Corso di laurea magistrale - Area di Lettere e Filosofia - Accesso libero con verifica del possesso dei requisiti curriculari - Interclasse LM-2 e LM-15 (D.M. 270/04)
Lingua: Italiano
Informazioni generali
o Classe: LM-2 & LM-15 (D.M. 270/04)
o Tipologia di corso: Magistrale
o Durata: 2 anni
o Tipo di accesso: Accesso libero con verifica di requisiti e preparazione in ingresso
o Area di afferenza: Lettere e Filosofia
o Dipartimento: Storia, Patrimonio Culturale, Formazione e Società
o Codice corso:
Descrizione e obiettivi formativi
Il Corso di Studio Magistrale interclasse in "Archeologia, Filologia, Letterature e Storia dell'Antichità" assicura una formazione nell'ambito archeologico, filologico e storico nell'ampia estensione cronologica dalla Preistoria al Medioevo, curando sia gli aspetti metodologici sia i contenuti delle discipline.
Lo studente segue un percorso all'interno di una delle due classi di Laurea Magistrale: entrambe le Classi LM 2 e LM 15 formano laureati atti a svolgere validamente mansioni di alta responsabilità nei settori dell'industria culturale d'interesse storico-archeologico e umanistico.
I laureati dovranno dimostrare di possedere capacità di analisi e sintesi sulle principali problematiche poste dallo studio del mondo antico, dalla preistoria all'età medievale, padroneggiando in autonomia la combinazione delle discipline di carattere storico-artistico, archeologico e filologico con l'uso della più avanzata strumentazione tecnica. Le conoscenze teoriche saranno acquisite mediante la partecipazione degli studenti alle lezioni frontali sia di tipo tradizionale che di carattere seminariale, esercitazioni, laboratori, attività sul campo, per sviluppare il loro spirito critico e addestrarli a risolvere i problemi di gestione e conservazione del patrimonio archeologico. Il percorso formativo offrirà l'approfondimento delle problematiche specifiche relative ai diversi settori archeologici.
Lezioni svolte in musei, aree archeologiche e complessi monumentali favoriranno l'approccio alle problematiche museologiche e museografiche.
La partecipazione attiva a scavi fornirà la conoscenza pratica dei metodi di ricerca e gestione del patrimonio archeologico. Particolare cura sarà riservata all'offerta didattica relativa alle metodologie e agli strumenti della ricerca archeologica (analisi geofisiche, archeometria, documentazione grafica dei reperti, rilievo topografico-archeologico) con particolare attenzione alle più recenti tecnologie (strumenti informatici per la documentazione, l'archiviazione, la gestione e l'elaborazione dei dati alfanumerici e cartografici). In relazione a questo punto le competenze informatiche di base necessarie costituiscono un pre-requisito di accesso.
Sarà altresì riservato spazio alle metodologie d'avanguardia nell'ambito della Geofisica applicata ai BB.CC. (georadar, prospezioni elettromagnetiche, ricostruzioni tridimensionali attraverso riprese fotografiche digitali), illustrate in apposito insegnamento.
Sbocchi professionali
Impieghi, con funzioni di elevata responsabilità, in musei, sovrintendenze, archivi, biblioteche, centri culturali, ecc., nonché di gestione e/o di consulenza specialistica per determinati settori dell'industria culturale della comunicazione e dello spettacolo e del settore espositivo. Incarichi di ricerca nei campi dell'archeologia, della filologia classica e medievale, della storia antica all'interno delle università e degli istituti di ricerca superiori.
Il percorso di studio nella Classe LM-2 è specificamente rivolto alla formazione di studiosi impegnati in ambito universitario o negli istituti di ricerca del settore dei Beni Culturali, funzionari archeologi preposti alla musealizzazione, tutela e valorizzazione dei beni archeologici dello Stato e degli Enti Locali, responsabili e/o operatori nel settore della tutela e valorizzazione dei beni archeologici in ambito privato, operatori nell'editoria e nella pubblicistica specializzata in campo archeologico, in società, cooperative ed enti preposti alla tutela del patrimonio archeologico.
Il percorso nella Classe LM-15 prepara laureati che possono svolgere funzioni di consulenza specialistica per settori dell'industria culturale, della comunicazione e dello spettacolo, sia pubblici che privati (quali Comuni, Province, Regioni, fondazioni), lavorare in archivi e biblioteche come conservatori di manoscritti e materiale di pregio, concorrere per l'accesso all'insegnamento di materie letterarie, latino e greco nei licei classici.
Valutazione della didattica - Studenti
Anno accademico precedente Codice corso K80
Anno accademico precedente Codice corso M93
Condizione occupazionale (indicatori di efficacia e livello di soddisfazione dei laureandi):
http://statistiche.almalaurea.it/universita/statistiche/trasparenza?CODICIONE=0580207300300003
Riferimenti web e contatti
Sito Web di Macroarea: http://lettere.uniroma2.it/
Sito Web del Corso: https://www-2020.arfisa.lettere.uniroma2.it/
Coordinatore:
Prof.ssa Alessandra Molinari
molinari@lettere.uniroma2.it
Ulteriori informazioni sono presenti in allegato.
