La ricerca verrà condotta a “Tor Vergata” nel Laboratorio di Biosensori e Nanomacchine
Tra le ricercatrici premiate dell’edizione italiana del Premio L’Oréal-UNESCO “Per le Donne e la Scienza” c'è Lorena Baranda Pellejero che svolgerà il proprio progetto di ricerca "Sintesi di molecole funzionali mediata da biomarcatori clinicamente rilevanti attraverso l’uso di sistemi basati su DNA sintetico" nelLaboratorio di Biosensori e Nanomacchine, diretto dal professor Francesco Ricci, presso il Dipartimento di Scienze Chimiche e Tecnologie dell’Università di Roma “Tor Vergata”.
L’edizione 2021 del Premio L’Oréal-UNESCO ha assegnato sei borse di studio del valore di 20.000 euro ciascuna a sei ricercatrici italiane under 35, sulla base dell’eccellenza riconosciuta ai loro progetti nei campi delle scienze della vita e della materia. La premiazione si è svolta il 17 giugno, in modalità on line, alla presenza della Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti.
Il bando di questa edizione ha raccolto 320 candidature da tutta Italia.
L’Oréal e UNESCO sono impegnate da 23 anni con il progetto “For Women in Science”, il primo premio internazionale dedicato alle donne che operano nel settore scientifico. Dal 1998 a oggi sono state sostenute nel loro percorso di carriera ben 3.600 ricercatrici in 117 Paesi. Cinque di queste scienziate, dopo aver vinto il premio L’Oréal-UNESCO, sono state insignite del premio Nobel: tra loro Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna, vincitrici del Nobel per la Chimica nel 2020.
Lorena Baranda Pellejero, 25 anni,è chimica e studia sistemi basati su DNA sintetico per il controllo di reazioni chimiche mediate da biomarcatori clinicamente rilevanti, che portano alla formazione di agenti terapeutici. Si è laureata nel 2017 in Chimica presso l´Universidad de Valladolid (Spagna). L’anno dopo si è specializzata nel campo della Nanoscienza e Nanotecnologia completando un master presso la Universitat Rovira i Virgili (Spagna), svolgendo la sua tesi di master nel campo della Nanomedicina presso la “Northeastern University" (Boston, Stati Uniti).
Nel 2018, è stata selezionata per una borsa di dottorato europeo nell’ambito del progetto Marie Sklodowska-Curie ITN “DNA-robotics” da svolgersi presso il laboratorio di Biosensori e Nanomacchine del Dipartimento di Scienze e Tencologie Chimiche dell’Università di Roma “Tor Vergata”.
Questo le ha consentito di specializzarsi nel campo delle nanotecnologie a DNA e anche di portare avanti collaborazioni con gruppi leader nel campo in Europa. La sua attività di ricerca ha previsto l’utilizzo di DNA sintetico per costruire strutture e dispositivi nanometrici che trovano applicazioni in campo clinico e diagnostico.
Nel 2020, è risultata vincitrice del premio Reaxys SCI Early Career Researcher Award della Società Chimica Italiana in collaborazione con Elsevier. Ha partecipato a conferenze scientifiche nazionali e internazionali ed è autrice di diversi articoli scientifici, tra cui quello più recente pubblicato nella prestigiosa rivista Nature Communications.
A cura dell’Ufficio Stampa di Ateneo