mercoledì 12 giugno 2013, ore 16.00 presso la Sala Igea, Istituto della Enciclopedia Italiana in Piazza della Enciclopedia Italiana, 4 Roma
Mercoledì 12 giugno a Roma alle ore 16.00 presso la Sala Igea di Palazzo Mattei di Paganica (piazza della Enciclopedia Italiana 4) si terrà un incontro di presentazione del progetto di traduzione in lingua italiana del Talmud Babilonese sul tema Alle origini dell'ipertesto. Il Talmud tra passato e presente.
L'iniziativa, realizzata nell'occasione del decennale del CeRSE (Centro Romano di Studi sull'Ebraismo dell'Università di Roma "Tor Vergata") in collaborazione con l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani, la Comunità Ebraica di Roma, l'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e il Consiglio Nazionale delle Ricerche, intende affrontare la questione dell'attualità del Talmud, uno dei testi sacri dell'ebraismo volto a raccogliere le discussioni tra i sapienti (Chakhamim) e i maestri (rabbanim) circa i significati e le applicazioni dei passi della Torah scritta.
Partendo dalle impensabili e sorprendenti affinità tra il mondo della Tradizione e quello della struttura di un ipertesto, l'incontro svilupperà i temi dei linguaggi e dei saperi ebraici e delle loro connessioni, in costante rinvio con un interrogativo di fondo: perché del Talmud è possibile una lettura infinita?
Talmud è una parola ebraica significante "studio" con la quale vengono indicate due opere analoghe, aventi per oggetto lo studio della Mishnāh ("insegnamento"). Più importante è il Talmud detto Babilonese; alquanto più ridotto e meno diffuso è quello detto Palestinese o Gerosolimitano. In questi due testi sono contenute le norme, specialmente giuridiche, che regolano la vita delle comunità giudaiche. Il Talmud è giunto alla fase attuale attraverso una progressiva elaborazione. Gli insegnamenti che in origine erano trasmessi oralmente, cominciarono ad essere messi per iscritto sotto forma di appunti; e questi furono progressivamente ampliati e riuniti con altri provenienti da scuole diverse. La lingua è l'aramaico (ma molti passi sono in ebraico), in due varietà diverse: l'orientale (affine al siriano) per quello babilonese, l'occidentale (affine al samaritano) per quello palestinese. Entrambe le varietà non corrispondono tuttavia alla lingua parlata, trattandosi di un linguaggio dotto e artificioso, molto influenzato dalla lingua letteraria biblica.
L'insegnamento del Talmud, specie di quello babilonese, è stato accettato da tutti gli Ebrei, a eccezione dei caraiti, che riconoscono autorità solo alla Bibbia. Il Talmud rappresenta, accanto alla Bibbia, il testo fondamentale dell'ebraismo, sul quale si basa tutta la tradizione morale e giuridica successiva alla sua redazione. Lo studio e l'insegnamento del Talmud, non facili per la complessità del testo, hanno un'importanza centrale nella vita religiosa e sono il nucleo della formazione rabbinica.
Interverranno:
Giuliano Amato, Presidente dell'Istituto della Enciclopedia Italiana
Renato Lauro, Rettore dell'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"
Emanuele Fidora, Direttore generale del Ministero dell'Università e della Ricerca
Renzo Gattegna, Presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane
Andrea Bozzi, responsabile scientifico del "Progetto traduzione Talmud babilonese"
Clelia Piperno, Direttore del Consorzio "Progetto traduzione Talmud babilonese"
Riccardo Pacifici, Presidente della Comunità Ebraica di Roma
Alessandro Finazzi Agrò, Rettore emerito dell'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata" e membro del Consiglio di Amministrazione del Consorzio "Progetto traduzione Talmud
babilonese"
Franco Salvatori, Direttore del Dipartimento di Scienze storiche, filosofico-sociali, dei Beni culturali e del Territorio
Marina Formica, Delegato alla Cultura del Rettore dell'Università degli Studi di Roma Tor Vergata
Francesco Scorza Barcellona, Coordinatore emerito del Centro Romano di Studi sull'Ebraismo
Riccardo Di Segni, Rabbino capo della Comunità Ebraica di Roma
Roma, 11 giugno 2013
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