Per l'immatricolazione al Corso di Laurea Magistrale è richiesto il possesso di un diploma di laurea di primo livello, di un diploma di laurea quadriennale o di un titolo di studio equipollente conseguito all'estero. Presupposto per l'ammissione sono: - il possesso di un'adeguata formazione di base nell'ambito delle discipline archeologiche, storiche, filologiche e letterarie dell’antichità; - il possesso di abilità di base relativamente all'uso di strumenti informatici e della comunicazione telematica negli ambiti specifici di competenza; - l'essere in grado di utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza. La precisa definizione di tali conoscenze e la specificazione delle modalità di verifica sono rimandate al regolamento didattico del corso di laurea magistrale. Il regolamento didattico del corso di laurea magistrale determina inoltre i requisiti curricolari che devono essere posseduti per l'ammissione e l'eventuale integrazione degli stessi.
La prova finale per il conseguimento della laurea magistrale è pubblica e consiste nella discussione di un elaborato scritto su un tema concordato con il relatore, che è il docente titolare di un insegnamento per il quale il laureando abbia acquisito almeno 6 CFU.
Il Direttore del Dipartimento, su motivata richiesta, sentito il Coordinatore e con congruo anticipo rispetto alla scadenza per la presentazione della domanda di laurea, può autorizzare a svolgere tale compito un altro docente.
Il relatore indica un correlatore, che può essere anche un docente di altri atenei o comunque un esperto della materia. Nell’elaborato, che dovrà rispondere ai criteri fondamentali della scrittura scientifica, il laureando dovrà dimostrare capacità avanzate di organizzazione coerente e di trattazione critica delle nozioni acquisite nel corso di studi nonché delle fonti e del materiale bibliografico su cui ha basato il proprio lavoro.
Alla prova finale sono attribuiti 12 CFU. Il calendario delle prove finali prevede di norma sei sessioni, nei mesi di luglio, ottobre, dicembre, febbraio, marzo e maggio.
A causa dell'emergenza COVID la sessione di maggio è stata ritardata a giugno.
La domanda di laurea viene presentata rispettando le scadenze e le modalità previste dalla Segreteria Studenti.
Il testo definitivo deve essere consegnato in formato .pdf, sempre alla Segreteria Studenti, almeno 7 giorni lavorativi prima della data prevista per lo svolgimento della prova. La commissione giudicatrice della prova finale, tenuto conto di quanto previsto dal regolamento didattico di Ateneo, è nominata dal Direttore del Dipartimento su proposta del Coordinatore ed è composta da un presidente e da almeno 6 membri effettivi e 2 supplenti.
I componenti della commissione (effettivi e supplenti) che per gravi e giustificati motivi siano impossibilitati ad assicurare la loro presenza sono tenuti a darne immediata comunicazione, in forma scritta, al presidente della commissione, al Direttore del Dipartimento e al Coordinatore, che provvederanno alla loro sostituzione.
Il relatore e il correlatore, in caso di assenza, dovranno inviare alla commissione una relazione scritta.
L'esposizione dello studente è preceduta da una presentazione che il relatore svolge a precipuo vantaggio dei membri della commissione, in cui accenna brevemente alla genesi della ricerca e alla sua finalità.
Al termine della presentazione, il laureando è invitato ad esporre alla commissione i contenuti del suo lavoro e il metodo seguito utilizzando anche materiale cartaceo, illustrazioni, foto o powerpoint.
Conclusa l'esposizione, il presidente della commissione dà la parola al correlatore che porta il suo contributo, valorizzando un aspetto della ricerca, a suo giudizio, di particolare interesse, sul quale invita il laureando a soffermarsi per un approfondimento.
Terminata la dissertazione, il presidente invita tutti i membri della commissione ad intervenire con domande, richieste di chiarimento e osservazioni, rispetto alle quali il laureando replica liberamente.
Quando, a giudizio del presidente, la commissione ha potuto valutare la preparazione e la capacità critica del laureando, invita lo studente e il pubblico ad uscire, per esaminare il curriculum del candidato e decidere il voto di laurea La commissione giudicatrice della prova finale esprime la sua valutazione in centodecimi.
Il voto minimo per il superamento della prova è di sessantasei centodecimi.
Il voto della prova finale viene determinato partendo dalla media dei voti degli esami sostenuti pesati secondo i CFU (media ponderata).
Al valore così ottenuto si applica la seguente formula: media ponderata/3 x 11.
Al voto così ottenuto la commissione può aggiungere fino ad un massimo di 5 punti senza darne motivazione scritta o fino a massimo di 7 dandone motivazione scritta e può, con giudizio unanime, concedere al candidato la lode, qualora la votazione raggiunga 110/110.
La Commissione è invitata a prendere in considerazione anche l’eventuale esperienza Erasmus del laureando e la tempistica nella quale il laureando si appresta a concludere il suo percorso di studio. Su richiesta dello studente e a insindacabile giudizio del relatore l’elaborato può essere redatto in lingua inglese. La seduta si conclude con la proclamazione del conseguimento del titolo di dottore magistrale in Archeologia, Filologia, Letterature e Storia dell'Antichità.
