È stata inaugurata il 15 marzo presso l’Osservatorio Astronomico di Roma (OAR), a Monte Porzio Catone, la prima installazione olografica in Italia per la divulgazione scientifica.Collocata all’interno del museo Astrolab dell’Osservatorio, una delle strutture di ricerca dell’INAF Istituto Nazionale di Astrofisica, l’installazione è stata realizzata grazie al sostegno del progetto SUSA, nato per la costituzione di un hub di scienza e conoscenza nel quadrante sud-est della capitale, e all’esperienza internazionale di Naumachia, un network europeo per la creazione, realizzazione e gestione di Hardware e Software Olografici. L’installazione consentirà esperienze immersive e altamente realistiche, restituendo al visitatore l’impressione di trovarsi a pochi passi da corpi celesti lontanissimi da noi. L’inaugurazione del Teatro Olografico, Holotheater, è il primo di una serie di incontri attraverso i quali gli Enti di ricerca dell’area tra Tor Vergata e Frascati presenteranno al pubblico i loro progetti realizzati all’interno del contesto SUSA.
SUSA, che sta per Smart Urban Sustainable Area, è un network composto da Università di Roma “Tor Vergata”, gli Enti di ricerca CNR, ENEA, INAF e INFN, che insieme a Roma Capitale - Municipio VI e Comune di Frascati si sono dati come obiettivo quello di realizzare un progetto per lo sviluppo di un’area specializzata in scienza e conoscenza, con la prospettiva, tra le varie iniziative, di fornire un programma di attuazione dell’Agenda Urbana Europea.
«SUSA conferma una nuova filosofia di fare rete sul territorio, capace di guardare al futuro attraverso una nuova cultura della progettualità che sappia tenere conto dei limiti della sostenibilità ai fini di una pianificazione territoriale”, ha detto Maria Prezioso, responsabile scientifico del Progetto SUSA e docente di Geografia Economica e Politica all’Università di Roma “Tor Vergata”. Oltre all'Università̀ di Roma “Tor Vergata” – ha aggiunto la professoressa Prezioso - il progetto ha coinvolto in prima linea tutte le importanti Istituzioni ed Enti di Ricerca attivi nel quadrante geografico, che, come appunto l’INAF-OAR, rivestono un ruolo cardine nella sfida dell'innovazione scientifica e del trasferimento di questa sul territorio su cui insistono».
Il Teatro Olografico si trova all’interno dei locali dell’Astrolab, il museo astronomico interattivo dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Roma. Si va ad aggiungere alle decine di exhibit presenti nel museo attraverso i quali scuole e privati possono apprendere l’astronomia toccandola con mano. L’INAF-Osservatorio Astronomico di Roma ospita inoltre il Lightlab, laboratorio della luce, e il telescopio didattico Monte Porzio Telescope (MPT), che insieme offrono un’esperienza didattica e divulgativa a tutto tondo in campo astrofisico. Sul fronte della ricerca, l’Osservatorio Astronomico di Roma è caratterizzato da un’ampia varietà di interessi culturali in diverse tematiche scientifiche che spaziano dallo studio del Sistema solare a quello delle galassie distanti e dell’Universo nel suo complesso.
Sospeso sul palco dell’Holotheater dell’Inaf di Roma, l’ologramma del buco nero
realizzato da Jeremy Schnittman della Nasa.
Crediti: Maria Teresa Menna/Inaf
«L’Osservatorio Astronomico di Roma è un Istituto che vanta una tradizione scientifica di oltre 450 anni e rappresenta una eccellenza scientifica nel panorama dell’astrofisica moderna. Gli scienziati dell’OAR hanno da sempre mostrato una grande attenzione nel comunicare e trasmettere tale eccellenza alle giovani generazioni così come alle realtà produttive del territorio -, ha detto Lucio Angelo Antonelli, Direttore dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Roma, che ha presentato l’evento in compagnia, sul palco, del suo ologramma. «Il Teatro Olografico rappresenta un ulteriore passo per trasferire al grande pubblico e soprattutto ai più giovani, le conoscenze della scienza moderna con metodologie innovative e accattivanti».
Congedato il suo ologramma, Antonelli ha incantato il pubblico materializzando davanti a sé animazioni di galassie, simulazioni – realizzate da Salvatore Orlando dell’Inaf di Palermo – di resti di supernove e la rappresentazione fedele di un buco nero supermassiccio. L’ologramma del buco nero è stato realizzato da Jeremy Schnittman della Nasa che alla fine della dimostrazione è comparso sotto forma di ologramma per dialogare – in diretta, a migliaia di km di distanza – con il direttore dell’Osservatorio e il pubblico presente in sala.
SUSA - Smart Urban Sustainable Area: “10 chilometri di SCIENZA”
PROGETTO TERRITORIALE PER UN’AREA VASTA DELLA SCIENZA E DELLA CONOSCENZA
AL FINE DI AVVICINARE LA CITTADINANZA ALLE TEMATICHE DELLA SOSTENIBILITÀ
Il progetto è finalizzato all'attuazione nel quadrante sud-est di Roma dell'Agenda Urbana Europea per la coesione e l’innovazione sociale di una delle più prestigiose aree scientifiche in Europa, che si estende per circa 10 chilometri sul territorio Tuscolano e abbraccia molti Centri di Ricerca, tra cui CNR. ENEA. INAF, INFN, e una Università (“Tor Vergata”).
L’Agenda Urbana Europea è stata istituita dai “Patti di Amsterdam”, dove inclusione sociale, sostenibilità, internazionalizzazione e cooperazione costituiscono gli elementi sinergici in ambito UE sui temi green.
Per ulteriori informazioni:
Il sito web del progetto SUSA: http://www.susa-net.it/
Per rivedere l’inaugurazione del Teatro Olografico vai al canale YouTube dell’Osservatorio Astronomico di Roma
A cura dell’Ufficio Stampa di Ateneo