La ricerca, pubblicata su iScience, si basa sullo studio dei composti volatili emessi dal siero umano
Nei giorni scorsi è stato pubblicato sulla rivista iScience del gruppo Cell uno studio frutto della collaborazione tra il gruppo sensori dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata diretto dai Prof Corrado Di Natale e Roberto Paolesse con il prof. Sergio Bernardini Direttore del Laboratorio di analisi del PTV. La ricerca, “Sensor Array and Gas Chromatographic Detection of the Blood Serum Volatolomic Signature of COVID-19”, tratta della diagnosi del Covid-19 attraverso la misura dei composti volatili rilasciati dal siero del sangue. Si tratta di un approccio alternativo alla diagnosi della malattia e una delle prime indagini a riguardo dei composti volatili rilasciati dal sangue umano.
La diagnosi del Covid-19, infatti, è tutt’ora principalmente basata sulla identificazione con tecniche di genetica molecolare della presenza del virus SARS-COV-2 prelevato con un tampone naso/oro-faringeo oppure nella rivelazione di anticorpi specifici per il SARS-COV-1 nel sangue del paziente. Un’alternativa a queste metodologie è l’analisi delle molecole volatili emesse dal paziente. Alcuni studi hanno mostrato che la composizione dell’espirato in pazienti affetti da Covid-19 è alterata rispetto a pazienti sani. Si deve però considerare che l’espirato è il mezzo primario con il quale il virus SARS-COV-2 migra da un individuo all’altro per cui l’analisi dell’espirato è ad alto rischio per il personale coinvolto e richiede la sanificazione dello strumento.
Nella ricerca del Prof. Di Natale si è seguita una via alternativa basata sullo studio dei composti volatili emessi dal siero umano. Questi, infatti, presenti nell’espirato sono raccolti da vari organi e tessuti, trasportati dal sangue nei polmoni e lì, grazie all’interfaccia aria-sangue, sono di nuovo emessi attraverso l’espirato. In questo studio sono stati analizzati campioni di siero umano raccolto da pazienti ammessi al pronto soccorso del PTV. I campioni sono stati analizzati con una strumentazione convenzionale (gas cromatografo) e con il naso elettronico progettato e realizzato dal Gruppo Sensori. I risultati mostrano una chiara differenza tra il siero di pazienti con Covid-19 rispetto a pazienti con altre patologie (comprese polmoniti e stati febbrili non da Covid-19).
In particolare i risultati positivi ottenuti con il naso elettronico indicano la possibilità di realizzare strumenti a basso costo per la diagnosi del Covid-19 basata sull’analisi dei composti volatili emessi dal siero umano. Tuttavia è da considerare che, l’espirato è fortemente condizionato da stili di vita (es. fumo) assunzione di cibo e variabile nel corso della giornata. Per cui una analisi di espirato in pronto soccorso dove i pazienti arrivano senza preavviso è caratterizzata da una forte variabilità.
Lo studio è disponibile al seguente link: doi.org/10.1016/j.isci.2021.102851
Sensor Array and Gas Chromatographic Detection of the Blood Serum Volatolomic Signature of COVID-19
Autori:
Yolande Ketchanji Mougang1, Lorena Di Zazzo2, Marilena Minieri3, Rosamaria Capuano1, Alexandro Catini1, Jacopo Maria Legramente5, Roberto Paolesse2, Sergio Bernardini3-4, Corrado Di Natale1*