Il Commissario straordinario ha presentato a Ingegneria la relazione che fa il punto sulla situazione nazionale
Roma, 05.10.2020 – Ad oggi, su 81 discariche consegnate il 24 marzo 2017 nelle mani del Commissario di Governo per la bonifica dei siti inquinati, 48 - più della metà - sono state portate fuori dalla procedura di infrazione permettendo all’Italia di risparmiare 19milioni e 200mila euro ogni anno e38 milioni dall’inizio della procedura d’infrazione (2014). I dati sono stati presentati presso la macroarea di Ingegneria dell’Università Roma “Tor Vergata”.
Il Commissario straordinario per la realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento alla normativa vigente delle discariche abusive, Gen. Giuseppe Vadalà, insieme alla task-force messa a disposizione dall’Arma dei Carabinieri per far fuoriuscire l’Italia dalla procedura d’infrazione europea, ha illustrato dati e risultati, riportati nella VI relazione semestrale sullo stato delle discariche abusive in Italia, in un incontro pubblico che si è svolto all’Università Roma “Tor Vergata” nell’Aula Convegni della Macroarea di Ingegneria.
L’eventoha visto la partecipazione del sottosegretario del Ministero dell’Ambiente Roberto Morassut, del rettore dell’Università di Roma “Tor Vergata” Orazio Schillaci, del professor di Ingegneria Sanitaria-Ambientale, Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria Informatica di Roma “Tor Vergata” Renato Baciocchi e del Capo divisione Coordinamento, logistica comunicazione dell’Ufficio del Commissario di Governo, Maggiore Alessio Tommaso Fusco.
La procedura d’infrazione europea
Nel 2014la Corte di Giustizia Europea, allo scadere delle tempistiche di cui alla procedura di infrazione, sanzionava l'Italia con una multa di 120 milioni di euro (40 milioni subito più 40 milioni per ogni semestre di ritardo) con l’accordo che tale multa sarebbe stata ridotta di € 200.000 per ogni discarica bonificata e quindi espunta dalla sanzione. L’Italia, dal 2014 al 2017, ha pagato alla UE, circa 200 milioni di euro. Per bonificare le aree “irregolari”, ridurre la multa e chiudere definitivamente la sanzione economica, il Governo ha nominato un “Commissario straordinario" che si avvale di una task force creata appositamente dall'Arma dei Carabinieri.
«Presentare la nostra missione nelle Università vuol dire sensibilizzare i giovani su queste tematiche ambientali, farlo poi nel prestigioso Ateneo di Tor Vergata e coadiuvati dal professor Renato Baciocchi, ordinario di Ingegneria sanitaria-ambientale, è senza dubbio un valore aggiunto per la nostra missione. Speriamo di far capire ai nuovi “dottori” siano essi geologi, chimici o ingegneri che la salvaguardia ambientale è un obiettivo primario per la nostra società e ancora di più per quella del nostro futuro», ha dichiarato il Generale Giuseppe Vadalà. «L’esposizione dei dati del lavoro svolto negli ultimi mesi e il rissunto operativo dell’intera missione è diventata una consuetudine ma soprattutto è doverosa al fine di garantire la trasparenza dell’agire amministartivo di noi pubblici ufficiali. É evidente – ha concluso il commisario starordinario Vadalà - che l’intesa con il Ministero dell’Ambiente, voluta e ribadita dal Decreto Clima, ha aiutato e reso più agile la nostra missione altrimenti non avremmo mai potuto ottenere questi rimarchevoli risultati: 48 siti fuori procedura e risparmio sulla sanzione di quasi 35 milioni di euro per ogni anno».
Le sinergie messe in campo
Il raggiungimento di questo importante risultato è dovuto infatti alle numerose sinergie, poste a base della metodologia di lavoro della task force, che il Commissario ha messo in campo con diversi Enti ed Istituzioni, in primis il Ministero dell’Ambiente ma avvalendosi anche della collaborazione con gli atenei tra cui spicca il ruolo di collaborazione con “Tor Vergata”. Di recente è stata firmata una convenzione tra il Commissario straordinario per la realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento alla normativa vigente delle discariche abusive e l'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata" al fine di promuovere la sostenibilità ambientale e migliorare le azioni di bonifica delle restanti discariche abusive presenti sul territorio nazionale, grazie anche al supporto scientifico e tecnico dei docenti e ricercatori di Ingegneria di “Tor Vergata”.
