L’eminente figura del giornalismo italiano è annoverata con orgoglio tra i laureati Honoris Causa di “Tor Vergata”
"Laureare in giornalismo il più grande giornalista italiano è come parlare di giornalismo al quadrato". Così scriveva nel 2007 Edmondo Berselli, storica firma de L'Espresso, commentando il conferimento, da parte dell'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", della Laurea Honoris Causa a Sergio Zavoli.
Il decano dei giornalisti italiani, recentemente scomparso, venne infatti insignito del titolo il 26 marzo 2007 dalla Facoltà di Lettere e Filosofia del nostro Ateneo, durante una cerimonia impreziosita da una meravigliosa Lectio Magistralis dal titolo: Un sapere e un potere nuovi. Nell'occasione, la Laudatio venne pronunciata dal prof. Raul Mordenti, alla presenza delle Autorità Accademiche, dell'allora Rettore Alessandro Finazzi Agrò e del preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, Franco Salvatori.
L’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” ha sempre considerato un grande privilegio il fatto di poter annoverare tra i propri Laureati ad Honorem una delle personalità più eminenti della cultura italiana, che nel corso di oltre cinquant'anni di attività, oltre a libri di saggistica, narrativa e poesia, ha regalato al nostro Paese memorabili inchieste, che hanno di fatto cambiato per sempre il modo di fare giornalismo televisivo: La notte della Repubblica, Nascita di una dittatura, Viaggio nel Sud, Viaggio intorno all’uomo, Viaggio nella Giustizia, Viaggio nella Scuola, Viaggio nel calcio, Credere non credere, Nostra padrona TV sono solo alcuni dei titoli che hanno portato la sua firma e che sono considerati seminali per il mondo del giornalismo, offrendo ai giovani cronisti ispirazione e punti di riferimento e tracciando un solco profondo nel modo di fare informazione. Si può di fatto asserire che esista un giornalismo prima e uno dopo Sergio Zavoli.
Consapevole del suo indiscusso ruolo di guida per le nuove generazioni, Zavoli non ha mai rifiutato l’occasione di interagire con gli studenti, tornando a “Tor Vergata” anche nel novembre del 2010, in occasione dell’inaugurazione del Corso di Laurea Magistrale in Informazione e Sistemi Editoriali, offrendo al nostro Ateneo una Lezione dall’esplicativo titolo di "Essere giovani oggi".
Dalla sua produzione la RAI ha tratto: Diario di un cronista, guardato come una testimonianza dell’evoluzione sociale, culturale, civile e politica del nostro Paese. Zavoli ha creato nuovi modelli di linguaggio giornalistico, legandoli a storiche rubriche, tra cui emerge l’ormai celebre TV7. Tra i suoi documentari radiofonici spicca il premiatissimo Clausura, tradotto in varie lingue. È stato condirettore dell’allora Tg unico della Rai, direttore del GR1 e del Mattino di Napoli e Presidente della Rai. È l’unico giornalista ad aver vinto due Prix Italia, la grande rassegna internazionale promossa dalla stessa Rai.
Scompare una personalità che, grazie al suo carisma e alla sua incisività, ha elevato la professione giornalistica al punto tale da dimostrarne, senza tema di smentita, l’altissima funzione che può assumere quanto sa mettersi al servizio della Verità, anche e soprattutto di quella più scomoda.
A cura dell'Ufficio Stampa d'Ateneo