Due scuole dell'Università di Yale hanno avviato una convenzione con l'Università di Roma Tor Vergata per promuovere la ricerca e la formazione al fine di migliorare la protezione globale contro gli eventi chimici, biologici, radiologici, nucleari ed esplosivi (CBRNe).
La collaborazione coinvolge ricercatori della Yale School of Public Health (YSPH) e della Yale School of Medicine (YSM) insieme a docenti del Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione e del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Roma Tor Vergata.
I principali fautori del progetto sono il Prof. Vasilis Vasiliou, Susan Dwight Professor di Epidemiologia e Presidente del Dipartimento di Environmental Health Science della YSPH, e il professor Francesco d'Errico, Ordinario dell'Università di Pisa e collaboratore dell'Università di Yale, oltre ai professori Leonardo Palombi, Andrea Malizia, Pasquale Gaudio e alla dr.ssa Colomba Russo di “Tor Vergata”.
Secondo il Prof. Vasiliou, la convenzione rafforzerà l’impegno nella ricerca e nella formazione volti a contrastare le minacce globali alla sicurezza CBRNe. "Con il persistere di minacce di questa natura", ha dichiarato, "è importante sviluppare approcci globali per migliorare il livello di protezioni per tutti".
Anche Malizia ha commentato la convenzione, affermando che "negli ultimi anni le conoscenze scientifiche e le tecnologie CBRNe sono diventate più facilmente disponibili consentendo non solo la creazione di armi rudimentali ma anche quella di bombe sporche, è quindi evidente che la ricerca multidisciplinare svolgerà un ruolo importante nel comprendere le implicazioni del costante e rapido sviluppo tecnologico e della perdita (parziale o totale) del controllo nazionale di queste conoscenze".
La convenzione mira a stabilire una più ampia collaborazione internazionale nel campo della sicurezza CBRNe. Le attività di ricerca si concentreranno su tre pilastri principali: lo sviluppo di nuovi metodi e strumenti per il rilevamento e l'identificazione di sostanze chimiche e biologiche e di radiazioni ionizzanti; lo sviluppo di nuovi approcci per la gestione delle emergenze che possono coinvolgere infrastrutture critiche mettendo a rischio intere aree o nazioni; lo sviluppo di programmi educativi e di formazione basati sulla progettazione e la realizzazione di esercitazioni tipo table-top excersise (TTX) per testare e migliorare la preparazione degli esperti coinvolti nelle emergenze.
La partnership perseguirà anche per le facoltà coinvolte lo sviluppo di programmi di ricerca; modelli concettuali per affrontare le emergenze; partecipazione a bandi internazionali per il finanziamento di programmi di programmi di ricerca e formazione; lo scambio di studenti e docenti; pubblicazioni internazionali.
Questa nuova partnership è un esempio di collaborazione che va a beneficio delle comunità di tutto il mondo, contribuendo a soluzioni globali per alcune delle sfide oggigiorno più urgenti.
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Yale partnership with University of Rome Tor Vergata aims to strengthen protection against global safety threats
Two Yale University schools have partnered with the University of Rome Tor Vergata (URTV) to advance research and training intended to improve global protection against chemical, biological, radiological, nuclear, and explosives (CBRNe) events.
The collaboration involves researchers at the Yale School of Public Health (YSPH) and Yale School of Medicine (YSM) along with faculty in URTV’s Department of Biomedicine and Prevention and the Department of Industrial Engineering.
Principal collaborators on the project are Vasilis Vasiliou, the Susan Dwight Bliss Professor of Epidemiology and chair of the Department of Environmental Health Science at YSPH, and professor Professor Francesco d’Errico, from the University of Pisa and collaborating scientist at Yale University, as well as professors Leonardo Palombi, Andrea Malizia, Pasquale Gaudio and Colomba Russo from URTV.
According to Vasiliou, the partnership will enhance research and training efforts for counteracting global CBRNe safety and security threats. “As threats of this nature continue,” he said, “it is important that we develop global approaches to maintain and improve protections for everyone.”
Malizia also commented on the partnership, saying “In recent years as the underpinning scientific knowledge and CBRNe technologies have become more easily available for use in crude weapons and to create dirty bombs, multidisciplinary research will play an important role in understanding the implications of constant rapid technological development and the loss of national control of this knowledge.”
The partnership aims to establish a broader international collaboration in the field of CBRNe safety and security. The research activities will focus on three main pillars: the development of new methods and instruments for the detection and identification of chemical and biological substances and ionizing radiation; the development of new approaches to manage emergencies that can involve critical infrastructures jeopardizing entire areas or nations, and; the development of education program as well as training programs based on the design and realization of table-top exercises (TTXs) to test and improve the preparations of the experts involved in the emergencies.
The partnership will also pursue the creation of faculty development programs — including junior faculty training and mentoring activities — focused on topics such as: developing research agendas, conceptual models, and hypotheses; developing research proposals and managing research projects; leading research teams; and publishing for international audiences.
This new partnership is an example of research collaboration that benefits communities around the world, contributing global solutions to some of today’s most pressing challenges.