Incontro-dibattito fra Piero Angela e Giuseppe Novelli: “ragazzi, siate curiosi”
Cosa è la scienza? Come incide nella nostra vita di tutti i giorni? Domande portate all’attenzione di centinaia di studenti durante l’incontro-dibattito intitolato “Saper essere e saper fare: la scienza insegna”,organizzato dall’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” con Campus Editori nell’ambito di “1, 2, 3... Scienze!”, all’interno del Salone dello Studente di Roma.
A portare avanti una discussione ricca di contenuti, il divulgatore scientifico Piero Angela, laureato Honoris Causa in Scienze dei Materiali a “Tor Vergata”e il Genetista e Rettore Giuseppe Novelli. L’incontro è stato moderato da Domenico Ioppolo, COO Campus Editori. “Scienza – ha spiegato il Rettore Novelli – è tutto ciò che ci circonda. Con l’avanzare delle scoperte e delle tecniche, nel corso degli ultimi anni è cambiato il modo di fare “scienza”, e si è fatta strada la consapevolezza che c’è sempre un nuovo traguardo che può essere raggiunto, una porta che deve ancora essere aperta. Il sapere, la conoscenza sono l’arma più potente che l’umanità abbia a disposizione, sono il ponte che collega popoli e culture, l’ancora che ci tiene saldi alle radici della nostra civiltà, il volano per uno sviluppo sostenibile che deve essere affidato alla ricerca e all’alta formazione. La Scienza insegna a tutti noi la forza delle idee e dell’immaginazione, ma anche che si deve imparare ad imparare ogni giorno”.
Durante l’incontro si è sottolineato quanto i giovani, immersi in un presente dominato dalle informazioni, corrano il rischio di perdere in qualità e livello di approfondimento. “Bisogna fornire ai nostri ragazzi gli strumenti per potersi orientare, fare scelte consapevoli nello studio e per sapersi districare nella jungla delle fake news. Web e social, ad esempio, sono uno strumento molto potente, accorciano le distanze, condensano i tempi. Occorre però prestare grande attenzione alle fonti, verificare la veridicità delle notizie, sviluppare il proprio senso critico per evitare di restare imbrigliati ‘nell’algoritmo’ e avvitarsi su opinioni e convinzioni errate”.
“La scienza è conoscenza. La rivoluzione che deriva dal progresso scientifico – nelle parole di Piero Angela – si presenta oggi come una nuova risorsa per affrontare i problemi del nostro tempo, aiutandoci a trovare nuove soluzioni a vecchi problemi. Il mondo si trasforma con una velocità inimmaginabile prima. E i problemi corrono oggi più veloci delle soluzioni, anche perché c'è un ritardo culturale nel percepirli e nell'affrontarli adeguatamente”. Una asincronia che riguarda ogni ambito, incluso lo sviluppo economico: “lo sviluppo di un paese – ha proseguito Angela – è sempre stato legato alla sua capacità di inventare, di innovare, di essere competitivo, e questo è possibile solo investendo in educazione, ricerca, nuove tecnologie. Insomma, investendo in software, cioè in intelligenza”.
Prima del dibattito, ai ragazzi presenti è stato chiesto cosa sapessero di “Onde gravitazionali”: questo ha introdotto l’intervento di Viviana Fafone, Astrofisica dell'Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, che ha portato l’esempio di una scoperta scientifica straordinaria ad un mese dall’annuncio della prima rivelazione congiunta delle onde gravitazionali da parte dei rivelatori LIGO (Stati Uniti) e VIRGO (Europa), e a poche settimane dall’assegnazione del Nobel per la Fisica 2017 agli scienziati che sono stati pionieri in questo campo. L’Astrofisica Fafone è intervenuta sui traguardi finora raggiunti nell'osservazione dell'Universo per mezzo delle onde gravitazionali e delle prospettive che con esse si aprono, citando l’apporto del Dipartimento di Fisica dell'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", che partecipa attivamente al progetto VIRGO con il gruppo di ricerca da lei guidato.
Durante l’incontro è stato anche sottolineato il ruolo strategico delle università, vero e proprio hub della scienza, istituzioni capaci di formare ricercatori e professionisti apprezzati in tutto il mondo, testimonial di quella “positive university” dei risultati, dell’impegno, dell’interdisciplinarietà: “Il futuro – ha concluso il Rettore Novelli – raccoglie ed interpreta l’eredità del passato in un intreccio multiforme in cui la storia dialoga con l’Archeologia, l’Arte, la Fisica, la Scienza e la Musica, con la Medicina e la Letteratura, la Botanica, l’Architettura. Attraverso i secoli il sapere si forma, si tramanda, si rinnova grazie alla condivisione delle idee e al dialogo tra le discipline. Ai ragazzi raccomando di coltivare e proteggere la “curiosità”, intesa come chiave per comprendere in profondità la complessa realtà che li circonda. Scienza è osservare, sperimentare, imparare: solo così si potrà essere “campioni” nel proprio campo, costruire qualcosa di durevole e che contribuisca al benessere di tutti”.
Per approfondimenti: alcuni degli articoli apparsi sui media, tra cui il Messaggero, il Tempo, Adnkronos, Italia Oggi.