Formazione e disseminazione sui temi dell’Ambiente e dello Sostenibilità
«La missione dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” – ha sottolineato il Rettore dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” Orazio Schillaci - è quella di contribuire all’educazione e formazione delle persone, alla ricerca e all’innovazione tecnologica, organizzativa e sociale necessari a realizzare un vero sviluppo sostenibile per l’Italia, l’Europa e il resto del mondo, in coerenza con gli obiettivi che le Nazioni Unite hanno definito nel settembre del 2015. Poiché l’attuazione dei processi necessari a realizzare questo ambizioso obiettivo richiede elevate competenze e capacità di “governare” la complessità, l’Università è impegnata non solo nella didattica e nella ricerca scientifica di eccellenza, ma anche nelle relazioni con il settore privato, le istituzioni pubbliche e il mondo del non‐profit, sia a livello nazionale che internazionale, così da favorire l’adozione di politiche e comportamenti orientati alla sostenibilità del benessere delle persone e delle condizioni dell’ecosistema. La convenzione operativa siglata con il Commissario Straordinario Generale Vadalà e finalizzata al supporto tecnico-scientifico sulle attività di bonifica delle discariche abusive sul territorio nazionale, è frutto di tale impegno. Auspico – ha aggiunto il Rettore di “Tor Vergata” che a seguito di questo incontro e in attuazione della convenzione operativa, possano nascere iniziative congiunte di formazione e disseminazione sui temi della protezione dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, che vedano in primo luogo il coinvolgimento degli studenti del nostro ateneo».
Come ha lavorato la task force
La tempistica serrata il metodo di lavoro innovativo, come ad esempio l’utilizzo di schede operative, info-investigative, determine del procedimento, banca dati della legalità, adotatti dalla task force creata ad hoc, composta da Carabinieri e guidata dal Generale Giuseppe Vadalà, insieme all’azione sinergica con gli attori più adeguati e professionali nei procedimenti di bonifica (41 i protocolli d’intesa siglati) nonché i processsi di coordinamento di tutti i soggetti pubblico-privati insistenti sui singoli territori (Regioni, Province, Arpa, Comuni e professionisti del settore) sono state le armi più efficaci per il risamento ambientale al fine del raggiugimento dei “focal green target” nelle tempistiche.
Il ruolo della Ricerca e la collaborazone con il gruppo di sanitaria-ambientale di “Tor Vergata”
«La bonifica di aree contaminate – ha evidenziato il prof. Renato Baciocchi, responsabile operativo della convenzione e professore ordinario di Ingegneria Sanitaria-Ambientale presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria Informatica dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”- è uno dei principali temi di ricerca del gruppo di ricerca di “Tor Vergata”, con importanti riflessi non soltanto nelle pubblicazioni scientifiche ma anche nelle relazioni con il settore pubblico e privato. Il gruppo di sanitaria-ambientale di “Tor Vergata”, oltre a svolgere attività di ricerca, fornisce infatti supporto tecnico-scientifico ad aziende ed enti pubblici con i quali collabora anche nell’ambito di progetti di ricerca finalizzati allo sviluppo di modelli e tecnologie innovative nel settore ambientale, e partecipa alla organizzazione di congressi ed eventi di disseminazione nazionali ed internazionali nel settore delle bonifiche. Le bonifiche rappresentano per l’Italia un problema da affrontare e risolvere con maggiore determinazione, incrementando la spesa per la protezione ambientale ma anche la spesa per la ricerca nel settore ambientale, vista la necessità di sviluppare soluzioni innovative per la soluzione di problemi complessi. Mi auguro che la collaborazione con il Generale Vadalà e con l’intera struttura commissariale possa risultare efficace nell’affrontare e risolvere specifici casi di contaminazione riscontrati nelle aree oggetto di intervento da parte del Commissario, ma più in generale alla elaborazione congiunta di approcci avanzati che possano diventare una best practice da estendere oltre il perimetro dell’azione commissariale»
«I risultati raggiunti in tre anni dalla Struttura di Missione del Generale Vadalà - ha sottolineato il Sottosegretario del Minsitero dell’Ambiente Roberto Morassut - ci dicono che la bonifica del territorio non può prescindere dalla collaborazione e dalla sinergia dei soggetti a vario titolo coinvolti. Abbiamo un obiettivo comune che è quello di proteggere l’ambiente e la salute dei cittadini e per farlo dobbiamo mettere in campo le migliori risorse del nostro Paese. Per questo presentare la VI relazione semestrale sulle attività svolte nella sede dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” dà un valore aggiunto a questo evento. La ricerca e l’innovazione tecnologica, con l’implementazione dei risultati scientifici in applicazioni ambientali concrete, sono elementi fondamentali per il risanamento ambientale e lo sviluppo economico del Paese. Il settore delle bonifiche è particolarmente vocato per diventare il laboratorio per la sperimentazione delle nuove tecnologie e dobbiamo favorire e incrementare la capacità di fare rete, agevolando il meccanismo che consente lo scambio di problemi e soluzioni tecnologiche e scientifiche tra mondo della ricerca, dell’impresa e della Pubblica Amministrazione che può recepirle in anche in qualità di stazione appaltante»,
I risultati ottenuti:
Per maggiori informazioni vai alla notizia sul sito del Commissario Straordinario per la Bonifica della Discariche Abusive
A cura dell’Ufficio Stampa di Ateneo
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