Il Corso di Studio Magistrale interclasse in «Archeologia, Filologia, Letterature e Storia dell'Antichità» offre una didattica finalizzata a rispondere: 1) ai requisiti previsti per l’accesso alla pubblica amministrazione, al mondo delle professioni, all’insegnamento negli Istituti di Istruzione Secondaria di primo e secondo grado e 2) alle esigenze degli studenti che intendano proseguire verso altri sbocchi formativi (Master, Scuole di specializzazione, Dottorati di ricerca). Il Corso assicura una formazione nell'ambito archeologico, filologico, storico e letterario in un’ampia estensione cronologica, dalla Preistoria al Medioevo, curando sia i contenuti delle discipline che gli aspetti metodologici, applicativi e critici. Parte integrante della formazione degli studenti è l’esperienza pratico-laboratoriale che il Corso promuove attraverso l’ampia offerta di laboratori e attività di scavo, o attivando e riconoscendo crediti formativi per attività di tirocinio e stages.
Altrettanto raccomandata, nell’esperienza dello studente, è la mobilità internazionale nel quadro dei programmi Erasmus, Erasmus Plus e di accordi interuniversitari volti al rilascio di titoli di studio comuni. Il corso, biennale, è articolato in due classi di laurea (LM-2 Archeologia e LM-15 Filologia, Letterature e Storia dell’Antichità).
Prevede il raggiungimento di 120 crediti formativi e comprende insegnamenti ̶ obbligatori, opzionali e a scelta libera ̶ cui si aggiungono attività di laboratorio, di scavi e/o tirocini presso enti esterni, e la prova di laurea.
È strutturato in modo da consentire l’acquisizione di conoscenze teoriche e di competenze metodologiche e tecniche mediante la partecipazione degli studenti alle lezioni frontali (raggruppate in moduli equivalenti a 6 cfu o a 12 cfu, e distribuiti tra il primo e il secondo semestre), e alle attività seminariali, laboratoriali, o di scavo/sopralluogo/visita.
Ciascuno studente, attraverso la scelta preliminare della classe (Archeologia o Filologia, Letterature e Storia dell’Antichità) e la personalizzazione del suo percorso formativo attraverso la compilazione del piano di studi, ha, inoltre, la possibilità di raggiungere un orientamento specifico, anche se sempre guidato, sulla base dei suoi interessi prevalenti, sia dal punto di vista cronologico e geografico che tematico. Il Corso nella Classe LM 2 assicura un percorso formativo specificamente volto alla preparazione di futuri studiosi impegnati in ambito universitario o negli istituti di ricerca nella ricerca archeologica; di funzionari archeologi preposti alla musealizzazione, tutela e valorizzazione dei beni archeologici dello Stato e degli Enti Locali; nonché di responsabili e/o operatori nel settore della tutela e valorizzazione dei beni archelogici in ambito privato.
In relazione alla Classe LM 15, il Corso di Studio prepara analogamente futuri studiosi impegnati nella ricerca in ambito universitario o negli istituti di ricerca; inoltre, il percorso formativo conduce all'acquisizione di un titolo che orienta specificamente verso l'accesso all'insegnamento di materie letterarie e di latino e greco nei licei classici. Entrambe le Classi LM 2 e LM 15 formano laureati atti a svolgere validamente mansioni di alta responsabilità nei settori dell'industria culturale d'interesse storico-archeologico e umanistico.
I laureati nella classe LM-2 'Archeologia' dovranno dimostrare di possedere capacità di analisi e di sintesi delle principali problematiche poste dallo studio del mondo antico, dalla preistoria all'età medievale, padroneggiando in autonomia la combinazione delle discipline di carattere storico-artistico, archeologico e filologico con l'uso della più avanzata strumentazione tecnica. Le conoscenze teoriche saranno acquisite mediante la partecipazione degli studenti alle lezioni frontali sia di tipo tradizionale che a quelle di carattere seminariale, esercitazioni, laboratori, attività sul campo, per sviluppare il loro spirito critico e addestrarli a risolvere i problemi di gestione e conservazione del patrimonio archeologico. Il percorso formativo offrirà l'approfondimento delle problematiche specifiche relative ai diversi settori archeologici.
Lezioni svolte in musei, aree archeologiche e complessi monumentali favoriranno l'approccio alle problematiche museologiche e museografiche.
La partecipazione attiva a scavi fornirà la conoscenza pratica dei metodi di ricerca e gestione del patrimonio archeologico. Particolare cura sarà riservata all'offerta didattica relativa alle metodologie e agli strumenti della ricerca archeologica (analisi geofisiche, archeometria, documentazione grafica dei reperti, rilievo topografico-archeologico) con particolare attenzione alle più recenti tecnologie (strumenti informatici per la documentazione, l'archiviazione, la gestione e l'elaborazione dei dati alfanumerici e cartografici).
