Lo studio è a firma di Carlo Giovannella, Marcello Passarelli e Donatella Persico
Perdita di contatto con il 10% degli studenti, marcato aumento del carico di lavoro, significativa adattabilità all’istruzione online, relative difficoltà di collegamento: sono solo alcuni dei dati che emergono da uno studio condotto nel mese di maggio 2020 su un campione di insegnanti italiani.
L’analisi è stata condotta da Carlo Giovannella, docente di Tecnologie didattiche dell’Università degli Studi di Roma ‘Tor Vergata’, insieme ai colleghi Marcello Passarelli, anche lui di ‘Tor Vergata’, e Donatella Persico del CNR di Genova, attraverso una call inviata via email e tramite i social network alla quale hanno risposto circa 60mila sottoscrittori.
Il campione non è ampio: il sondaggio, infatti, è stato completato in tutto da 336 insegnanti di cui 142 impegnati nelle scuole primarie, 84 nelle secondarie inferiori e 110 nelle scuole secondarie superiori.
Si evincono, comunque, aspetti interessanti. In primo luogo la didattica a distanza ha avuto ripercussioni sul rapporto tra insegnante e studente, con una perdita di contatti che sfiora il 10%. E questo nonostante il 92% degli insegnati abbia dichiarato di aver impiegato meno di due settimane per adattarsi all’istruzione online. Uno degli aspetti negativi, che probabilmente ha influito sulla perdita del contatto, potrebbe ascriversi a problemi di connessione, che hanno impedito la partecipazione completa o parziale degli studenti alle attività educative. Un altro tema è quello della mole di lavoro: secondo gli insegnanti intervistati il lockdown ha cambiato la loro ruotine lavorativa. Per realizzare le lezioni infatti, l’82% degli insegnanti ha dichiarato di impegnarsi quotidianamente più di 4 ore, tra cui un 29% ha detto di essere stato impegnato per più di 8 ore al giorno.
Sulla didattica del futuro, invece, gli insegnanti sembrano avere le idee chiare: il 66% ha dichiarato di preferire la didattica faccia a faccia in aula, mentre il 32% vorrebbe una didattica mista tra presenza e online. Solo il 2% si è detto favorevole a una didattica solamente online.
Lo studio è disponibile in pre-print su Researchgate: https://bit.ly/2Py9tPu
A cura dell’Ufficio Stampa d’Ateneo