e laureati in economia e farmacia: inizialmente, verranno assunte circa 150 persone.
L´Università Cattolica “Nostra Signora del Buon Consiglio” nasce nel 2004 per iniziativa della Fondazione “Nostra Signora del Buon Consiglio” fondata dalla Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione, presenti in Albania dal 1993; è tra i primi istituti privati universitari in Albania, e ha all’attivo alcune convenzioni con altre istituzioni italiane, tra cui le Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Università Cattolica del Sacro Cuore e Bari. L'accordo con il nostro Ateneo ha, infatti, come finalità quella di sviluppare l’internazionalizzazione dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” in uno degli scenari geografici (l’Albania e i paesi dell’area dei Balcani) che maggiormente necessitano di una offerta formativa a livello universitario moderna, efficiente e in grado di garantire sotto l’aspetto sanitario una maggiore tutela della salute delle popolazioni ivi insediate attraverso la formazione di un personale medico di adeguato livello professionale.