Un progetto del Municipio VI con il supporto del network SUSA
A partire dal 6 giugno sarà nuovamente possibile visitare l’area archeologica di Gabii grazie al progetto “Gabiinsieme”, aperture domenicali su appuntamento. Sette giornate, da giugno a ottobre, con visite guidate gratuite, spettacoli, attività per bambini, laboratori di archeologia sperimentale.
“Gabiinsieme” è un progetto per la valorizzazione dell’area archeologica di Gabii. Chiuso dalla fine del 2019, il sito demaniale di Gabii, in capo alla Soprintendenza Speciale di Roma Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, nel territorio del Municipio VI delle Torri, rappresenta un contesto archeologico di ricerca unico e straordinario. Il progetto è stato presentato nell’ambito della conferenza stampa “Gabiinsieme” - Per una valorizzazione dell’area archeologica di Gabii” presso il Campidoglio, Sala della Protomoteca, che si è svolta il 31 maggio in presenza e in diretta streaming.
Il Municipio Roma VI delle Torri ha proposto, grazie a un percorso di collaborazione già in atto con la Soprintendenza Speciale di Roma Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e il Dipartimento di Storia, Formazione Culturale, Patrimonio e Società dell'Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, di destinare una parte del finanziamento complessivo del progetto S.U.S.A. per la valorizzazione dell’area archeologica.
«S.U.S.A. - Smart Urban Sustainable Area – ha dichiarato la professoressa Maria Prezioso dell’Università Roma “Tor Vergata”, responsabile e coordinatrice del progetto – è una rete di conoscenza per l’innovazione sostenibile nata con l’obiettivo di attuare l’Agenda Urbana Europea (Patto di Amsterdam 2016) nell’area del VI Municipio di Roma Capitale e del Comune di Frascati, che ospitano sul loro territorio i maggiori centri di ricerca di eccellenza del Paese, con al centro il campus dell’Università di Roma “Tor Vergata”, una partnership per lo sviluppo green e il progresso del territorio».
Il progetto di ricerca S.U.S.A., capofila l'Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, vede coinvolti insieme al Municipio VI e al Comune di Frascati diversi importanti enti di ricerca con sede nel territorio, come l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l'Istituto Nazionale di Astrofisica, l’ENEA e il CNR.
Il protocollo d'intesa, sottoscritto nel novembre 2020, tra Municipio VI, Soprintendenza Speciale di Roma Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e Dipartimento di Storia, Formazione Culturale, Patrimonio e Società dell'Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, prevede il miglioramento dell'assetto espositivo dell’area archeologica di Gabii e la realizzazione di eventi culturali, didattico-divulgativi e promozionali.
«L’Area Archeologica di Gabii è un eccellente esempio dei tesori che romani e turisti possono scoprire nelle nostre periferie. - ha dichiarato la sindaca di Roma Virginia Raggi.
«Con Gabiinsieme, la Soprintendenza in sinergia con il Comune di Roma, rende nuovamente fruibile al pubblico l’area archeologica dell’antica città di Gabii. Una collaborazione che aggiunge un prezioso tassello agli altri siti della Soprintendenza nelle periferie della città, e che delinea un ideale itinerario “alternativo” per scoprire luoghi ancora poco conosciuti di Roma", ha spiegato Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma.
«La periferia è sempre più al centro dell’attenzione della nostra amministrazione. Le nuove aperture di Gabii lo dimostrano perfettamente, un luogo meraviglioso che tutti potremo finalmente scoprire», ha sottolineato l’Assessora alla Crescita culturale di Roma Lorenza Fruci.
«Dopo quattro anni di duro lavoro, la riapertura al pubblico dell’Area Archeologica di Gabii diventa realtà. Abbiamo lavorato senza sosta per contribuire alla valorizzazione di questo importante luogo che sta alla base del retaggio storico culturale italiano e per farne in prospettiva, un punto di attrazione per l’archeologia mondiale e per quel turismo in cerca di un diverso approccio con ciò che la civiltà pre-romana ha lasciato in questo territorio», ha dichiarato Roberto Romanella, Presidente del Municipio VI.
L’Assessore alla Cultura del Municipi VI Alessandro Marco Gisonda, ha evidenziato come questo progetto rivesta particolare importanza in un’ottica di valorizzazione di aree periferiche che “contrariamente a quanto si rappresenta, sono scrigni preziosi ricchi di bellezza da raccontare. Il progetto poi è doppiamente importante, poiché mette in rete per una valorizzazione territoriale un insieme di enti e realtà che convivono nello stesso territorio e che, attraverso la collaborazione, possiedono incredibili potenzialità di sviluppo”.
Ma Gabii è anche una palestra per gli archeologi di tutto il mondo e un laboratorio di alta tecnologia professionalizzante. «Da più di un decennio la Soprintendenza Speciale di Roma e l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” – ha detto il professor Marco Fabbri, Archeologo del Dipartimento di Storia, Formazione Culturale, Patrimonio e Società dell'Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” - hanno avviato a Gabii un progetto di ricerca congiunto. Durante le varie campagne di scavo, effettuate in diversi punti della città latina, sono state anche promosse attività di formazione sul campo per giovani archeologi provenienti da vari atenei italiani ed esteri. Molti di loro hanno poi scelto di svolgere la propria tesi di laurea, di specializzazione o di dottorato su argomenti inerenti l’antica città latina”.
