Restituito alla comunità un immobile nel centro storico di Reggio Calabria
L’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” partecipa al progetto di economia sociale Impronte a Sud - Welfare Labper la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie, promosso dal Consorzio Macramè e sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD. Tra gli ultimi traguardi del progetto la riqualificazione di un immobile nel centro storico di Reggio Calabria, che il 22 luglio è stato inauguratocome nuovo spazio comune che ospiterà servizi e attività per famiglie, persone svantaggiate e aziende, alla presenza di Carlo Borgomeo, presidente di Fondazione CON IL SUD, Carmelo Versace, sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria e del presidente del Consorzio Macramè, Giancarlo Rafele.
La palazzina che si trova in Via Possidonea 53/A, nel cuore della città, è stata ristrutturata, su progetto degli architetti dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, dalla cooperativa sociale La Casa di Miryam, che dal 2001 promuove il reinserimento lavorativo di ragazzi e ragazze che hanno sconfitto la tossicodipendenza.
Una ‘good news’ resa possibile da una rete di fondazioni e associazioni volte alla collaborazione, al recupero, la riqualifica e la valorizzazione del tessuto sociale e della buona sinergia per il bene comune. Una rete che in 14 anni è riuscita a realizzare 1300 progetti volti all’educazione dei ragazzi alla legalità, alla tutela del patrimonio, al recupero, come in questo caso, dei beni confiscati, che siano immobili o agricoli (da un terreno confiscato alla ‘Ndrangheta è addirittura nata una coltivazione di zucche utilizzate per la produzione di birra artigianale).
E in questa rete, per questa occasione speciale, anche “Tor Vergata”. “Partecipare come Università di Roma “Tor Vergata” alla restituzione alla comunità di Reggio Calabria di un bene confiscato alla Ndrangheta è un onore” ha commentato il professor Andrea Volterrani, sociologo e professore di Sociologia del nostro ateneo. “Il nostro ruolo è stato quello sia di accompagnare i processi comunicativi con la comunità reggina, sia quello di valutare previsionalmente l’impatto delle azioni che saranno messe in atto all’interno e all’esterno del bene”.
Impronte a Sud - Welfare Lab si configura, secondo gli organizzatori, come la prima esperienza di welfare di comunità a Reggio Calabria. All’interno dell’immobile saranno infatti realizzate differenti attività tra loro interconnesse (tra cui uno sportello di Banca Etica), e legate dall’attenzione ai bisogni della comunità e alla sua crescita in termini di sviluppo, opportunità, diritti e responsabilità condivisa.
Rassegna stampa:
Corriere della Calabria (19/07)
Corriere della Calabria (22/07)