A “Tor Vergata” il 35° anno accademico si apre nel segno dell’UE, con il Presidente del Parlamento europeo On. Antonio Tajani
Ricerca e innovazione, sostenibilità e inclusione, apertura e dialogo: questi i binomi al cuore della missione dell’Ateneo “Tor Vergata” in base ad un piano di azioni ispirato dalla strategia Europa 2020 e ad un programma di lavoro strutturato secondo l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Universitàgiovane ma estremamente competitiva, che ha saputo attrarre nell’ultimo triennio 6 milioni di euro di finanziamenti sui progetti, “Tor Vergata”, ha aperto il 15 dicembre 2017, con cerimonia solenne e alla presenza del Presidente del Parlamento europeo On. Antonio Tajani, l’anno accademico 2017/18, il 35° dalla Fondazione.
Rompendo gli schemi, il Rettore Giuseppe Novelli ha affidato la prolusione a un ricercatore, Francesco Tombesi, che dopo aver conquistato la copertina di Nature per il “respiro dei buchi neri”, è diventato il simbolo di una virtuosa “circolazione dei cervelli”, l’anti-“fuga”. Sul palco anche Silvia Quattrociocche, Dirigente Responsabile Direzione Didattica e Servizi agli Studenti, e la finlandese Matilda Sandvik, una delle migliaia di studenti stranieri che hanno scelto “Tor Vergata” per la propria formazione accademica, iscritta al multidisciplinare e internazionalmente apprezzato corso di laurea in Global governance.
“Viviamo in un paradosso – ha dichiarato il Rettore Novelli durante la sua apertura, nella quale ha ricordato quanto sia necessario un sentimento diappartenenzaindividuale ecollettivo alla base di una “buona” Università – perché in Italia, con pochi ricercatori e pochi fondi continuiamo a registrare risultati di grande prestigio. La produttività dei nostri giovani è alta, ma serve fare gioco di squadra: solo così possiamo crescere come Paese, solo così possiamo far crescere l’Europa. È quello che facciamo, ad esempio, continuamente, nel nostro processo di internazionalizzazione. Abbiamo siglato centinaia di accordi con istituzioni di tutto il mondo, e siamo l’unico Ateneo italiano nel network YERUN (Young European Research Universities Network), rete distribuita su 12 Paesi europei con un aggregato di oltre 300 mila studenti e un budget dedicato alla ricerca di circa 1.2 miliardi euro”.
"Nei nostri atenei – è il commento del Presidente Antonio Tajani – si trovano le fondamenta della civiltà europea, forgiata da secoli di scambi, pluralità di pensiero, dialettica di idee, arte e scienza. L'Università, oggi, deve essere protagonista della ricerca applicata, del trasferimento tecnologico, dell’innovazione industriale, dell’eccellenza del sapere in tutte le sue forme. La conoscenza non può rimanere slegata dall’economia reale e dai clusters produttivi presenti sul territorio. La chiave per dare prospettive ai giovani è la formazione di qualità. Per questo, apprezzo e sostengo l'impegno dell'Università di “Tor Vergata” per rafforzare cooperazione e sinergie con il mondo dell'impresa e con la società civile".
La cerimonia è stata anche l’occasione per presentare alla comunità accademica il nuovo video istituzionale di “Tor Vergata”:
Durante la sua prolusione intitolata “La Scienza Senza Frontiere: Astrofisica, Spazio e Buchi Neri”, Francesco Tombesi – che con gli studi iniziati in Italia ha attivato numerose collaborazioni internazionali fino ad arrivare alla NASA, per poi scegliere, su dati oggettivi, il Dipartimento di Fisica di “Tor Vergata” come base più adatta per il suo lavoro – ha ricordato come la scienza sia “per definizione ‘universale’ e senza frontiere”. Le scoperte, ha proseguito, “sono valide in ogni tempo e in ogni luogo del mondo. I fattori chiave sono l’immaginazione, la curiosità e l’ambizione”.
Ma cosa fa l’Europa? In quale scenario lavorano le Universitàitaliane? Creando lo Spazio europeo della Ricerca, l’UE ha lanciato il programma Horizon 2020, i programmi Erasmus, Erasmus Mundus per studenti comunitari e non, Erasmus+, ma anche il Marie Curie ed altre iniziative per la formazione universitaria e la ricerca. Con uno scopo comune: tutelare e promuovere la salvifica circolazione di cultura e idee. All’orizzonte, il prossimo programma di finanziamento per la ricerca e l'innovazione, il Framework Programme 9 (FP9).
La Dirigente Silvia Quattrociocche ha invece citato, nel suo intervento come sia “progressivamente in crescita il numero di studenti incoming e outgoing tra Erasmus studio, overseas, tesi all’estero e trainesheep. A “Tor Vergata” vogliamo fortemente sostenere chi ha voglia di ‘imparare ad imparare’: per i nostri ragazzi abbiamo previsto numerose agevolazioni per reddito, merito, mobilità, attività di tutorato e internazionalizzazione. Solo nello scorso anno sono stati assegnati borse e premi di studio per una cifra superiore al milione di euro, cui vanno aggiunte le altre borse internazionali (Erasmus, VIU, YERUN), e altre iniziative”.
Accanto alla ricerca, e la tradizionale missione della didattica, l’Università è oggi fortemente orientata alla Terza missione, come ha ricordato il Rettore Novelli: “Con la terza missione trasferiamo i nostri risultati di ricerca, parliamo alle imprese e guardiamo al territorio. Nell’ambito della Terza missione, l’innovazione sociale rappresenta la nostra terza gamba. Ed è in quest’ultima direzione che lavoriamo su idee e azioni in grado di rispondere concretamente ai nuovi bisogni della collettività, accanto a società civile, imprese e istituzioni, per lo sviluppo culturale e sociale del territorio, in linea con il programma di azioni dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. È così che ci impegniamo per favorire la diffusione di buone prassi e di una cultura “responsabile”, attenta alla sostenibilità e all’inclusione, per rafforzare capacità e competenze della persona e, per tale via, l’empowerment della società”.
“È questa, spero – ha concluso Novelli – l’Universitàdegna di quell’Europa sognata da Altiero Spinelli, Jean Monnet, Robert Schuman e Konrad Adenauer, i padri fondatori di un’Europa unita e libera. Una terra aperta, di accoglienza e di speranza”.
Durante la cerimonia, sono state inoltre conferite tre Medaglie d’Ateneo con Menzione d’Onore al Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, Presidente della Fondazione Roma, al Dottor Giuseppe Mucci, Amministratore Delegato di Bioscience Institute e al Dottor Dario D’Ambrosi, Presidente dell’Associazione Teatro Patologico. Si legge nella motivazione: “per l’impegno profuso in partnership con “Tor Vergata” ai fini della realizzazione di progetti congiunti dall’alto valore culturale e formativo, per la professionalità e lo spirito di servizio dimostrati ai fini della valorizzazione dell’attività di ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico dell’Ateneo, per le importanti sinergie poste in essere ai fini dello sviluppo di iniziative sperimentali e di innovazione sociale”.
In allegato:
- il programma
- il discorso inaugurale del Rettore Giuseppe Novelli
- la Prolusione del Dottor Francesco Tombesi
- il discorso della Dottoressa Silvia Quattrociocche
- il discorso della studentessa Matilda Sandvik