«La Città metropolitana di Roma è impegnata nella valorizzazione dell’area archeologica di Gabii attraverso un progetto che ha impegnato la nostra Amministrazione in piena sinergia con Roma Capitale e in attuazione di un protocollo d’intesa con i Comuni di Montecompatri, Gallicano, Zagarolo e XI Comunità Montana e la Soprintendenza Archeologica di Roma, con il quale gli enti coinvolti concorrono alla definizione degli interventi necessari per la realizzazione del parco Archeologico di Gabii. Un investimento di 1 milione di euro per mettere in sicurezza l’area impiantistica del sito archeologico per migliorare le condizioni di fruibilità e conservazione», ha dichiarato Teresa Zotta, Vice Sindaco della Città metropolitana di Roma.
GABIINSIEME
Il calendario di visite gratuite di “Gabiinsieme” - Per una valorizzazione dell’area archeologica di Gabii” parte dal 6 giugno. Tra i diversi appuntamenti, la mattina del 6 giugno si svolgeranno delle visite guidate a cura del Laboratorio ARPAE (Archeologia dei Paesaggi Urbani) dell'Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, in collaborazione con l'Associazione Culturale Arkekairos – mentre il pomeriggio alle 16,30 lo spettacolo a cura di Teatro di Tor Bella Monaca e Biblioteche di Roma "Ludi scenici e la Donna di Samo”: musiche e danze dell'antichità accompagnano la commedia di Menandro intorno al tema dell'amore.
Il pomeriggio del 20 giugno nell’ambito delle Giornate europee dell'archeologia si svolgerà una visita guidata con un archeologo con l'uso di auricolari monouso wireless a cura AdQ Collina della Pace odv nel corso della quale si svolgeranno le narrazioni sceniche vicino ai ritrovamenti archeologici più significativi a cura dell’Associazione culturale Music Theatre International. Il 18 luglio nel pomeriggio il Ludus Castellarium, un laboratorio per bambini sui giochi dell'antica Roma a cura dell’Associazione culturale Music Theatre International, mentre il 10 ottobre A tavola con Apicio, laboratorio per bambini sull'alimentazione degli antichi romani.
L’AREA ARCHEOLOGICA DI GABII
L’area archeologica dell’antica città latina di Gabii è localizzata a circa 20 chilometri dal centro di Roma, al XII miglio della via Prenestina antica. Un’area di circa 70 ettari dell’antica città è stata acquisita da tempo dal demanio dello Stato ed è oggi assegnata alla Soprintendenza Speciale di Roma.
Gli scavi svolti in passato hanno mostrato che sotto lo strato superficiale del terreno è in gran parte conservata l’antica città latina. L’area, dall’abbandono dell’insediamento antico (tra l’XI e il XII e sec.) è stata sempre e soltanto adibita ad uso agricolo e, non avendo subito interventi costruttivi, ha preservato intatte le strutture antiche che in altre zone sono invece andate distrutte. Alcune di queste strutture sono visibili anche in superficie e rendono questa porzione di Agro Romano un luogo di straordinaria bellezza.
L’area, negli anni, è stata oggetto di campagne di scavo condotte da differenti enti di ricerca italiani e stranieri. Oltre all’Università di Tor Vergata, da anni svolgono indagini anche l'University of Michigan, l’Universitat Bonn, il Musée du Louvre. Tra i successi ottenuti, grazie alla proficua collaborazione tra la Soprintendenza Speciale di Stato e l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, quello più importante è la scoperta dell’edificio noto come la “regia” di Gabii. Un complesso edilizio di VI secolo a.C. che, rinvenuto in uno stato di conservazione eccezionale, trova un confronto diretto con i resti del celebre edificio di Roma identificato con la Regia dei Tarquini.
Consulta il programma dettagliato di tutti i fine settimana in allegato e sul sito di Roma Capitale.
Per info e prenotazioni 060608
100 PANCHINE PER ROMA
Il sito ospiterà anche l’installazione delle “100 panchine per Roma” a cura di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto Onlus (Visitabile durante le giornate di apertura). Si tratta di un progetto di Michelangelo Pistoletto, nato all’interno del Rebirth Forum Roma nel 2019 (progetto internazionale ideato da Pistoletto stesso), che si propone, attraverso l’arte e l’adozione delle panchine, di portare in primo piano concetti quali il riciclo, la condivisione dei saperi, la Demopraxia (il fare del popolo), attivandosi sul territorio per la realizzazione di laboratori didattici di cittadinanza attiva ed educazione civica. Attraverso 100 panchine in plastica riciclata (si risparmia per ogni panchina 85 kg di Co2), poste alle spalle della chiesa di San Primitivo nella vasta area archeologica di Gabii, si realizzerà il simbolo del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto. Dopo un periodo in cui le panchine saranno posizionate a Piazza di Siena, a partire da metà luglio torneranno a Gabii, dove resteranno fino a ottobre. Al termine delle installazioni le panchine verranno donate al Comune di Roma che le posizionerà in 100 luoghi diversi della città e ogni panchina diventerà un luogo per fare un laboratorio di educazione civica con una scuola o associazione del territorio.
Fonte: Ufficio Stampa Comune di Roma
A cura dell’Ufficio Stampa di Ateneo