La Federazione Italiana Nuoto Paralimpico e il nostro Ateneo insieme per includere la disciplina della pallanuoto all’interno degli sport riconosciuti dall’International Paralympic Committee in vista delle prossime Paralimpiadi 2024
Come valutare un atleta paralimpico nelle sue funzionalità per poter formare squadre omogenee che si affrontino in campionati? È per arrivare a rispondere a questo interrogativo in relazione allo sport della pallanuoto che è stata firmata ad aprile 2022 una convenzione tra “Tor Vergata” e la Federazione Italiana Nuoto Paralimpico e di questo si è parlato nell’ "Incontro con la Federazione Nuoto Paralimpico: l’Ingegneria Medica al servizio dell’inclusione nello sport" del 17 novembre scorso tenuto presso la Macroarea di Ingegneria organizzato dal corso di laurea in Ingegneria Medica e da FINP (https://ing.uniroma2.it/2022/11/23/pallanuoto-paralimpica-collaborazione-scientifica-tra-ingegneria-tor-vergata-e-la-finp/)
Proprio la collaborazione con il nostro ateneo, nell’area ingegneristica, può permettere di definire tecnologie in grado di rilevare e mettere a confronto le perfomance degli atleti normodotati e quelle degli atleti paralimpici “top level”: in questo modo si hanno prove scientifiche per permettere la corretta assegnazione di una classe al giocatore. È il primo passo per proporre all’International Paralympic Committee (IPC) di Bonn (basandosi sul “prove by evidence”) un protocollo per la classificazione dei parametri nella pallanuoto paralimpica. Ed è un progetto che coinvolge i quattro dipartimenti dell’area di Ingegneria “Tor Vergata".
Ma come funziona il processo? Nel rispetto delle diverse capacità funzionali residue che caratterizzeranno ogni atleta, lo studio inizia con l’analisi del gesto su un atleta normodotato, scomponendo ogni movimento per valutare il PROM (Passive Range of Movement), i distretti muscolari coinvolti e la capacità coordinativa necessaria per compiere quel gesto, conseguentemente si valuterà quanto ogni singolo impairment, o menomazione, incida negativamente su quel gesto specifico avendo come risultante l’impatto dell’impairment sul movimento. Un idoneo punteggio totale di squadra permetterà di includere tutti le classi e allo stesso tempo garantirà la spettacolarità del gioco.
La Macroarea di Ingegneria è sede del corso di studi in Ingegneria Medica, che ha un particolare interesse nelle applicazioni delle metodologie del monitoraggio wireless e dell’elaborazione dei dati, nel settore della medicina, della riabilitazione e dello sport. Questa collaborazione” dichiara il prof Gaetano Marrocco, coodinatore del corso di studio in Ingegneria Medica “permetterà di creare sinergie tra docenti di vari dipartimenti che potranno mettere le loro competenze sulla biomeccanica, sui sensori, sui sistemi wearable e sulla data analytics, al servizio dell’inclusione sociale di giovani atleti fornendo gli strumenti tecnologici per supportare in maniera quantitativa i classificatori della Federazione. Ma i protagonisti di questa iniziativa saranno i nostri studenti, sia della laurea triennale che magistrale, ai quali proporremo presto tematiche di tesi di laurea molto avanzate e con un forte respiro sociale. Sarà una preziosa occasione di condivisione, dalla quale ci attendiamo grandi risultati.”
Per approfondire la notizia:
https://ing.uniroma2.it/2022/11/23/pallanuoto-paralimpica-collaborazione-scientifica-tra-ingegneria-tor-vergata-e-la-finp/
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