Nella riunione del 26 aprile 2017, il Consiglio di amministrazione dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, rilevato
- che in data 17 aprile, è stata inviato agli indirizzi di posta elettronica dei Componenti del Consiglio di Dipartimento di Diritto Pubblico un messaggio anonimo indirizzato al Prorettore vicario, con allegata una lettera, firmata con il falso nome “Giuseppe Garibaldi”, che fa riferimento alla note vicende giudiziarie sulle quali si sono già espressi con voto unanime sia il Senato accademico del 21 marzo scorso sia il Consiglio di amministrazione del 29 marzo;
- che l’autore della lettera si autoqualifica come docente appartenente al Consiglio di Dipartimento stesso;
- che dalle “informazioni” relative al file risulterebbe identificabile l’autore della lettera allegata al messaggio;
- che nei giorni successivi tale lettera è stata diffusa ad alcuni docenti e non docenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia tramite messaggi WhatsApp e che tali messaggi risulterebbero inviati quantomeno da docenti della stessa Facoltà;
- che già in data 21 marzo 2017 un altro messaggio anonimo, sempre firmato con il falso nome “Giuseppe Garibaldi” e sempre avente ad oggetto la stessa vicenda, era stato inviato al Prorettore vicario e diffuso ai Direttori di dipartimento;
dopo ampia discussione, ha adottato la seguente determinazione:
“Il Consiglio, all’unanimità, ribadisce al Rettore e al Prorettore vicario la massima solidarietà e la piena fiducia nel loro operato. Ribadisce l’invito al Rettore a difendere con assoluta determinazione e con il necessario rigore l’immagine e il prestigio dell’Ateneo. Censurando la gravissima violazione dei doveri che lo Statuto e il Codice etico dell’Ateneo impongono ai propri dipendenti, invita l’Amministrazione ad adottare tutti i provvedimenti necessari al fine di accertare gli autori del messaggio anonimo e della sua diffusione, avviando le opportune iniziative in ogni sede. Invita altresì l’Amministrazione e gli organi competenti dell’Ateneo ad assicurare la massima divulgazione alla presente determinazione”.