In relazione a questo punto le competenze informatiche di base necessarie debbono costituire un pre-requisito di accesso.
Sarà altresì riservato spazio alle metodologie d'avanguardia nell'ambito della Geofisica applicata ai BB.CC.
(georadar, prospezioni elettromagnetiche, ricostruzioni tridimensionali attraverso riprese fotografiche digitali), illustrate in apposito insegnamento. Gli obiettivi formativi ultimi sono ovviamente contenuti nel testo che illustra le motivazioni della costituzione del Corso interclasse. Gli studenti che abbiano conseguito la Laurea Magistrale nella classe LM-15 'Filologia, letterature e storia dell'antichità' devono aver dimostrato la capacità di leggere e interpretare i testi in lingua greca e latina antica e/o medievale, fino all'età umanistica inclusa, a partire da una competenza filologica, in senso lato.
Ciò pertiene in egual misura allo studio letterario e allo studio storico dell'antichità.
Il laureato deve dunque possedere le conoscenze 'tecniche' (paleografiche, linguistiche, critico-testuali) per valutare la costituzione di un testo, e, allo stesso tempo quelle storico-culturali (letterarie, storiche, storico-filosofiche, storico-artistiche) che da una parte giustificano quella costituzione, dall'altra offrono gli strumenti per una sua esegesi (letteraria, storica, etc.).
A tale traguardo il laureato arriverà attraverso la conoscenza diretta del maggior numero possibile di testi.
Il processo formativo si baserà essenzialmente su tre elementi: a) La reiterazione a un livello più alto e 'tecnicamente' più sofisticato delle discipline di maggior portata formativa, a seconda dell'indirizzo prescelto.
Per tutti è comunque previsto, come da tabella, un corso a questo livello nelle letterature e nelle storie del mondo classico. b) La scelta tra uno spettro di discipline specialistiche in questo caso ancor di più in relazione all'indirizzo prescelto.
Nessuna delle discipline specialistiche avrà un taglio meramente tecnico, pur importante, ma si curerà di enfatizzarne in ogni caso le ragioni culturali e formative ai fini di una conoscenza e interpretazione complessiva del mondo classico. c) Alcuni settori inseriti tra gli affini e integrativi daranno la possibilità di ampliare il contesto in cui inserire le conoscenze acquisite nell'ambito delle culture greca e latina, in particolare in relazione all'occidente medievale e alle interazioni tra cultura greca e Oriente. In termini di risultati di apprendimento attesi ci si aspetta che il laureato magistrale innanzi tutto abbia acquisito almeno buone competenze nelle tecniche necessarie per una prima valutazione di un testo antico (filologia, lingua, paleografia).
Che dagli elementi forniti da questi strumenti di indagine sappia determinare l'attendibilità del testo stesso o per lo meno si renda conto dei problemi che suscita, in termini formali.
Che sappia combinare, ai fini dell'esegesi, i risultati che sortiscano da questo tipo di analisi con gli strumenti e le nozioni forniti dai metodi di lettura letteraria, storica, storico-religiosa, storico-artistica e archeologica etc.
acquisiti durante il Corso di Laurea Magistrale.
Per l'immatricolazione al Corso di Laurea Magistrale è richiesto il possesso di un diploma di laurea di primo livello, di un diploma di laurea quadriennale o di un titolo di studio equipollente conseguito all'estero. Presupposti per l'ammissione sono: - il possesso di un'adeguata formazione di base nell'ambito delle discipline archeologiche, storiche, filologiche e letterarie dell'antichità; - il possesso di abilità di base relativamente all'uso di strumenti informatici e della comunicazione telematica negli ambiti specifici di competenza; - l'essere in grado di utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza. A partire dal 2019 sono stati operati alcuni correttivi per agevolare l'accesso al corso di laurea, valorizzando la formazione conseguita dagli studenti nell'ambito della laurea triennale.
