Cultura europea, interdisciplinarità, ecologia integrale e l’importanza di “camminare” insieme: questi i principi fondamentali alla base del nuovo progetto europeo
Analizzare le radici della nostra cultura ripercorrendo la genesi dei valori fondanti della cultura europea, il riconoscimento universale di valori intorno alle principali università storiche europee e al ruolo svolto dai Francescani e dal contributo straordinario di Francesco d’Assisi nella storia della civiltà dell’uomo. Questo l’ambizioso intento dell’incontro, dal titolo “Un’ecologia integrale e possibile, a misura d’uomo", svoltosi lo scorso lunedì presso la Sala del Consiglio della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, per la presentazione del progetto europeo “Itinerario europeo del Sapere. I Cammini di Francesco”.
L’appuntamento, dal carattere assolutamente laico, ha visto la partecipazione di esponenti di primo livello dell’accademia, del clero e della politica, a cominciare dalla professoressa Antonella Canini, docente di Biologia presso “Tor Vergata”, direttore dell’Orto Botanico e organizzatrice del convegno. Assieme a lei, tra gli altri, Mons. Maurizio Bravi, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l’Organizzazione Mondiale del Turismo; l’On. Silvia Costa, Commissione Cultura del Parlamento Europeo; Giorgio Piccirillo, Presidente Associazione Nazionale I Cammini di Francesco; S.E.R. Mons. Paolo Giulietti, Arcivescovo Eletto di Lucca e S.E.R. Mons. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna.
Il progetto prevede di creare una rete culturale tra le università antiche d’Europa e le nuove realtà accademiche, al fine di sviluppare e promuovere processi di ricerca e di percorribilità ideale, accademica e fisica sui valori fondanti del sapere, che costituiscono il patrimonio comune della cultura europea. Partecipano al progetto, oltre l’Università di Roma “Tor Vergata”, l’Università di Budapest, Sapienza Università di Roma, l’Università di Siviglia e l’Università di Zagabria. Collaboreranno inoltre associazioni culturali e agenzie nazionali, trans-nazionali ed europee di ogni estrazione che sviluppano, vivono e fanno cultura a livello di educazione, diffusione e confronto di quei valori fondanti come la pace, il dialogo, l’economia solidale e sostenibile, il diritto, il lavoro.
La giornata di incontro è stata aperta dalla lettura dei saluti istituzionali del prof. Giuseppe Novelli, Rettore di “Tor Vergata”: “Questo progetto tocca temi cruciali, intimamente connessi con le radici della nostra cultura, del nostro essere europei, della nostra capacità di costruire ponti, creare opportunità e aprirci alla scena internazionale: niente di più confacente alla responsabilità cui sono chiamate, oggi, le università, impegnate con tutte le loro forze nel sostenere e promuovere una virtuosa e incessante circolazione del sapere”.
Alle parole del prof. Novelli hanno fatto eco quelle dell’On. Silvia Costa: “Questo itinerario individua il suo orizzonte nella spiritualità e profezia di Francesco sul creato e sulla relazione con esso che l’uomo deve realizzare, declinandolo come un percorso della conoscenza, dell’interdisciplinarità e della scoperta di ciò che è essenziale per costruire quella ecologia integrale richiamata da Papa Francesco. Partendo dai cammini storici e fisici di Francesco si dipana un percorso che apre un nuovo dialogo e collaborazione di studio, ricerca e didattica sui grandi temi biologici e filosofici, economici e sociali tra università che aderiscono a questo progetto, in primis Tor Vergata”.
“Bisogna ricreare un’armonia universale cosmica che riporti l'uomo con la sua raziocinante ragione a rispettare, consolidare e ripristinare le leggi della natura per riportare a un bene che sia integrale, cioè ambientale, sociale ed universale – ha sottolineato la prof.ssa Canini – La sfida urgente è proteggere la nostra casa comune con la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale”.
Tra gli altri interventi, tesi a illustrare il contenuto europeo del progetto e l'importanza della Laudato sì, è stato di grande intensità quello di Giorgio Piccirillo, Presidente Associazione Nazionale I Cammini di Francesco, che ha spiegato il principio di “Terza Missione” in modo tanto semplice quanto efficace: “L’Università è il santuario del sapere umano. Un concetto bellissimo che unisce l’idea del massimo livello di incontro, il santuario, a quella della conoscenza. Come lavorare a stretto contatto con gli atenei? Grazie alla Terza Missione, vale a dire quella capacità di mettere a disposizione della società e dell’uomo la ricerca e la conoscenza, obiettivi principali di ogni università. La conoscenza diventa quindi “servizio” alla vita dell’uomo. Come raggiungere la simbiosi? Ci sono molti modi: corsi interuniversitari, cattedre condivise, dottorati di ricerca, scambi studenteschi, master e progetti trasversali, che coinvolgano insegnanti, allievi e ricercatori e ovviamente i progetti Erasmus plus”.
E’ infatti questo uno degli elementi che intersecano lo sviluppo del progetto. Il 30 maggio 2018 la Commissione Ue ha presentato la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che definisce il programma Erasmus per gli anni 2021-2027, ampliandone la portata con un significativo aumento delle risorse disponibili. La proposta di regolamento presentata prevede infatti di raddoppiare la dotazione di bilancio del programma, passando dai 14,7 miliardi di euro del programma 2014-2020 ai 30 miliardi di euro del nuovo programma. L'obiettivo è quello di inserire nel nuovo programma Erasmus 12 milioni di persone, contro i 4 milioni che ne hanno usufruito dal 2014 ad oggi.