Rinnovato dopo 11 anni il protocollo d’intesa con la Regione Lazio, luglio 2016
Il rettore dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, prof. Giuseppe Novelli, e il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, hanno illustrato e siglato il nuovo Protocollo di Intesa tra la Regione Lazio e il “Policlinico Tor Vergata” (PTV), volto a rafforzare la già esistente integrazione tra il mondo universitario e quello del Servizio Sanitario Regionale. Un accordo atteso da 11 anni che porterà a nuove assunzioni, all’ apertura di nuovi reparti e a un incremento dell’offerta sanitaria da parte del Policlinico Tor Vergata, luogo elettivo di una piena integrazione tra sanità, didattica e ricerca.
Il nuovo Protocollo, firmato il 13 luglio presso l’Aula Fleming della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Roma “Tor Vergata”, fa seguito a una manifestazione di intenti già sottoscritta nel luglio dello scorso anno, e affronta e disciplina molti e delicati aspetti dell’integrazione, nell’ottica della costituzione del Policlinico nella forma di un I.R.C.S.S.
Si rinnova così il Protocollo d’Intesa sottoscritto in data 16 febbraio 2005, con il quale la Regione Lazio e l’Università di Roma “Tor Vergata” hanno dato avvio a una sperimentazione gestionale.
Sono intervenuti, tra gli altri, Enrico Garaci, già rettore dell'Università Roma "Tor Vergata", che ha ripercorso le tappe della storia del PTV, dalla nascita - alla fine degli anni '80 - al nuovo protocollo con la Regiona Lazio nel 2016, e Giovanni Bissoni, sub commissario per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del Servizio Sanitario della Regione Lazio, che ha sottolineato il ruolo centrale delle università nel percorso che porta alla gestione dell'innovazione nell'assistenza sanitaria.
(Prof. Emerito Enrico Garaci)
«Con la firma di oggi nasce il “Policlinico Tor Vergata 2.0" – ha dichiarato il rettore dell'Università di Roma “Tor Vergata” Giuseppe Novelli -. Si tratta di un evento di enorme rilievo sia per il mondo universitario che per la sanità laziale che pone le basi per l'adeguata valorizzazione delle reciproche competenze nella loro interazione quotidiana che da sempre ricerchiamo per il bene primario dell'assistenza sanitaria al cittadino, e costituisce la prima e indispensabile tappa per aprire il Policlinico verso un serio e ulteriore percorso di sviluppo dei fattori umani e strutturali, che ne fanno già oggi un'eccellenza nello scenario della sanità italiana e della ricerca scientifica mondiale».
Si realizza dunque la normalizzazione di un percorso sperimentale in attuazione della legge regionale 6/2011 che a tal fine individua l’assetto istituzionale definitivo del Policlinico Universitario di Tor Vergata, superando la modalità gestionale precedente e ormai da tempo conclusa. Con l’atto si determina la nascita di una realtà del tutto nuova in tutto il Sistema Sanitario Regionale.
«La firma di oggi pone fine alla governance finora attuata della Regione Lazio in materia di policlinici universitari, che non venivano regolati da protocolli moderni o addirittura, in alcuni casi, da accordi scaduti. Con il nuovo protocollo per i Policlinico Tor Vergata, oggi tutti i policlinici del sistema regionale sono in ordine, regolati da accordi che ampliano l'offerta sanitaria - ha dichiarato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. La firma dell’accordo segue quelle già avvenute con la Sapienza per il Policlinico Umberto I, la Cattolica per il Policlinico Gemelli e L’Università Campus Biomedico per il Policlinico Campus Bio-medico.
L’intesa disciplina le modalità di collaborazione tra l’Università e la Regione per lo svolgimento delle attività integrate di didattica, ricerca ed assistenza nell’interesse congiunto finalizzato alla tutela della salute della collettività, alla migliore formazione e allo sviluppo della ricerca biomedica e sanitaria, regolando in particolare:
a) la partecipazione dell’Università alla programmazione sanitaria regionale, ed il contributo della Regione alla programmazione didattico–formativa e di ricerca dell’Università, fatte salve le rispettive competenze istituzionali;
b) l’assetto istituzionale ed organizzativo del PTV di cui all’art. 2, comma 1°, quale struttura di riferimento dell’Università, nel rispetto delle norme statutarie vigenti e successive modifiche e in coerenza con la regolamentazione regionale in materia;
c) la programmazione, la gestione economico-finanziaria (la cui sostenibilità viene garantita con un Piano di Rientro quinquennale comprendendo nei primi tre anni anche il Piano di Rientro previsto dalla Legge di Stabilità 2016) e quella patrimoniale del PTV;
d) le modalità di compartecipazione dell’Università e della Regione ai risultati di gestione del PTV, secondo le rispettive competenze primarie;
e) le modalità di collaborazione tra funzione didattico-formativa e di ricerca dell’Università e funzione assistenziale svolta dagli Enti Aziendali, nonché l’apporto del personale del Servizio Sanitario alle attività.