La cultura come ponte verso la pace globale
Si è tenuta questa mattina, nella prestigiosa cornice del Centro Congressi Villa Mondragone dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, la Conferenza dei Rettori delle Università Europee del Mediterraneo, che inaugura il Dodicesimo Simposio Internazionale dei Docenti Universitari a tema “Una cultura per un nuovo umanesimo”.
L’incontro di questa mattina, dal titolo “Bridging the distances and the international challenges”, è stato un momento di importante coesione grazie alla presenza di oltre 30 rettori, provenienti dai quattro angoli del Mediterraneo, tutti accomunati dalla speranza e dall’ambizione di poter contribuire a promuovere un dialogo produttivo, basato sulla reciproca comprensione e sulla collaborazione tra università. Consapevoli delle proprie responsabilità e del proprio ruolo, vale a dire quello di doversi adoperare per lo sviluppo e il progresso umano, intellettuale e culturale della nostra società (soprattutto tra le giovani generazioni) e considerando l’adempimento di questi doveri parte fondamentale per il raggiungimento di una migliore condizione di vita a livello globale, i tanti luminari presenti a Villa Mondragone hanno posto l’accento sulla figura dell’essere umano, la sua formazione intellettuale e professionale e sull’onore, la dignità, i diritti e la salute di cui ogni uomo dovrebbe poter godere. Significativa in tal senso la presenza, tra gli altri, di rettori e professori provenienti da Paesi convolti in sanguinose guerre e vessati da anni di atroci conflitti: Oron Shagrir (Hebrew University of Jerusalem – Israel); Dorit Tanay (Tel Aviv University – Israel); Hassan Dweik (Al Quds University Jerusalem – Palestine); Khuloud Dajani (Al Quds University Jerusalem – Palestine); George H. Hazboun (American University of Madaba – Jordan); Hani Mourtada (University of Damascus – Syria).
La Conferenza dei Rettori ha inoltre stabilito delle linee guida condivise, che possano avere un impatto anche e soprattutto sulle sfide più urgenti e aspre che l’intera comunità internazionale deve oggi affrontare. Tra le iniziative a breve termine la creazione, nell’ambito dello stesso Simposio, di un Comitato Accademico Internazionale per il varo di programmi di collaborazione universitaria incentrati soprattutto sugli argomenti cardine che verranno discussi proprio in questi giorni: cooperazione universitaria per la pace in Medio Oriente, Unione Europea e Federazione Russa, Unione Europea e immigrazione.
Il prof. Giuseppe Novelli, rettore dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, che questa mattina ha fatto gli onori di casa ospitando i colleghi nel Centro Congressi di Villa Mondragone, ha sottolineato con forza l’importanza della Conferenza e del Simposio: “Con questo incontro vogliamo ribadire l’importanza della formazione e dell’istruzione, convinti come siamo che solo una capillare diffusione della cultura, in tutte le sue forme, possa rappresentare il ponte per superare ostilità e incomprensione e riattivare un dialogo da troppo tempo ormai bloccato. Dal nostro incontro deve uscire un forte messaggio destinato alla politica, che con i suoi illustri e competenti interpreti deve saper fare tesoro delle indicazione che possiamo fornire e del sentiero che vogliamo tracciare. Sarebbe spiacevole se il nostro appello finisse nel vuoto, dal momento che le università rappresentano il motore del recupero economico e una piattaforma di straordinaria efficacia per il raggiungimento della pace nel mondo, grazie alla sola e unica arma che possiedono e di cui tutti abbiamo bisogno: la cultura.”
Roma, 25 giugno 2015
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