Il viaggio, finanziato dall’Ateneo, rientra nell’ambito del Corso di Formazione in Archeologia giudaica
Dal 30 maggio al 3 giugno circa 30 studenti del Corso di Formazione in Archeologia giudaica hanno preso parte a un viaggio di istruzione in Andalusia, organizzato dal CeRSE (Centro romano di studi sull’ebraismo) del Dipartimento di Storia, Patrimonio Culturale, Formazione e Società, in convenzione con la Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma, e finanziato dall’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Ad accompagnare i ragazzi i docenti Alessio De Cristofaro e Marcella Pisani (che sono anche i coordinatori del Corso), Myriam Silvera e Claudia Hassan.
La scelta dell’Andalusia come meta di viaggio è dovuta all’attenzione che quest’anno il Corso ha voluto porre sull’indagine dei processi di insediamento, popolamento e storia della massiccia presenza delle comunità ebraiche in Spagna. Proprio questa regione, centro della Sepharad (nome con cui gli Ebrei chiamavano la Spagna), è stata oggetto, in anni recenti, di una massiccia operazione di recupero e conseguente valorizzazione delle tracce di questa cultura. Quella ebraica spagnola, infatti, fu una comunità molto prospera che, attraverso varie vicissitudini e parentesi, poté operare fruttuosamente per numerosi secoli. Ma il viaggio in Andalusia ha riservato molto di più, consentendo al gruppo degli studenti di Roma Tor Vergata di attraversare secoli di storia, di popoli e culture diverse che hanno lasciato parimenti impronta nel territorio: dai Tartessi, ai Romani, dai Vandali ai Visigoti, dai bizantini agli Arabi e ai Mori, ai potenti regni cattolici, ciascuno con una profonda identità culturale nella quale ritrovare le comuni radici europee e mediterranee.
Nei cinque giorni di viaggio gli studenti hanno potuto visitare Granada, Cordova e Siviglia, ritrovando nella lingua, nella cultura, nell’architettura e persino nell’alimentazione i segni delle comunità ebraiche che hanno animato e arricchito quei luoghi.
Il viaggio è stato oggetto anche di un articolo di un giornalista e studente del corso, Damiano Laterza, “Sulle tracce di Sefarad”, pubblicato sulla rivista “Moked” (il portale dell’ebraismo italiano): http://bit.ly/2XfUVth