Nello specifico i requisiti di accesso per il Corso di Laurea Magistrale Interclasse in Archeologia, Filologia, Letterature e Storia dell'Antichità sono i seguenti: Classe LM 2 - ARCHEOLOGIA Gli studenti che vogliono iscriversi al Corso di Laurea Magistrale Interclasse in Archeologia, Filologia, Letterature e Storia dell'Antichità con indirizzo archeologico (Classe LM 2) devono aver sostenuto nel triennio crediti formativi nei seguenti settori scientifico disciplinari: almeno 12 cfu in: discipline archeologiche (L-ANT e L-OR) o storico-artistiche (L-ART/01, L-ART/04); almeno 18 cfu in: discipline filogico letterarie (L-FIL-LET/01 a L-FIL-LET/12), storiche (L-ANT/02-03, M-STO/01 e da M-STO/06 a M-STO/09) o demoetnoantropologiche (M-DEA/01). Classe LM 15 FILOLOGIA, LETTERATURE E STORIA DELL'ANTICHITA' Gli studenti che vogliono iscriversi al Corso di Laurea Magistrale Interclasse in Archeologia, Filologia, Letterature e Storia dell'Antichità (Classe LM 15) devono aver sostenuto nel triennio: 12 cfu in almeno uno dei due settori: L-FIL-LET/02 Lingua e letteratura greca; L-FIL-LET/04 Lingua e letteratura latina. 12 cfu in almeno uno dei due settori: L-ANT/02 Storia greca; L-ANT/03 Storia romana: almeno ulteriori 30 cfu a scelta nei settori: L-ANT/02 Storia greca; L-ANT/03 Storia romana; L-ANT/05 Papirologia; L-ANT/07 Archeologia classica; L-ANT/08 - Archeologia cristiana e medievale; L-FIL-LET/02 Lingua e letteratura greca; L-FIL-LET/04 Lingua e letteratura latina; L-FIL-LET/05 Filologia classica; L-FIL-LET/06 Letteratura cristiana antica greca e latina; L-FIL-LET/07 Civiltà bizantina; L-FIL-LET/08 Letteratura latina medievale e umanistica; L-FIL-LET/10 - Letteratura italiana; L-FIL-LET/12 - Linguistica italiana; L-LIN/01 Glottologia e linguistica; M-STO/09 Paleografia; M-FIL/07 - Storia della filosofia antica. Per i laureati che non possiedono tutti i requisiti sopra indicati e per gli studenti internazionali l'ammissione al Corso di laurea magistrale è subordinata alla valutazione della Commissione (composta dal Coordinatore e da almeno un docente) che verifica, tramite colloquio, sia il possesso delle conoscenze e delle competenze necessarie, in relazione al percorso formativo che si intende intraprendere, sia la verifica dell'adeguatezza della preparazione personale e della lingua.
La stessa Commissione esprime, infine, un giudizio di idoneità. Sono previste attività di sostegno sia in ingresso che in itinere: quali Laboratori 0 di Lingua greca e di Lingua Latina, possibilità di colmare conoscenze e requisiti curriculari modulare il percorso tramite l’affidamento ad un tutor che ne guiderà la partecipazione a Corsi di base o rimanderà lo stesso all’acquisizione dei crediti mancanti di quella specifica materia (si veda, in proposito, l’offerta didattica erogata dalla Macroarea e pubblicata sul sito della Segreteria Studenti della Macroarea alla voce corsi singoli) o all’acquisizione delle conoscenze e dei crediti mancanti tramite l’approfondimento di temi in itinere. È prevista, infine, la possibilità di utilizzare metodi e strumenti didattici flessibili sulla base di specifiche esigenze delle diverse tipologie di studenti (studenti fuori sede, stranieri, lavoratori, diversamente abili, con figli piccoli etc....). Procedure di valutazione a distanza, verifica in presenza, immatricolazione e altre notizie utili L’immatricolazione al Corso avviene in tre fasi: 1° fase: Richiesta di valutazione dei titoli on line. 2° fase: Colloquio di ammissione 3° fase: Immatricolazione. Dopo la valutazione dei titoli on line l'immatricolazione dei nuovi studenti viene preceduta da un colloquio (differente per ciascun indirizzo) nel quale si prende visione del curriculum dei candidati e delle loro aspettative di formazione. Il colloquio serve quindi a verificare il possesso dei requisiti di base e curriculari, sottoposti in via telematica e ad una prima conoscenza della/o studentessa/e che fanno richiesta di iscrizione.
Non si tratta di un esame, ma di una proficua occasione di conoscenza per lo studente immatricolando e per il docente-tutor.
Lo studente viene, infatti, invitato ad illustrare interessi maturati nel percorso precedente o aspettative alla base della scelta del Corso di studio. Il colloquio costituisce anche un orientamento di base in entrata.
Nel corso dello stesso vengono infatti illustrati tempi e modalità della compilazione dei piani di studio, specificità dei percorsi, eventuali opportunità (mobilità e dimensione internazionale della didattica) ed agevolazioni.
Lo stesso serve a fornire agli studenti ammessi consigli sulla scelta di insegnamenti necessari ad ottimizzare l'aspettativa di formazione e/o a colmare eventuali lacune di base. I colloqui di ammissione sono previsti nei mesi di settembre, novembre, gennaio e marzo nel corso di ciascun anno accademico.
