E’ stato consegnato a mister Claudio Ranieri, lo scorso 20 aprile, il Premio “Tor Vergata - Etica nello Sport”. Giunto alla sua quindicesima edizione, il riconoscimento viene da sempre assegnato a personaggi di caratura nazionale ed internazionale che si siano distinti nel proprio lavoro per correttezza, fair play e valori etici.
La cerimonia di assegnazione del Premio, che rappresenta un'occasione significativa per avvicinare ancora una volta i veri valori sportivi al mondo dei giovani, si è tenuta presso l'Aula Magna della Macroarea di Economia dell'Università di Roma “Tor Vergata” (in via Columbia, 2). Le ultime edizioni dell’evento, promosso e organizzato dal Centro Interdisciplinare di Scienze e Cultura dello Sport in collaborazione con Banca del Fucino e con il patrocinio di ACSI (Associazione Centri Sportivi Italiani) e del MECS (Movimento per l’Etica,la Cultura e lo Sport) hanno visto ritirare il premio, fra gli altri, a Sir Alex Ferguson, Cesare Prandelli, Valentina Vezzali e Luca Cordero di Montezemolo.
Il grande allenatore italiano è stato scelto per i suoi grandi meriti sportivi dalla Commissione giudicante, presieduta da Giuseppe Novelli, Rettore dell’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”; assegnando il premio a Claudio Ranieri, la Commissione ha voluto onorare un mister di fama mondiale, che da sempre interpreta al meglio ciò che deve essere lo sport: impegno massimo e agonismo, ma nell’ambito della lealtà e della correttezza, riuscendo sempre a rimanere sè stesso, pur realizzando traguardi giudicati impossibili, un grande campione nella vita prima ancora che nell'attività sportiva e professionale.
La motivazione del premio, declamata dal prof. Paolo del Bene, responsabile del MECS, non ha lasciato spazio a fraintendimenti: “La commissione ha deciso di premiare Claudio Ranieri, perché è un uomo che sempre e da sempre, nella sua lunga carriera, ha saputo interpretare al meglio i valori etici dello sport con profonda onestà intellettuale. La sua grande attitudine morale è di sicuro esempio per i giovani a cui ha trasmesso un’idea di sport sano, con la consapevolezza che è bello vincere, ma la magia è anche nella sconfitta. Mister Ranieri è un gentiluomo che, in uno sport che a volte perde vista i suoi valori di riferimento, ha costruito un miracolo sportivo con quegli elementi che rendono forte e famosa l’Italia migliore: umiltà, dedizione al lavoro e coesione.
Molto soddisfatto anche Giuseppe Novelli, rettore di “Tor Vergata”, che ha esaltato le capacità di Mister Ranieri ricordando che “come diceva Seneca, la fortuna non esiste. La “fortuna” è quello che accade quando il talento incontra l’occasione e Claudio Ranieri è stato bravissimo nel cogliere il momento. Questo approccio va assolutamente assimilato perché serve a tutti noi. Dobbiamo capire come fare per applicarlo nell’università, nella ricerca, nel lavoro e in tutto quello che facciamo.
Infine, la parola al premiato, Mister Ranieri, che con la consueta umiltà ha risposto sia alle domande istituzionali che a quelle arrivate dalla foltissima platea di giovani e appassionati che aveva affollato l’aula. “Sono sempre stato convinto che la fortuna uno se la costruisca da solo – ha detto Ranieri – Se riesco ad essere positivo, riuscirò in cose positive. Se sono negativo, mi attirerò tutte le cose più negative del mondo. Tutti abbiamo difficolta nella vita non si può mollare. La mia carriera lo dimostra: da ragazzo giocavo attaccante e non segnavo mai, ma sapevo che in questo mondo dovevo starci, così decisi di iniziare a giocare in difesa. L’anno dopo esordii in Serie A”.