“Tor Vergata” nella squadra degli Atenei a sostegno del superlaboratorio
La Regione Lazio si candida a ospitare nel Centro di ricerche dell’Enea a Frascati il Divertor Tokamak Test (DTT), progetto europeo che punta a fare della fusione nucleare una fonte di energia sostenibile, sia da un punto di vista tecnologico che economico. La candidatura è stata presentata a Frascati, presso il centro congressi dell’Ateneo di “Tor Vergata” di Villa Mondragone. Come artefici e promotori dell’iniziativa congiunta tra Regione, istituzioni del territorio, centri di ricerca e mondo accademico, erano presenti il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il vicepresidente con delega alla Ricerca Massimiliano Smeriglio e il sindaco di Frascati Roberto Mastrosanti. Insieme a loro Giuseppe Novelli, rettore dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, in rappresentanza delle altre quattro Università laziali (gli atenei Sapienza, Roma Tre, Università della Tuscia e Università di Cassino) che hanno dichiarato la piena disponibilità a supportare la Regione alla partecipazione al bando, sia dal punto di vista scientifico che tecnologico, riconoscendo nel superlaboratorio per la fusione nucleare “uno strumento formidabile per formare e addestrare le nuove generazioni di scienziati e tecnologi, una opportunità formidabile per consolidare la leadership nel campo, per dare impulso a ricerca e innovazione, una occasione di crescita socio-economica per il territorio”.
Il DTT è una tecnologia che è stata oggetto di studio fin dagli anni Ottanta. Si tratta di un metodo innovativo per produrre energia elettrica dal nucleare riducendo esponenzialmente il rischio di scorie e la relativa pericolosità: in questo tipo di fusione il prodotto di “rifuto” sarebbe appunto solo dell’elio. L’Italia è da sempre all’avanguardia in questo tipo di ricerca, e proprio Frascati è una delle sedi del centro di ricerca Enea, che da sempre si occupa di nuovi modi di produrre energia attraverso l’atomo.
La candidatura del Lazio per tale progetto europeo è stata presentata a seguito della pubblicazione del bando da parte di Enea lo scorso 31 gennaio. Se accolta, la candidatura sarebbe propizia per un finanziamento europeo di circa 500 milioni di euro, che produrrebbero parimenti 1.600 posti di lavoro. Nel passato, Frascati stessa ha visto la realizzazione di impianti molto simili, tra cui il Frascati Torus (FT) e il Frascati Torus Upgrade (FTU), costruito nel 1990 e tuttoggi operativo. La “mission” è quindi la medesima, oltre che l’occasione per l’Enea di essere nuovamente uno dei laboratori all’avanguardia per lo sviluppo della fusione nucleare. L’ambizione del progetto è quindi quella di produrre energia pulita e virtualmente illimitata, facendo del Lazio la “regione dell’innovazione”, nelle parole dei Rettori Eugenio Gaudio, Giuseppe Novelli, Luca Pietromarchi, Alessandro Ruggieri e Giovanni Betta.
Leggi l'articolo sul Sole 24 Ore: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-02-21/ricerca-regione-lazio-si-candida-ad-ospitare-reattore-nucleare-dtt-152654.shtml?uuid=AE4Lbx3D