E' possibili iscriversi al colloquio per via telematica. Una volta effettuati la valutazione titoli e il colloquio con il Corso di Laurea Magistrale (e dopo che il Corso di Laurea fornirà alla Segreteria Studenti l’elenco degli studenti risultati idonei) si avrà la possibilità di immatricolarsi entro 30 giorni dalla data del colloquio. Per tutte le indicazioni sulle procedure di immatricolazione, consulta la voce Immatricolazioni al primo anno https://sites.google.com/site/segreterialettereuniroma2/home/come-immatricolarsi-o-iscriversi-1/immatricolazioni-scelta-…
Il laboratorio è articolato nelle seguenti esercitazioni pratiche: 1. Esercitazioni nel Laboratorio di Epigrafia con l'architetto Mario Chighine: sistemi di riproduzione di un monumento epigrafico (calchi, facsimili, ecc.). 2. Esercitazioni in biblioteca (BALSF): come utilizzare e consultare i principali strumenti di lavoro (Corpus Inscriptionum Latinarum; Inscriptiones Latinae Selectae; corpora di aggiornamento al CIL: Ephemeris epigraphica, L'Année èpigraphique, ecc.) e i repertori onomastici e prosopografici. 3. Esercitazioni nell'aula di informatica: come interrogare le principali banche dati epigrafiche (EDR - Epigraphic Database Rome, parte costitutiva della Federazione Internazionale delle Banche Dati Epigrafiche denominata EAGLE - Electronic Archive of Greek and Latin Epigraphy; EDCS - Epigraphik Datenbank Clauss–Slaby). 4. Esercitazioni sulle iscrizioni lapidee, i bolli laterizi e le fistule acquarie (lettura, trascrizione, commento, criteri di datazione). 5. Esercitazioni sulla catalogazione delle iscrizioni lapidee, dei bolli laterizi e delle fistule acquarie attraverso la compilazione di tre diversi tipi di schede epigrafiche: scheda RA (ICCD); scheda EDR; scheda per una pubblicazione scientifica (come il catalogo di un museo o di una mostra).
La Scheda specifica dell’insegnamento con il dettaglio di: Obiettivi, Prerequisiti, Metodologie di insegnamento e di verifica; Programma del corso e Bibliografia è reperibile: - nel sito della Macroarea di lettere e Filosofia http://www.lettere.uniroma2.it/cerca-programma-insegnamento - nella pagina personale dei docenti nel medesimo sito: http://www.lettere.uniroma2.it/it/cerca-il-docente
Il laboratorio fornirà gli elementi fondamentali per la conoscenza della scrittura e della lingua siriaca attraverso indicazioni precise di carattere linguistico e grammaticale. Apprese la basi della lingua, che verranno costantemente esercitate, si passerà alla redazione di un piccolo lessico di termini utili alla lettura e comprensione di alcuni passi tratti dall'opera di autori importanti per la comprensione dei contesti storici in cui vissero e operarono. La lettura e la traduzione verranno sempre affrontati in chiave comparatistica con autori greci e latini dello stesso periodo.
Nell’ambito del Laboratorio verranno affrontati i seguenti temi: L'Africa proconsolare; la città capitale: Cartagine; la città dell' imperatore: Leptis Magna; le città dei tell: Dugga, Bulla Regia; le città delle steppe: Sbeitila; le città dell'acqua, le città del Sahel; aspetti dell'urbanizzazione; i fori; l'architettura pubblica.
Elementi fondamentali della prosodia greca Le principali strutture metriche recitate/recitative: esametro dattilico, distico elegiaco, trimetro giambico, dimetro anapestico, tetrametro trocaico La composizione strofica di base della lirica corale (strofe, antistrofe ed epodo) Strutture metriche della lirica monodica e corale (anche tragica)
Il laboratorio affronterà i seguenti argomenti inerenti la teoria e la pratica della materia: 1. Introduzione alla catalogazione e alla documentazione; 2. Storia della catalogazione; 3. Il reperto statuario come bene archeologico; 4. Scheda RA; 5. Fasi preliminari della catalogazione; 6. Categorie di informazioni; 7. Dati documentari e CD; 8. La nomenclatura dello studio della statua antica; 9. SIGEC; 10. Approccio allo studio e alla documentazione della statuaria antica in marmo.
A seguito di una necessaria introduzione teorica ai lineamenti della disciplina e ai basilari strumenti bibliografici, questo laboratorio prevede approfondimenti e lezioni sul campo su contesti che costituiranno casi di studio privilegiati. A tal fine si prevedono come parte imprescindibile del percorso formativo laboratori sul campo presso il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, incontri e attività pratiche in collaborazione con esperti dell'Osservatorio Vesuviano (INGV sede di Napoli) e visite presso i musei mineralogici universitari di Roma e Napoli. Il programma prevede, inoltre, un percorso formativo dedicato alla geoarcheologia e all'archeomineralogia delle Isole Cicladi (Grecia) con particolare attenzione ai depositi di allume e bentonite delle isole di Melos e Kimolos.
Ad una illustrazione della tradizione lessicografica e delle sue diverse fasi seguiranno specifiche ricerche su testi lessicografici di varia tipologia
Corso di base di sumerico
La poesia bizantina (sec. IX-XI) Il modulo propone una lettura antologica, in lingua originale, di testi poetici medio-bizantini di vario genere e stile.
Riconoscere, leggere, trascrivere le scritture antiche e medievali Il corso si propone di fornire gli elementi basilari per una corretta lettura, trascrizione, datazione e contestualizzazione storica delle varie tipologie grafiche antiche e medievali in alfabeto latino. Per seguire il modulo B occorre aver rispettato la propedeuticità.
