Conservazione e restauro dei beni culturali a.a. 2022-2023

  • Per essere ammessi ad un Corso di laurea occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.

    I regolamenti didattici di ateneo, ferme restando le attività di orientamento, coordinate e svolte ai sensi dell'articolo 11, comma 7, lettera g), richiedono altresì il possesso o l'acquisizione di un'adeguata preparazione iniziale e definiscono a tal fine le conoscenze richieste per l'accesso. Il corso di laurea, in considerazione dell'ampia attività pratica di laboratorio e restauro che lo caratterizza, prevede l'accesso a numero programmato.

    Il test d'accesso si articola in due prove pratico attitudinali e una prova scritta o orale di cultura generale.

    Un'apposita commissione stila una graduatoria di merito in base all'esito delle prove.

    Le modalità di svolgimento dei test di verifica sono specificate nel Regolamento didattico del Corso di Laurea.

  • In conformità con il Decreto interministeriale n.302 del 30 dicembre 2010 e con il Decreto interministeriale 2 marzo 2011, gli esami finali del corso di laurea magistrale in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali (Percorso formativo 5: Materiale librario e archivistico; Manufatti cartacei; Materiale fotografico, cinematografico e digitale) hanno valore di esame di Stato abilitante alla professione di 'Restauratore dei Beni Culturali'. La prova finale si articola in due fasi: a) la prima, di carattere applicativo, consiste in un intervento pratico di diagnosi e restauro di un manufatto librario o documentario; b) la seconda, di carattere teorico-metodologico, prevede la discussione di un elaborato scritto. Qualora la prima prova non venga superata, il candidato potrà ripetere l'esame nella sessione successiva. La prova finale è organizzata in due sessioni che si svolgono nei mesi di Novembre e Aprile, in conformità con il decreto del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca di concerto con il Ministro per i Beni e le attività Culturali (Decr.

    28/01/2016 N° 56).

  • Il Corso di laurea magistrale a ciclo unico abilitante in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali (Percorso formativo 5: Materiale librario e archivistico, Manufatti cartacei, Materiale fotografico, cinematografico e digitale) forma laureati magistrali abilitati alla professione di Restauratore dei Beni Culturali. Il Restauratore di Beni Culturali è il professionista che ne definisce lo stato di conservazione e mette in atto un complesso di azioni dirette e indirette per limitare e controllare i processi di degrado dei materiali costitutivi dei beni, assicurandone la conservazione e salvaguardandone il valore culturale. E' un corso a numero chiuso (10 immatricolati per anno) e prevede 300 CFU dei quali 90 di laboratorio, 192 di lezioni frontali, 18 per l'esame di laurea. Le finalità sono quelle di creare una figura di restauratore consapevole e aggiornata sia sugli aspetti storici, librari, artistici, testuali, diagnostici, sia sulle tecniche da utilizzare nei riguardi dei beni culturali oggetto di restauro.

  • (DM 3 marzo 2011, art.1, comma 2)Il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali - percorso formativo 5: materiale librario e archivistico; manufatti cartacei; materiale fotografico, cinematografico e digitale - forma laureati magistrali con il profilo corrispondente alla qualifica professionale di restauratore di beni culturali, di cui all' art.29, commi 6, 7, 8 e 9 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n.42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) e successive modificazioni.(DM 26 maggio 2009, n.

    86, Art.1, comma 1) Il restauratore di beni culturali è il professionista che definisce lo stato di conservazione e mette in atto un complesso di azioni dirette e indirette per limitare i processi di degrado dei materiali costitutivi dei beni e assicurarne la conservazione, salvaguardandone il valore culturale.

    A tal fine, nel quadro di una programmazione coerente e coordinata della conservazione, il restauratore analizza i dati relativi ai materiali costitutivi, alla tecnica di esecuzione ed allo stato di conservazione dei beni e li interpreta; progetta e dirige, per la parte di competenza, gli interventi; esegue direttamente i trattamenti conservativi e di restauro; dirige e coordina gli altri operatori che svolgono attività complementari al restauro.

    Svolge attività di ricerca, sperimentazione e didattica nel campo della conservazione. La Laurea magistrale in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali - percorso formativo 5: materiale librario e archivistico; manufatti cartacei; materiale fotografico, cinematografico e digitale - si propone di formare laureati che devono: - essere in possesso di approfondite e specifiche competenze dei metodi e delle tecniche più all'avanguardia relative alla prevenzione da danni fisico-chimico-biologici, alla conservazione e al restauro dei beni librari e d'archivio; - essere in possesso delle conoscenze storiche, artistiche, scientifiche e tecniche necessarie alla valutazione critica dello stato di conservazione di beni librari e archivistici; - avere avanzate conoscenze scientifiche dei materiali che costituiscono libri e documenti, delle loro proprietà fisico-chimiche, della loro struttura, dei loro processi di degrado e d'interazione con l'ambiente di conservazione. - avere competenze specifiche dei trattamenti e degli interventi da operare sui materiali e sul loro ambiente di conservazione per prevenirne o limitarne il degrado; - avere la capacità di monitorare e valutare l'idoneità dell'ambiente di conservazione e di organizzare e gestire il controllo del microclima di archivi, biblioteche e altri ambienti di conservazione del patrimonio librario; - saper dirigere la progettazione e la realizzazione dell'intervento di recupero, conservazione e/o restauro in tutte le sue fasi secondo le più moderne e meno invasive metodiche anche utilizzando o coordinando saperi appartenenti a aree disciplinari diverse; - avere la capacità di progettare protocolli diagnostici mirati ad analizzare e valutare lo stato di conservazione del bene librario e dei processi di degrado in atto; - condurre e promuovere la ricerca relativamente sia alla struttura e alle caratteristiche dei materiali librari, sia delle metodiche e delle tecniche utili alla loro analisi, conservazione e restauro; - promuovere la conoscenza di tali metodologie e tecniche con mezzi divulgativi diversi sia in ambito scientifico sia in ambito applicativo; - possedere un'approfondita conoscenza di almeno una lingua europea oltre all'italiano.

  • Il corso di laurea, in considerazione dell'ampia attività pratica di laboratorio e restauro che lo caratterizza, prevede l'accesso a numero programmato (per l'anno accademico 2021-2022 è prevista l'ammissione di un numero massimo di dieci nuovi immatricolati).

    Il test d'accesso si articola in due prove pratico-attitudinali e una prova scritta o orale di cultura generale.

    Un'apposita commissione stila una graduatoria di merito in base all'esito delle prove.

    Le modalità di svolgimento dei test di verifica sono specificate nel Regolamento didattico del Corso di Laurea.

Conservazione e restauro dei beni culturali a.a. 2022-2023

Corso
  • Titolo: Conservazione e restauro dei beni culturali (abilitante ai sensi del D.Lgs n.42/2004)
  • Anno Accademico: 2022/2023
  • Tipo: Magistrale c.u.
  • Manifesto: baeca629-fba2-4989-a4ff-5819cbf2683f
  • ISCED: 0588
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