Leggi gli articoli selezionati nel mese di Novembre 2016
Water of life
di Philip Kennicott
Fonte: The Washington Post, 24 Novembre
Una esposizione a Washington mette in mostra 11 lavori di Bill Viola, il grande videoartista che rappresenta la resilienza dell’umanità nelle persone, ispirato dalla filosofia orientale, dal Cristianesimo e dal pensiero greco, con la consapevolezza riflessiva del significato cumulativo della storia dell’arte e della videoarte.
Plus rien ne m’appartient
di Marlène Duretz
Fonte: Le Monde, 20 Novembre
Libero dai pesi della proprietà, il consumo dei beni oggi si esprime nella locazione di ogni genere di merce. Il noleggio rispetto alla proprietà riesce a seguire il passo delle evoluzioni tecnologiche e dei gusti. La dematerializzazione dei beni in servizi permette un consumismo più disimpegnato.
The uncanny physics of empty space
Fonte: The Economist, 19 Novembre
Una storia della fisica scritta da un filosofo, che definisce le teorie sull’universo che l’umanità ha conosciuto come altalene nel vuoto e dialoghi col nulla, implicando l’eredità scientifica di molti concetti filosofici. Peccato però che sia una storia tutta al maschile.
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The changing face of global trade
Fonte: The Economist, 23 Novembre
La globalizzazione non attutisce la realtà dei vincitori e perdenti spostando la competitività nelle lunghe catene della produzione internazionale, dove le componenti importate vengono ri-esportate. Il risultato è la disuguaglianza tra un’industria che remunera le competenze e un’industria che remunera il lavoro.
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http://www.economist.com/blogs/buttonwood/2016/11/great-convergence
So sah das grösste Kunstwerk der Antike wirklich aus
di Berthold Seewald
Fonte: Die Welt, 16 Novembre
Susanne Muth e Luca Giuliani dell’università Humboldt di Berlino hanno ricostruito la storia della scultura del Laocoonte, modello classicistico di “nobile semplicità e quieta grandezza”, come opera originale e non come copia di una scultura ellenistica, composta in sette parti e non di un unico blocco.
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Obituary: Leonard Cohen died on November 7th
Fonte:: The Economist, 16 Novembre
Le sue canzoni cantavano un mondo ostile, un futuro tormentoso, riscaldato solo dall’amore e dalle donne. Lui non era solo l’amante che tutte le donne sognano, ma un uomo tormentato dalla ricerca del suo Dio. Anima ebraica, la sua musica non aspirava alla perfezione, e niente è potuto accadere alla sua bellezza.
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“Mere” speech has powerful consequences
Fonte: The Economist, 12 Novembre
I politici esemplificano la teoria degli atti linguistici descritta da Austin in “Quando dire è fare”, secondo cui le parole compiono azioni e cambiano il mondo. Secondo un’altra teoria linguistica, i discorsi delle campagne elettorali possono essere presi come performance slegate dalla verità di ciò che promettono.
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“Lili Marlene”: the song that united Allied and Axis troops
Fonte: The Economist, 11 Novembre
“Lili Marlene”, la canzone tedesca dal successo planetario durante la Seconda Guerra mondiale grazie anche a Marlene Dietrich, è un testamento pacifista che confortava i soldati nelle trincee ma ebbe fortuna anche in tempi di pace per la sua celebrazione della vita e della futilità e irrimediabilità della guerra.
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http://www.economist.com/blogs/prospero/2016/11/enlightening
The search goes on
Fonte: The Economist, 5 Novembre
“The evolution of the West” di Nick Spencer sostiene il ruolo del Cristianesimo nel mondo attuale: la parabola rivoluzionaria che aprì la dimensione profonda dell’individuo, oltre l’appartenenza a un gruppo, è un discorso ancora attuale sulla dignità umana, che ci reso liberi ed eguali.
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X marks the spot
Fonte: The Economist, 5 Novembre
Una esposizione a Londra ripercorre attraverso una vasta serie di mappe geografiche degli ultimi cento anni una storia di guerre, di imprese scientifiche e spaziali e di conquiste della vita quotidiana, stratificata nel passaggio dalle piante dei territori alle fotografie aeree fino al GPS.
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Raoul Coutard
di James S. Williams
Fonte: The Guardian, 10 Novembre 2016
E' scomparso Raoul Coutard, il direttore della fotografia che con la sua tecnica basata su una pellicola fotografica veloce e una cinepresa leggera da 35mm rese possibile la rivoluzione estetica della Nouvelle Vague. Il suo uso della luce naturale ha segnato film come Passion di Godard e uno stile assimilato anche a Hollywood.
Vingt ans d’engouement photographique
di Claire Villot & Roxana Azimi
Fonte: Le Monde, 10 Novembre
Il 10 Novembre si è aperta Paris Photo, una esposizione universale di scatti fotografici provenienti da collezioni e artisti di ogni parte del mondo. Alla sua 20° edizione, questo Salone ha contribuito ad inserire nella storia dell’arte la fotografia, considerata a lungo troppo prossima allo spettatore per essere una forma d’arte.
What is at stake in the first Supreme Court case on transgender rights
Fonte: The Economist, 1 Novembre
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha ammesso un caso storico che riguarda un adolescente transgender di una scuola denunciata per discriminazione sessuale. La decisione di sospensione deliberata dagli 8 giudici non può costituire un precedente, a meno che non si ricorra a un voto di cortesia per decidere in merito.
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http://www.economist.com/blogs/democracyinamerica/2016/11/loo-and-behold
Cambridge gets a memorial for Syd Barret
Fonte: The Economist, 31 Ottobre
Una iniziativa del Cambridge Corn Exchange ricorda Syd Barrett, il cantautore cofondatore dei Pink Floyd, devastato dall’LSD e poi svanito nell’oblio. Non tutti oggi conoscono questa figura eccentrica e di talento della musica degli anni ‘60, che non sappiamo se avrebbe voluto essere ricordato così.
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http://www.economist.com/blogs/prospero/2016/10/1960s-music
Werner Herzog marvels at the internet
Fonte: The Economist, 28 Ottobre
“Lo and behold, reveries of the connected world”, l’attesissimo documentario di Werner Herzog sulla terribile magnificenza di Internet, descrive la meraviglia che inghiotte e rielabora ogni cosa, la sfera globale che mette le nostre vite in contatto, e riuscirà un giorno a connettere anche i nostri sogni e desideri.
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http://www.economist.com/blogs/prospero/2016/10/head-cloud