I parte Statuto della disciplina. Il lavoro del docente, mediatore nell'incontro con la lingua, la cultura, la letteratura greca. Riflessione su ruolo e funzione degli studi classici nel mondo contemporaneo. Approcci vecchi e nuovi allo studio dell’antichità. I Greci nella prospettiva della storia della loro ricezione. Breve storia della didattica del greco in Italia. Centralità del testo: “leggere e interpretare” come prassi vitale. Potenzialità formative peculiari della disciplina. I contenuti e gli obiettivi dell'insegnamento della lingua e della letteratura greca secondo le linee-guida ministeriali. II parte Riflessione su tecniche e pratiche didattiche, sui processi di progettazione e di autovalutazione dei percorsi di apprendimento della lingua e della letteratura greca. Obiettivo centrale degli incontri sarà promuovere un’esperienza diretta della realtà scolastica sia attraverso laboratori guidati di ricerca e sperimentazione didattica sia attraverso la possibilità di partecipazione diretta, osservativa e attiva, alle lezioni in classe. I contenuti oggetto degli incontri saranno coerenti con l’approccio teorico. Particolare attenzione sarà rivolta all’acquisizione e al potenziamento di strumenti adeguati all’educazione linguistica.
L'amore che uccide: Fedra e Deianira Euripide, Ippolito Sofocle, Trachinie (vv. 1-970) Seneca, Fedra (lettura in traduzione) Fedra: variazioni sul mito (a cura di M.G. Ciani) G. Ritsos, Fedra (da "Quarta dimensione") E. Pound, Le Trachinie di Sofocle
La Scheda specifica dell’insegnamento con il dettaglio di: Obiettivi, Prerequisiti, Metodologie di insegnamento e di verifica; Programma del corso e Bibliografia è reperibile: - nel sito della Macroarea di lettere e Filosofia http://www.lettere.uniroma2.it/cerca-programma-insegnamento - nella pagina personale dei docenti nel medesimo sito: http://www.lettere.uniroma2.it/it/cerca-il-docente
Attraverso un percorso interdisciplinare tra epigrafia, archeologia, topografia, storia e prosopografia, il corso si propone di esaminare nel loro contesto originario le principali iscrizioni incise su monumenti pubblici e privati di Roma, valorizzando il contributo che le fonti epigrafiche possono offrire ai diversi campi della ricerca storica (politica, sociale, culturale, istituzionale, amministrativa, ecc.) e allo studio dello spazio cittadino. Seguendo un ordine cronologico, saranno esaminati: 1. Monumenti pubblici: Horrea Galbana; Horrea Seiana; Horrea Lolliana; Porticus Octaviae; Arcus Titi (Forum Romanum); Arcus Titi (Circus Maximus); Columna Traiani; Arcus Septimii Severi; Septizodium; Arcus Argentariorum; Arcus Constantini. 2. Sepolcri individuali: Ser. Sulpicius Galba; A. Hirtius; C. Vibius Pansa Caetronianus; C. Cestius. 3. Sepolcri familiari: Cornelii Scipiones; C. Poblicius Bibulus; Ti. Claudius Vitalis, architectus. 4. Sepolcri collettivi (colombari): C. Scribonius Menophilus; Cn. Pomponius Hylas.
Pindaro: lettura della Pitica IV nel contesto della sua produzione poetica e del genere della lirica corale. Il corso, che si estende per i due moduli, prende avvio da un quadro generale del generale letterario della poesia corale greca, per poi concentrarsi su Pindaro e sulle caratteristiche in particolare della poesia epinicia. Infine ci si dedicherà alla IV Pitica, la più “epica” tra le sue composizioni rimasteci. Inoltre il programma prevede: 1) La lettura in lingua originale nonché la traduzione delle seguenti opere: 1) La lettura in lingua originale e traduzione di Tucidide, Storie, I libro; 2) La conoscenza di lineamenti di storia letteraria del greco dell’età imperiale fino a Nonno di Panopoli; 3) La lettura attenta di almeno uno di questi volumi (non già letto): Eric R. Dodds, The Greeks and the Irrational, Berkeley, University of California Press 1951 (trad. it. I Greci e l’irrazionale, Milano, Rizzoli 2009); Hermann Fränkel, Dichtung und Philosophie des frühen Griechentums. Eine Geschichte der griechischen Epik, Lyrik und Prosa bis zur Mitte des fünften Jahrhunderts, II ed., München, Verlag C. H. Beck, 1962 (trad. it. Poesia e filosofia della Grecia arcaica. Epica, lirica e prosa greca da Omero alla metà del V secolo, Bologna, Il Mulino 1997); Bruno Gentili, Poesia e pubblico nella Grecia antica, Da Omero al V secolo, Milano, Feltrinelli 2017; Albert B. Lord, The Singer of Tales, II ed., Cambridge, Mass., Harvard University Press 2000 (trad. it. Il cantore di Storie, Lecce, Argo 2005); Rudolf Pfeiffer, History of Classical Scholarship from the Beginnings to the End of the Hellenistic Age, Oxford, Oxford University Press 1968 (trad. it. Storia della filologia classica dalle origini alla fine dell’età ellenistica, Napoli, Macchiaroli 1973); Bruno Snell, Die Entdeckung des Geistes. Studien zur Entstehung der europäischen Denkens bei den Griechen, II ed., Claassen Verlag, Hamburg (trad. it. La cultura greca e le origini del pensiero europeo, Torino, Einaudi 2002)
OBIETTIVI Gli studenti apprenderanno ad applicare a un codice papiraceo miscellaneo un metodo di ricerca che combina aspetti archeologici, bibliologici, paleografici, critico-testuali, letterari ed ideologici PROGRAMMA Ritrovamento, restauro, edizione di testi trasmessi su papiro. Casi di studio: Il codice miscellaneo Bodmer (P.Bodmer V + X + XI + VII + VIII + XIII + XII + XX + IX) e il codice Crosby-Schoyen MS 193.
