Presentato il volume curato dalla professoressa Marina Formica, coordinatrice della Macroarea di Lettere Filosofia.
Tempo e spazio. Storia e cultura. Papi e scienziati.
C’è un luogo nel quale tutto questo confluisce, dando vita a una simbiosi raramente riscontrabile in altri luoghi e in altri tempi: si tratta di Villa Mondragone.
Ubicata in località Monte Porzio Catone e passata alla storia come residenza di Papa Gregorio XIII, duro e colto pontefice della Controriforma, essa è oggi proprietà dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, che l’ha adibita a sede di rappresentanza e a centro congressi, oltre a conservare, come voluto dai Gesuiti - ultimi proprietari prima dell’acquisto da parte dell’Ateneo -, quella vocazione di “scuola” che la porta a ospitare corsi, lezioni e summer school.
Nella giornata di mercoledì 24 febbraio u.s. si è tenuta presso la Villa la presentazione del libro curato da Marina Formica, coordinatrice della Macroarea di Lettere e Filosofia, e al quale hanno prestato il loro contributo numerosi docenti dell’Ateneo, oltre che alcuni professori esterni, ognuno per le proprie specializzazioni (in alcuni casi anche molto distanti dall’area umanistica), creando una sinergia trasversale perfettamente in linea con lo “spirito” del luogo. Si tratta di un’opera dal titolo Villa Mondragone “seconda Roma” (Palombi Editore, 2015), nella quale viene ripercorsa la storia dell’edificio e di numerosi personaggi storici che l’hanno vissuto e abitato (dallo stesso Gregorio fino a Wolfgang Goethe, passando per il Cardinale Scipione e la famiglia Borghese, solo per citarne alcuni), rendendolo luogo d’inestimabile valore per l’intero territorio e non solo.
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