Intitolato allo scienziato scomparso il laboratorio di Diagnostica avanzata oncoematologica
Il laboratorio di diagnostica avanzata oncoematologica del Policlinico di Roma Tor Vergata è stato intitolato al Professor Francesco Lo Coco, scomparso il 3 Marzo scorso.
Considerato universalmente uno degli ematologi più importanti nella storia della leucemia acuta promielocitica a partire dalla caratterizzazione molecolare, il trattamento mirato e lo studio della malattia minima residua, il Professore Lo Coco, tramite i suoi studi, ha contribuito a rendere sempre più curabile questo tipo di patologia, incrementando le percentuali di guarigione definitiva per la grande maggioranza dei pazienti. I suoi studi hanno inoltre avuto un impatto significativo sul trattamento delle altre forme di leucemia mieloide acuta, per le quali viene considerato un esperto di fama internazionale.
“Poter contare non solo sulla competenza, ma anche sulla profonda umanità di un grande professionista come Francesco Lo Coco – commenta Tiziana Frittelli, direttrice generale del Policlinico Tor Vergata – è stato un privilegio che ci ha permesso di diventare un punto di riferimento per il trattamento di una malattia fino a poco tempo fa giudicata incurabile. La prematura scomparsa del professor Lo Coco rappresenta una perdita incolmabile per la comunità scientifica e per la storia dell’ematologia a livello mondiale ed è anche per questo che abbiamo scelto di intitolare a lui il laboratorio di diagnostica avanzata oncoematologica che lui stesso aveva contribuito a fondare”
“Poche persone – sottolinea Giuseppe Novelli, Rettore dell’Università di Roma Tor Vergata - sono capaci di lasciare un segno indelebile come quello tracciato da Francesco. Se il dolore e lo sconcerto per la sua scomparsa non cederanno mai il passo alla rassegnazione, è dalla sua grande eredità umana e scientifica che ciascuno di noi può trarre, se non conforto, insegnamento. Il nome di Francesco Lo Coco, già internazionalmente noto, resta da oggi inciso nella storia di questo ospedale. Un grande onore per tutti noi, come un grande onore è stato averlo conosciuto e aver condiviso con lui un pezzo di strada. Grazie, Francesco”.
“Francesco è stato per me tantissimo – si legge nel ricordo inviato dall’America da Pier Paolo Pandolfi, Direttore del Cancer Center e del Cancer Research Institute al Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston e Professore di Medicina alla Harvard Medical School – e tantissime cose allo stesso tempo. Dapprima un mentore importante, quando ero ancora studente di Medicina e Francesco mi indirizzò e consigliò nelle mie scelte. Forse non sarei dove sono se non fosse stato per i suoi consigli. Poi, negli anni, un talentuoso collaboratore. Abbiamo collaborato e discusso fino ad oggi. Solo due settimane fa abbiamo pubblicato un importante lavoro insieme, e discutevamo dei trial clinici che si sarebbero potuti fare alla luce di questi risultati. Infine e soprattutto un amico caro. Ricorderò sempre il suo sorriso affettuoso e solare e la sua gioia di fare scienza e di vivere. Ho perso tanto, ma tanto rimarrà di lui in me e in tutti noi”.