http://didattica.uniroma2.it/docenti/curriculum/4931-Mario-Federico-Rolfo
Papiri letterari e documentari da El Hibeh.
La Scheda specifica dell’insegnamento con il dettaglio di: Obiettivi, Prerequisiti, Metodologie di insegnamento e di verifica; Programma del corso e Bibliografia è reperibile: - nel sito della Macroarea di lettere e Filosofia http://www.lettere.uniroma2.it/cerca-programma-insegnamento - nella pagina personale dei docenti nel medesimo sito: http://www.lettere.uniroma2.it/it/cerca-il-docente
Introduzione all'epigrafia bizantina Il modulo propone una lettura, in lingua originale, di testi epigrafici bizantini di vario genere, stile, epoca, localizzazione geografica
Le collezioni agiografiche del Medioevo latino.
"La collezione Doria Pamphilj dal Seicento ad oggi: il contributo alla formazione di contesti museali" Il corso intende introdurre gli studenti alla tematica della formazione dei musei di antichità attraverso un caso-studio, quello della collezione Doria-Pamphilj. Il complesso di materiali antichi raccolti nel’l'immensa villa fuori Porta San Pancrazio dalla famiglia Pamphilj rappresenta un esempio di collezionismo romano del Seicento che ha, nel corso del tempo, dato luogo a più di una realtà museale. Nel 1644 sotto la direzione di Alessandro Algardi si creò uno dei più importanti musei all’'aperto del periodo barocco, il Casino del Belrespiro sul Gianicolo (dal 1989 sede di rappresentanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Governo Italiano) che non solo nei suoi arredi interni dispiegava un numero straordinario di sculture antiche, ma soprattutto nelle quattro facciate esibisce ancora oggi un raffinato e ricco campionario di arte antica al limite dell’'horror vacui. Un dispiegamento di opere antiche fu anche disposto nelle fontane dei giardini, che in parte sono state ospitate nel recente allestimento del Museo territoriale di Villa Vecchia, primo museo comunale romano dedicato ad una grande villa storica. Verranno innanzitutto presentate le modalità di formazione della collezione seicentesca, attraverso acquisti dal mercato antiquario e scavi condotti a Roma (Hadrianeum, Celio, Quirinale) e nel Lazio (Anzio, Ostia, Tivoli). Per questo secondo aspetto, particolare attenzione verrà prestata al materiale venuto in luce sia durante il periodo di costruzione del Casino del Bel Respiro sia in seguito a lavori successivi che hanno messo in luce importanti aree sepolcrali (alcuni colombari sono ancora in situ, sotto la supervisione della Soprintendenza archeologica di Roma, altro materiale funerario è stato trasferito nel Museo Nazionale Romano). Particolare attenzione sarà rivolta ai restauri supervisionati dall’'Algardi, che spesso hanno trasformato l’'iconografia di una scultura antica per esigenze decorative e programmatiche. La collezione fu continuamente in trasformazione e notevoli furono le perdite nel Settecento, quando si registrano numerose vendite e per tale motivo le antichità appartenute ai Pamphilj si rintracciano oggi nei Musei Capitolini, nei Musei Statali d Dresda, all'’Hermitage di San Pietroburgo, a Ince Blundell Hall, a Newby Hall; ma la spoliazione degli oggetti antichi si consumò soprattutto nel corso dell’Ottocento quando oltre ad alcune alienazioni (a favore della Ny Carlberg Glyptotek di Copenhagen e della Liebghaus di Francoforte), essi furono, in gran parte, trasferiti dalla villa nel palazzo Doria-Pamphilj al Collegio Romano, oggi Galleria Doria-Pamphilj che pur essendo privata è regolarmente aperta al pubblico. Verranno, quindi, considerati i nuovi apporti con gli scavi nel territorio di Albano, le scelte espositive di Andrea Busiri Vici e le motivazioni culturali che indussero il principe Filippo Andrea V Doria Pamphilj alla creazione di un nuovo Museo di antichità nel centro di Roma.
l corso partirà dalle ultime fase precedenti l'Antico Bronzo, percorrerà tutto l'Antico Bronzo in Mesopotamia e Siria, per proseguire col Medio Bronzo in Mesopotamia, Siria e Anatolia, fino ad arrivare al rinnovamento teconologico del Bronzo Tardo, alla civiltà mitannica e all'impero ittita.