Stop a ettari coperti di pannelli fotovoltaici, dove la terra non produce più prodotti agricoli, ma 'solo’ energia green: REGACE è il nuovo progetto europeo, di cui si è tenuto il kick-off meeting pochi giorni fa a Kafr Qara in Israele, presso il centro di ricerca multiculturale Triangle Research and Development Center della società Al-Zahrawy, che intende sviluppare soluzioni innovative nell’agrivoltaico e ridurre le emissioni di CO2 legate all’utilizzo di istallazioni agrivoltaiche convenzionali. Investimento previsto oltre 5 milioni di euro, con il coinvolgimento di un consorzio di 12 tra istituti di ricerca e aziende da Germania, Austria, Grecia, Italia, Belgio e Israele, coordinati da Al-Zahrawy.
Cos’è l’agrivoltaico? L’agrivoltaico è la felice unione di agricoltura nei campi e al tempo stesso produzione di energia green grazie al fotovoltaico. Nel caso di REGACE si parla di serre: ideare nuove serre che permettano sia la coltivazione sia l’istallazione di pannelli. Il progetto prevede che il sistema fotovoltaico di facile montaggio sulla struttura interna della serra debba essere equipaggiato con pannelli fotovoltaici bifacciali che inseguono il Sole nel suo percorso da est a ovest massimizzando la produzione di elettricità. Un sistema di controllo responsivo permette anche di orientare i pannelli per garantire la giusta luce per la crescita delle piante sottostanti. E se la luce non bastasse? In condizioni di scarsa illuminazione entra in azione un sistema di arricchimento di CO2 che migliora il processo di fotosintesi e incrementa la produttività delle colture.
Il gruppo di "Tor Vergata” è coordinato da Cristina Cornaro, professoressa di Fisica Tecnica Ambientale presso il dipartimento di Ingegneria dell’Impresa: “il nostro team di ricerca è caratterizzato da una spiccata interdisciplinarità e ha un ruolo centrale nel progetto. Assieme a Marcello Petitta e Gianluigi Bovesecchi, ricercatori nel mio stesso dipartimento, ci occuperemo della caratterizzazione dei moduli fotovoltaici bifacciali attraverso la sperimentazione presso ESTER Lab e dello sviluppo di modelli di gemelli digitali (digital twins) della serra e del sistema fotovoltaico attraverso tecniche avanzate di machine learning". Andrea Volterrani, professore di Teoria e tecnica delle comunicazioni di massa, del dipartimento di Ingegneria dell’Impresa, guiderà invece gli aspetti sociali del progetto: “la parte umanistica del progetto prevede che ci sia un processo di coinvolgimento degli agricoltori nel co-sviluppo della sperimentazione del fotovoltaico in serra durante tutta la durata del progetto attraverso metodi di facilitazione della partecipazione come il world cafè e l'open space. L'idea è che i beneficiari dell'innovazione diventino co-protagonisti nei processi di sviluppo e messa a punto del nuovo prodotto”.
Crediti immagine: da https://regaceproject.com