Mozione in merito all’arresto dello studente dell’Università di Bologna Patrick George Zaky a opera delle autorità egiziane e alle attività di sensibilizzazione che si richiede vengano intraprese dall’Ateneo e dalla Comunità Accademica relativamente ai fatti.
PREMESSO che Patrick George Zaky, attivista egiziano e studente del Master in “Letterature moderne, postcoloniali e comparate: studi di donne e di genere” dell’Università di Bologna, è in stato di arresto preventivo dallo scorso 7 febbraio presso la città egiziana di al-Mansoura con le accuse, tra le altre, di “diffusione di notizie false”, “incitamento alla protesta”, “istigazione alla violenza e ai crimini terroristici”.
Lo scorso 15 febbraio i giudici egiziani hanno confermato la detenzione preventiva dello studente e ordinato il suo trasferimento nella struttura di Talkha.
CONSIDERATO che gli avvocati di George Patrick Zaky hanno dichiarato che gli agenti di pubblica sicurezza egiziani hanno ripetutamente torturato e percosso lo studente nel corso del primo interrogatorio a cui è stato sottoposto.
Il Governo Italiano ha intrapreso iniziative diplomatiche per reperire ulteriori informazioni sul caso e ha dichiarato di seguire con apprensione la vicenda.
Il Senato Accademico del 25 febbraio 2020
impegna
l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
- a cooperare con gli altri Atenei del Paese affinché si chieda al Governo Italiano di continuare a monitorare con attenzione gli sviluppi della vicenda;
- a ribadire che la libertà di ricerca è un Suo valore essenziale e che il rispetto dei diritti umani, delle libertà personali e il divieto di tortura sono valori inderogabili della comunità internazionale al quale ogni Stato è tenuto ad attenersi.
Contestualmente, invita i docenti ad aprire un confronto con gli studenti per sensibilizzarli sulla vicenda “Patrick George Zaky” nonché per ribadire l’inviolabilità delle libertà personali e dei diritti umani.
IL DIRETTORE GENERALE VICARIO IL RETTORE