Il terribile terremoto che ha colpito in questi giorni l’Albania e che, in un solo lunghissimo attimo, ha tragicamente cancellato la vita di molte persone, distrutto le loro case, i loro luoghi e la loro identità, ha, altresì, sconvolto il cammino di tanti studenti italiani e non che frequentano l’Università Cattolica Nostra Signora del Buon Consiglio e che lì si impegnano per realizzare le proprie aspirazioni professionali, seguiti da docenti della nostra Facoltà di Medicina e Chirurgia.
Oltre alla naturale consapevolezza di come tale disastro abbia potuto lacerare la vita e le coscienze di un intero popolo non possiamo non soffermarci a pensare al trauma subito da quei ragazzi ed alla preoccupazione dei genitori che da casa hanno con angoscia partecipato al dramma che si sviluppava davanti ai loro occhi.
La solidarietà internazionale ha già attivato iniziative di soccorso alle popolazioni colpite da un simile disastro e da parte nostra non possiamo e non dobbiamo lasciare soli questi ragazzi.
I docenti del nostro Ateneo impegnati a Tirana sapranno, ne sono certo, moltiplicare i loro sforzi professionali per meglio accompagnare gli studenti nel loro percorso didattico e compiutamente interpretare gli inevitabili segnali di disagio conseguenti alle immagini di morte che li hanno certamente segnati.
L’Università tutta saprà essere al loro fianco per far sì che i sogni, le speranze e le aspirazioni non vengano cancellate da eventi tragici di morte e distruzioni.
IL RETTORE
Orazio Schillaci