Evento in diretta streaming
E’ iniziato questa mattina, presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, che ospita il Master di II livello in Anticorruzione, l’incontro dal titolo “Questioni aperte a sei mesi dal decreto correttivo del Codice degli Appalti: Varianti e Subappalto”, che intende approfondire i temi della normativa in materia di prevenzione della corruzione, con specifico riferimento ai contratti pubblici.
Il Convegno, in corso di svolgimento presso l’Aula TL della Facoltà di Economia, in via Columbia 2, si propone di unire esperienze accademiche con profili provenienti dal contesto specifico dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, dall’ambito giurisdizionale e dal libero foro, per esaminare in maniera approfondita e critica due dei principali istituti della materia degli appalti pubblici (varianti e subappalto), che hanno valenza ed effetti durante la fase dell’esecuzione del contratto.
L’obiettivo dell’incontro è quello di far risaltare quei profili ancora da migliorare e/o correggere, specialmente con la finalità di consentire agli operatori economici una chiara, precisa e univoca disciplina.
Al convegno, aperto al pubblico, partecipano, oltre ai discenti della seconda edizione del Master di II livello in Anticorruzione dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, professionisti del settore pubblico e privato.
L’evento è stato aperto dal Prorettore Claudio Franchini, che ha ribadito ancora una volta come “per gli Atenei non è più sufficiente essere “soltanto” dei centri di eccellenza, magari certificati da ranking internazionali, è necessario invece aprirsi al territorio e condividere la conoscenza. Ecco perché quella di oggi rappresenta un’occasione importante per evidenziare i problemi che ogni giorno viviamo. Il settore degli appalti viene spesso evocato per quelle che sono vicende patologiche e non fisiologiche. Noi ci occupiamo di quest’ultime, per capirne gli aspetti problematici e trovare soluzioni”.
Intervenuto anche il Preside della Facoltà di Economia, prof. Giovanni Tria, che ha analizzato la questione da un punto di vista tecnico: “L’attuale situazione è di difficile gestione per burocrati e legislatori. Certi codici posso essere studiati e migliorati dai giuristi, ma mancano purtroppo gli organismi tecnici. Un’amministrazione efficace non può fare a meno degli organismi tecnici, mentre la P.A. ha distrutto le capacità tecniche ed è lì forse che bisogna mettere mano. E’ l’unico modo per dare maggiore sicurezza a chi poi deve decidere”.
Gli interventi dei relatori sono stati aperti dal prof. Gustavo Piga, docente ordinario di “Tor Vergata”, che dopo aver posto l’attenzione sulle specifiche tecniche del problema ha ricordato Cicerone, che nelle Verrine ribadiva l’importanza “di uomini capaci ed onesti, che abbraccino la causa dello Stato per il bene comune. Capacità e onestà sono due elementi assolutamente inscindibili”.
Tra gli altri, presente anche la professoressa Ida Nicotra, in doppia veste di docente universitario e componente dell’Anac. “Quello che sottolineava il prof. Franchini – ha esordito la professoressa – è di vitale importanza: le Università devono aprirsi al territorio”. “Le questioni che oggi affrontiamo – ha poi proseguito – sono strettamente connesse all’idea che quando un ordinamento giuridico si impegna nella riscrittura di un codice così complesso, come quello degli appalti, le questioni durano per molto tempo – ha ricordato la professoressa Nicotra – Gli Atenei devono provare a impegnarsi con la società e con gli operatori del settore, con la Pubblica Amministrazione, le imprese e i professionisti, per cercare di dipanare quella che è una matassa complicata. Lo dico a ragione, visto che l’Anac sta provando a interpretare semplificando quello che il codice ha già provato a semplificare, tentando anche un’operazione di discontinuità rispetto al passato”
L’evento, ancora in corso di svolgimento, può essere seguito in streaming tramite il canale YouTube dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”: https://www.youtube.com/watch?v=mDhHJD5KEoI