GIOVEDÌ 8 MAGGIO 2014, ore 11.00 - Aula Convegni - Macroarea di Ingegneria – Università degli Studi di Roma Tor Vergata
Lecture
“Cognitive Systems – a New Era of Computing”
Oded Cohn, direttore del centro ricerche IBM di Haifa
L’Università di Roma “Tor Vergata” ha istituito presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa il centro di ricerche interdipartimentali CLak (Cognition, Language and Knowledge). In occasione dell’inaugurazione del CLaK, (Cognition, Language and Knowledge) il dott. Oded Cohn, direttore del centro ricerche IBM di Haifa, terrà una lecture sulle tematiche del Cognitive Computing dal titolo “Cognitive Systems – a New Era of Computing”. Alla giornata partecipano ricercatori dell’Università di Roma “Tor Vergata” e di altre istituzioni di ricerca pubbliche e private tra cui CNR, Centro Nazionale delle Ricerche; IASI, Istituto di Analisi dei Sistemi e Informatica “Antonio Ruberti”; FUB, Fondazione Ugo Bordoni; FBK, Fondazione Bruno Kessler.
Grande è l’aspettativa nella comunità scientifica per le ricadute applicative del Cognitive Computing, la tecnologia del futuro che ci permetterà di interagire in modo più immediato e naturale con le macchine, sfruttando la loro capacità di imparare dall’esperienza.
Un esempio per tutti è il sistema Watson, sviluppato da IBM, una tecnologia cognitiva capace di elaborare informazioni in maniera simile grazie all’utilizzo del linguaggio naturale (ovvero una qualunque lingua parlata), per “pensare” e “ragionare” e rispondere a domande che gli vengono poste, come farebbe un umano. E in un prossimo futuro potremmo così innamorarci ed essere gelosi di un OS (Operating System), come Theodore (Joaquin Phoenix), nell’ultimo film di Spike Jonze,“ Her“, Oscar per la migliore sceneggiatura originale.
«Con il CLak – dichiara la professoressa Maria Teresa Pazienza, coordinatrice del Centro – abbiamo voluto creare un ambiente di ricerca sinergico e multidisciplinare per lo studio di sistemi artificiali intelligenti. Molti sono i ricercatori, di differenti aree, che all’Università di Roma “Tor Vergata” già si occupano di queste tematiche con ottimi risultati. Nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale collaborano infatti diverse discipline come le neuroscienze, l’informatica, in senso ampio, l’ingegneria dei modelli, la filosofia, le scienze sociali e l’elettronica».
La collaborazione tra i settori di ricerca delle Scienze Cognitive (SC) e della Intelligenza Artificiale (IA) ha portato a contributi innovativi nella definizione e realizzazione di sistemi intelligenti basati su modelli plausibili della cognizione umana, influenzando anche le metodologie di analisi del linguaggio naturale e della rappresentazione della conoscenza. Questi studi interdisciplinari non riguardano soltanto ricerca pura ma hanno portato allo sviluppo di nuove tecnologie e applicazioni (cosiddette “intelligenti” ) molto più potenti di quelle basate su metodologie tradizionali. Questi metodi innovativi dell’Information Technology sono più specificamente identificabili con il termine “Cognitive Computing”.
Da alcuni anni i più importanti laboratori di ricerca nazionali e internazionali sono impegnati nello studio del Cognitive Computing. In Italia, ad esempio, il CNR ha un istituto dedicato a tali studi mentre aziende multinazionali, motivate a sviluppare nuove tecnologie nel settore, come l’IBM che nei suoi laboratori di ricerca di Yorktown negli Stati Uniti e di Haifa in Israele ha visto lo sviluppo del sistema Watson e alcune applicazioni nei settori della medicina (diagnosi oncologica), dell’advisoring sanitario, bancario e assicurativo. L’IBM punta sul Cognitive Computing come tecnologia del futuro per supportare le persone a gestire meglio la conoscenza che aumenta a dismisura e a prendere decisioni velocemente anche quando si devono elaborare quantità di dati di grandi dimensioni, i cosiddetti Big Data. Anche l’ENI ha recentemente aderito a questa approccio tecnologico per la gestione del proprio patrimonio informativo aziendale.
Info: http://clak.uniroma2.it/
Roma, 7 maggio 2014
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