Il parere del professor Massimo Andreoni
È tornato l’autunno e con lui i timori di una nuova ondata di Coronavirus. E la conseguente paura. Concorre a questo anche la nuova variante che si sta molto diffondendo in questi giorni, Omicron 5.
Secondo il professor Massimo Andreoni, ordinario di Malattie infettive della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Roma “Tor Vergata” e direttore scientifico della Società italiana malattie infettive (Simit), ospite a “Unomattina”, lo scorso 3 ottobre, sebbene i numeri parlino di una ripresa dei contagi (difficili da calcolare a fronte di tanti tamponi casalinghi “fai da te”), la comunità scientifica è più preparata e consapevole nel fronteggiare il virus. Anche il vaccino ora è più efficace e allarga la risposta alle possibili varianti, proprio perché ha al suo interno due/tre RNA messaggeri che contengono l’informazione l’uno per la proteina spike del virus SARS-CoV-2 originale e gli altri per le sue varianti omicron.
Il professor Andreoni consiglia quindi di effettuare il richiamo per covid e per antinfluenzale, anche simultaneamente, e di continuare a utilizzare la mascherina nei luoghi chiusi, affollati e poco areati. “Ormai sappiamo quale virus circolerà, sappiamo che ci sarà un buon numero di casi perché nell'emisfero australe dove l'influenza ci precede è avvenuto in questo modo: quindi queste due vaccinazioni, assolutamente sì”.
Va considerata, infatti, la facilità di contagio di questa variante: “Omicron 5 ha una trasmissibilità che in malattie infettive non abbiamo mai visto” racconta ancora il professore al TG3 regionale (edizione delle 19:30 del 5 ottobre) “Il virus cerca di mutare per rendere ancora più facile la sua trasmissione”.
Sicuramente il tasso di vaccinazione, l’utilizzo dei dispositivi di protezione e la continua circolazione del virus, hanno dato un’accelerazione all’immunizzazione, ma, come sottolinea anche Nino Cartabellotta, presidente della fondazione Gimbe, con i primi freddi e la riapertura delle scuole è ovvio che la curva dei contagi si rialzi. Non a caso il contagio è più diffuso nella fascia 0-9 anni e probabilmente la caduta dell’ultima restrizione, cioè la mascherina sui mezzi pubblici, rappresenta un ulteriore elemento di accelerazione.
A questo proposito il professore specifica che il sistema immunitario dell’adulto non viene indebolito dall’utilizzo della mascherina, come ipotizzato da qualcuno, o comunque non in maniera così incisiva. “Lo è stato parzialmente” spiega il professore “soprattutto per i bambini: noi adulti, ovviamente, abbiamo già incontrato tutto quello che dovevamo incontrare, come virus e batteri, abbiamo costruito la nostra immunità e quindi non sono stati questi due anni che hanno ridotto le nostre difese; nei bambini, che evidentemente stanno costruendo la loro immunità, l'essere stati all'inizio della loro vita con la mascherina potrebbe aver provocato anche questo”.
Ad aiutare i più piccoli la modalità di somministrazione del vaccino antinfluenzale tramite uno spray, già attiva lo scorso anno che “stimola l'immunità delle mucose, la prima barriera di difesa nei confronti dell'ingresso del virus respiratori”. 1,4 milioni le dosi di antinfluenzale che si possono prenotare dal medico di famiglia, dal pediatra e dalle farmacie che aderiscono alla campagna di prevenzione.
Gli esperti raccomandano quindi di eseguire entrambe i vaccini, antinfluenzale e booster per il Covid-19 (per la Regione Lazio vale il portale prenotavaccino-covid.regione.lazio.it). Il vaccino è già disponibile e raccomandato agli anziani e a tutte le persone fragili.
Rassegna Stampa
https://www.raiplay.it/video/2022/09/UnoMattina-6d143694-b001-4b58-bc68-95876e59c15b.html
Il Messaggero, 6 ottobre 2022, pag. 59 edizione Roma, Giampiero Valenza
TGR Lazio 5/10/22 ore 19:30 https://www.rainews.it/tgr/lazio/notiziari