L'ingegneria, e in particolare la biomeccanica, giocano un ruolo essenziale per l’avanzamento della ricerca biomedica, per il progresso della medicina, e per la progettazione di dispositivi e tecnologie in grado di migliorare la qualità della vita dei pazienti.
La biomeccanica gioca un ruolo cruciale poiché permette di comprendere la funzionalità del corpo umano, sviluppare dispositivi medici che siano sicuri ed efficaci e analizzare il comportamento dei tessuti biologici e delle strutture del corpo umano in condizioni normali e patologiche. Per affrontare le sfide attuali ed emergenti è necessaria però una formazione di alta specializzazione che formi i futuri ricercatori e professionisti con competenze a cavallo tra la meccanica, la medicina e la biologia.
È diventato quindi un appuntamento importante la Scuola Internazionale Avanzata "Experiments, Modeling and Simulation in Biomechanics and Mechanobiology” , giunta quest’anno alla sua seconda edizione. Organizzata da Ingegneria “Tor Vergata” - grazie alla dedizione di Giuseppe Vairo e Michele Marino del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria Informatica, docenti del corso di laurea di Ingegneria Medica - in collaborazione con Alessio Gizzi e Daniele Bianchi del Campus Biomedico di Roma, si è svolta a fine febbraio al Collegio Universitario Celimontano a Roma. Vi hanno partecipato circa 60 studenti provenienti da Europa e Stati Uniti e 6 relatori di fama internazionale: Aurélie Carlier del MERLN Institute for Technology-Inspired Regenerative Medicine della Maastricht University, Christian Cyron della Technical University of Hamburg, Christian Gasser del KTH Royal Institute of Technology, Estefania Peña dell'Universidad di Zaragoza, Alessandro Veneziani dell'Emory University e Wolfgang Wall della Technical University of Munich.
I partecipanti hanno potuto esplorare i principi fondamentali e le sfide aperte in biomeccanica e meccano-biologia. I relatori hanno presentato un vasto ventaglio di argomenti, tra cui tecniche sperimentali per la caratterizzazione di tessuti e strutture biologiche; metodi computazionali avanzati per problemi multi-campo in ambito biologico; le evidenze sperimentali e le teorie più avanzate sulla crescita e rimodellamento dei tessuti biologici; la calibrazione di modelli biomeccanici a partire da dati caratterizzati da incertezze e variabilità; il comportamento cellulare e l'integrazione multiscala nella modellazione biomeccanica. Sono state inoltre introdotte numerose soluzioni di avanguardia per l’implementazione di approcci in silico a supporto della diagnosi e del trattamento delle malattie polmonari e cardiovascolari. La Scuola ha ospitato anche tre seminari avanzati: "Le sfide nella biomeccanica nella clinica dentale", a cura del Dott. Marco Martignoni, past-president della Società Italiana di Endodonzia e visiting professor all’Università di Siena; "L'integrazione tra ingegneria e chirurgia ortopedica", a cura del Dott. Alberto Di Martino dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna; "La traslazione da ricerca a industria", a cura di Alessandro Veneziani e Christian Gasser, che sono passati dal ruolo di docenti a quello di fondatori di start-up e sviluppano software avanzati di supporto alla clinica.
L’evento nasce dalla visione condivisa degli organizzatori sulla necessità di contribuire a offrire esperienze formative avanzate che promuovano la biomeccanica come materia fortemente interdisciplinare e traslazionale. La Scuola ha voluto offrire una prospettiva sinergica e coerente sui molteplici aspetti che influenzano i problemi biomeccanici, dalle cellule agli organi, e su soluzioni di frontiera per le moderne sfide tecnologiche a supporto alla diagnosi, alla clinica e alla ricerca biomedica.
Gli organizzatori confermano di aver maturato la loro visione attraverso una sinergia di lunga durata con numerose attività congiunte. Attualmente collaborano a un progetto di ricerca scientifica industriale, finanziato dalla Regione Lazio, per l'ingegnerizzazione di costrutti biostampati di ingegneria tissutale. In ambito di servizio e formazione, partecipano inoltre da molti anni alle attività dei comitati direttivi del capitolo italiano dell’European Society of Biomechanics (ESB-ITA) e del Gruppo di Biomeccanica dell’Associazione Italiana di Meccanica Teorica e Applicata (GBMA).
La Scuola quest’anno ha ricevuto il supporto finanziario del Gruppo Nazionale per la Fisica Matematica (GNFM) ed è stata sponsorizzata da CAE Technologies srl. Il successo dell’evento ha rafforzato negli organizzatori la voglia di attivarsi subito per l’organizzazione della prossima edizione che si terrà probabilmente tra due anni, in modo da poter contribuire a formare la prossima generazione di giovani ricercatori. Appuntamento quindi al 2025!