Nuovi finanziamenti per lo sviluppo di infrastrutture di ricerca per l’accelerazione al plasma
L’EuPRAXIA Prepratory Phase, iniziativa che si inserisce nell’ambito di EuPRAXIA, primo progetto europeo per lo sviluppo di infrastrutture di ricerca per l’accelerazione al plasma, ha ricevuto un finanziamento di 3 milioni di euro grazie ai Fondi di Garanzia per la Ricerca e l’Innovazione dell’Unione Europea e del Regno Unito.
Scopo del progetto è realizzare un nuovo acceleratore di particelle, estremamente compatto e di costi notevolmente ridotti, atto a pilotare una sorgente di radiazione nei raggi X per usi di ricerca e per applicazioni in diversi ambiti, come quelli industriale e biomedico. Si tratta quindi di una struttura molto più compatta rispetto ai grandi acceleratori dedicati alla ricerca già da diversi anni.
Tra i coordinatori dei gruppi di lavoro del progetto EuPRAXIA-PP anche due docenti del Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”: il professor Alessandro Cianchi coordina il gruppo di lavoro relativo alla strumentazione di diagnostica per elettroni e fotoni, e il professor Francesco Stellato quello relativo alle applicazioni.
Sempre dal Dipartimento di Fisica, collaborano al progetto: il dottor Mario Galletti per la parte laser, la professoressa Silvia Morante e la dottoressa Velia Menicozzi per le applicazioni biofisiche, il professor Mauro Sbragaglia, e i dottori Gianmarco Parise, Fabio Guglietta e Daniele Simeoni per schemi innovativi di simulazioni per il plasma, il professor Matteo Salvato sulla parte di strumentazione per gli utenti.
“Fin dalla loro scoperta, i raggi X hanno avuto un notevole impatto sulla scienza, partendo dalla determinazione della struttura del DNA fino ad arrivare a recenti studi sul coronavirus, e di conseguenza sulla società - si pensi ad esempio alle applicazioni nel campo delle tecniche radiologiche” osserva il professor Stellato. “È quindi fondamentale sviluppare sorgenti di raggi X sempre più performanti, ma anche più sostenibili dal punto di vista dei costi”.
EuPRAXIA-PP intende proseguire la collaborazione europea che è riuscita ad inserire EuPRAXIA come infrastruttura di ricerca nella roadmap ESFRI - European Strategy Forum on Research Infrastructures, la rete europea delle infrastrutture di ricerca.
È da sottolineare la naturale sinergia che un progetto del genere ha e avrà con un’altra infrastruttura di ricerca nazione, ISIS@MACH ITALIA (IM@IT), con “Tor Vergata” capofila, di cui è direttore esecutivo la professoressa Carla Andreani, mentre il professor Roberto Senesi è direttore della Unità Tor Vergata; collaborano al progetto il dottor Giovanni Romanelli e il dottor Enrico Preziosi, del Dipartimento di Fisica.
EuPRAXIA ha portato anche al finanziamento, con i fondi Next Generation EU, di una sua appendice, il progetto EuPRAXIA Advanced Photon Sources (EuAPS), presentato in collaborazione con l’Università di Roma “Tor Vergata”, l’INFN - Istituto di Fisica Nucleare (capofila) e il CNR - Consiglio Nazionale delle Ricerche nell’ambito del PNNR sulle infrastrutture di ricerca, classificandosi al primo posto.
Questi finanziamenti si aggiungono a quelli già concessi per la realizzazione di un sito EuPRAXIA a Frascati.
“L’area di ricerca romana ospiterà in pochi anni un acceleratore di particelle di nuovissima generazione” commenta il professor Cianchi. “’Tor Vergata’ è impegnata sia in veste di realizzazione che di utilizzo della radiazione prodotta. È una grande opportunità per il nostro Ateneo e per la ricerca nella nostra area in generale”.