L’innovativa sperimentazione a cura Giovanni Saggio e del suo gruppo di ricerca
Un gruppo di ricerca dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, composto da ingegneri e medici della Psichiatria pediatrica, guidato dal Prof. Giovanni Saggio ha sperimentato un innovativo sistema di sensori per individuare casi di iperattività e deficit di attenzione nei bambini, che secondo recenti ricerche interessa il 5% dei bambini in età scolare a livello mondiale. Attualmente per arrivare a una diagnosi e stabilire l’entità del problema vengono utilizzati questionari compilati da genitori e insegnanti e test motori che impegnano il bambino, non sempre collaborativo, per diverso tempo. Tutto questo rischia di falsare i risultati. Il gruppo del Prof. Saggio ha introdotto e sperimentato un sistema di sensori indossabili e di tecniche di intelligenza artificiale, per arrivare a una valutazione oggettiva dell'iperattività e dei disturbi del controllo motorio. “Grazie a questo nuovo approccio – spiega il prof. Saggio all’AdnKronos, illustrando lo studio pubblicato sul Journal of Biomechanics “i tempi dell'esame si riducono drasticamente, passando da qualche ora a poche decine di minuti, e la valutazione è assolutamente oggettiva perché dipende da dati di misura. Oltretutto, il bambino o la bambina partecipano volentieri e senza stancarsi ai test motori, dato che la misurazione si trasforma in un gioco in cui i loro movimenti diventano quelli di un avatar su un computer". Il gruppo ha sperimentato i sensori su 37 bambini dai 7 ai 10 anni, di cui 17 con diagnosi. “La sperimentazione ci ha mostrato l'efficacia del sistema e ci ha permesso di individuare gli esercizi più utili, riducendo così il tempo necessario alla valutazione. Non solo, – ha proseguito Saggio – questo sistema è utile anche per il monitoraggio dell'efficacia della terapia, che può essere farmacologica o di tipo motorio”.