Insieme per un futuro all'insegna dello sviluppo sostenibile
Celle a combustibile ad ossidi solidi miniaturizzate al posto delle batterie al litio per pc portatili e telefoni cellulari, sensori chimici per il monitoraggio ambientale, rilascio di farmaci in modo controllato mediante nanoparticelle per la cura selettiva di tumori: con i nuovi progetti nel settore della scienza e della tecnologia dei materiali si consolida la collaborazione tra l'Ateneo Roma "Tor Vergata" e il Giappone, grazie anche all'accordo di cooperazione ratificato il 13 ottobre scorso con il NIMS, National Institute for Materials Science di Tsukuba.
Il documento è stato firmato dal Magnifico Rettore, professor Renato Lauro, e dal Vice presidente del NIMS, professor Tetsuji Noda, e contiene risoluzioni volte ad intensificare la collaborazione già in atto tra il professor Enrico Traversa, docente di Scienza e tecnologia dei materiali presso l'Ateneo di Roma "Tor Vergata", e il NIMS.
Si parla di "intensificazione" poiché il professor Traversa svolge da tempo parte della sua ricerca al NIMS, invitato come responsabile di un gruppo di ricerca dell'International Centre for Materials Nanoarchitectonics (MANA). L'accordo riguarda sia la formalizzazione ufficiale delle già esistenti collaborazioni nell'ambito delle nanotecnologie applicate allo sviluppo sostenibile, sia la nascita di nuovi progetti con i diversi gruppi di ricerca interessati alla scienza e tecnologia dei materiali presso le Facoltà di Ingegneria, Medicina e Scienze di "Tor Vergata". Tra le attività già in corso ci sono lo sviluppo di celle a combustibile ad ossidi solidi miniaturizzate per sostituire le batterie al litio nell'alimentazione di laptop e telefoni cellulari, che offrono i vantaggi di non dover essere ricaricate ma di produrre energia in modo continuo purché alimentate dal combustibile, e di avere una densità di energia per unità di peso e volume molto superiore alle batterie.
Le altre tematiche che verranno trattate di concerto dalle due "Sister Institutions" saranno quelle riguardanti, tra l'altro, il fotovoltaico, i sensori chimici per il monitoraggio ambientale, la medicina rigenerativa, la nanotossicologia e il rilascio di farmaci in modo controllato mediante nanoparticelle per la cura selettiva di tumori. Sono inoltre previsti scambi di ricercatori, studenti e l'organizzazione di workshop comuni. Si prevede, inoltre, la formalizzazione di un corso di Dottorato Congiunto.
"In un momento di grandissima difficoltà per la ricerca italiana" - ha dichiarato il prof. Traversa - "la possibilità di collaborare con un paese come il Giappone dove la ricerca è sempre stata una priorità nazionale (il nuovo Primo Ministro Giapponese Hatoyama ha studiato ad Harvard ed è molto sensibile ai problemi della ricerca) è una grandissima opportunità per la comunità scientifica italiana. Rappresenta inoltre un ulteriore tassello delle ormai quasi ventennali collaborazioni con Istituzioni di ricerca giapponesi che hanno permesso la creazione di Laboratori congiunti sia a Tokyo che a Roma" .
Grande soddisfazione è stata espressa anche dalla prof. Silvia Licoccia, docente di Fondamenti chimici delle tecnologie presso l'Ateneo di "Tor Vergata": "La sfida è quella di riuscire a creare le premesse per uno sviluppo sostenibile a livello globale - ha dichiarato la prof. Licoccia - e questo risultato non può che ottenersi attraverso una collaborazione internazionale che permetta di unire competenze fortemente interdisciplinari. Avvalersi del contributo dei ricercatori di un'istituzione prestigiosa come il NIMS permetterà di accelerare i tempi necessari per sviluppare concrete applicazioni tecnologiche per il nostro futuro".
Roma, 20 ottobre 2009
Università Roma Tor Vergata
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