Articolo di Leonardo Becchetti e Giuseppe Novelli su “Avvenire” del 4 luglio 2017
Il recente discorso ai laureati del MIT di Tim Cook ha impressionato più di quello, assai celebre, a suo tempo pronunciato all’Università di Stanford da Steve Jobs. E questo per la profondità e l’ampiezza di prospettive. Nella sua prolusione, l’attuale numero uno di Apple parla di una faticosa e lunga ricerca per dare un senso profondo alla propria vita –professionale e no – orientandola all’obiettivo più ambizioso di tutti: il progresso e il bene dell’umanità. Racconta dell’incontro con papa Francesco, del ruolo e dei pericoli della tecnologia e invita i neolaureati a cercare la generatività vera e non una popolarità effimera e superficiale misurata in termini di like sui social network.
Nel pdf allegato, l’articolo completo a doppia firma (Leonardo Becchetti, Ordinario di Economia e Giuseppe Novelli, Rettore dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).