Il professore Bruno Cignini spiega la nuova fauna romana
Titoli di giornale e servizi tv ormai da tempo ci informano dei cambiamenti della popolazione animale romana. Gabbiani, corvidi, volpi e, soprattutto, cinghiali sono protagonisti di avvistamenti e disagi nella capitale. Cosa ha determinato questo cambiamento, perché questi animali selvatici e abituati a tutt’altro habitat stanno cambiando i loro stili di vita avventurandosi nel tessuto urbano?
Ne ha parlato molte volte il professore Bruno Cignini, docente presso il Dipartimento di Biologia dell’Università di Roma “Tor Vergata”, dove insegna Conservazione e gestione della fauna urbana, e già direttore del Museo Civico di Zoologia di Roma. Nel suo corso universitario il professore tratta proprio dell’inurbamento delle varie specie animali e i fattori che lo determinano; ha affrontato lo stesso tema in numerose interviste e nei suoi libri (oltre 160 pubblicazioni, sia in campo scientifico che divulgativo), nonché durante la trasmissione di RAI Tre “Geo”, con la quale collabora da anni.
Le città si allargano, la vicinanza tra uomo e animale è favorita e, spesso, inevitabile. Molte specie sono più adattabili, altre ci diventano. Fatto sta che la biodiversità romana è davvero unica nel suo genere e bisogna averne la giusta consapevolezza. Ecco allora che il professore ce ne dà una descrizione accurata, anche per quello che riguarda i fattori che la favoriscono e i comportamenti corretti da tenere.
L’opportunità che più di ogni altra favorisce l’inurbamento degli animali è sicuramente la disponibilità di cibo, costituito da offerte dirette da parte dei cittadini, da resti alimentari, ma soprattutto da rifiuti organici spiega il professore in un’intervista rilasciata a Chiara Grasso (etologa e presidente di “Eticoscienza”) per lastampa.it: “Gabbiani, cornacchie, volpi e ultimamente anche cinghiali sono specie che hanno un’elevata plasticità alimentare e negli ambienti urbani riescono quindi a utilizzare per la loro dieta non solo i nutrienti naturali, ma anche, e spesso in maniera preponderante, gli scarti alimentari e i rifiuti organici mal gestiti. Inoltre, le frequenti offerte di cibo li hanno resi sempre più confidenti, tanto da fargli quasi azzerare la cosiddetta “distanza di fuga”, cioè non temono più l’uomo, ma in alcune situazioni addirittura lo cercano e gli si avvicinano per ottenere ciò che di commestibile ha in mano”.
Determinante è quindi il comportamento umano: le nostre scelte e la nostra condotta possono avere conseguenze enormi sul futuro di queste specie animali, rischiando di compromettere la loro natura più ancestrale, diminuendo drasticamente i loro comportamenti istintivi a favore di un “addomesticamento”. “Animali che impiegano sempre meno tempo nella ricerca attiva di cibo in natura, trovando più ‘conveniente' nutrirsi di ciò che con estrema superficialità gli viene reso disponibile e in abbondanza in città e che, tra l'altro, anche se appetibile, spesso non è il cibo più adatto, ma anzi è particolarmente dannoso per la loro salute (patatine fritte, merendine ricche di zuccheri, dolci, ecc.)”.
È una convivenza dannosa e pericolosa sia per gli animali che per l’essere umano. Inoltre si creano sempre più assurde leggende metropolitane e fake news (per esempio quella del gabbiano reale che ha catturato e portato via un cane Pinscher), che, come sottolinea ancora il professore, sono “sicuramente poco educative riguardo la conoscenza e il rispetto dei tanti animali spesso ingiustamente diffamati e bistrattati proprio in quanto oggetto di false credenze, di fake news e di superstizioni infondate”.
Per divulgare e valorizzare la nuova biodiversità romana, il professore e l’artista Eva Villa hanno raccolto nella mostra “Biodiversità a Roma”, in questi giorni alla Casina delle Civette di Villa Torlonia, scatti fotografici e acquerelli, proprio per raccontare il caleidoscopio ambientale che arricchisce la Capitale. Da tenere presente, in vista dei lavori in corso per l’apertura a “Tor Vergata” del nuovo corso di laurea in Veterinaria.
Rassegna stampa
Crediti immagine: Andreas Hafenscher, “I gabbiani di Roma - The #seagulls of #Rome #Italy - Gaius Iulius Caesar got attitude” by webnfoto, licensed under CC BY-NC-SA 2.0