Infermieristica pediatrica a.a. 2022-2023

  • Il percorso formativo del Corso di Laurea in Infermieristica pediatrica ha come obiettivi formativi specifici la formazione di professionisti che abbiano acquisito le conoscenze, il sapere, le pratiche applicative, il saper fare, l’attitudine e il sapere essere, nell’ambito della disciplina infermieristica come previsto dal profilo professionale e dal codice deontologico, In particolare, nella formazione dell’infermiere pediatrico, gli obiettivi sono finalizzati ad ottenere che il laureato in infermieristica pediatrica sia in grado di: a) Promozione e mantenimento della salute - gestire con interventi preventivi e assistenziali rivolti al bambino nelle varie fasce di età, alla famiglia e alla comunità; - attivare e sostenere le capacità residue del soggetto in età evolutiva/famiglia per promuovere l’adattamento alle limitazioni e alterazioni prodotte dalla malattia e alla modifica degli stili di vita; - progettare e realizzare, collaborando con altri professionisti, interventi informativi ed educativi di controllo dei fattori di rischio rivolti al soggetto in età evolutiva/famiglia e a gruppi; - educare il soggetto in età evolutiva/famiglia a stili di vita sani e modificare quelli a rischio. b) Organizzazione e continuità dell’assistenza - definire le priorità degli interventi sulla base dei bisogni assistenziali, delle esigenze organizzative e dell’utilizzo ottimale delle risorse disponibili; - progettare e realizzare, gestire e organizzare, collaborando con l’equipe di cura l’assistenza infermieristica di un gruppo di pazienti; - individuare il grado di complessità assistenziale per definire il contributo degli operatori di supporto nel processo di cura; - attribuire e supervisionare le attività assistenziali del personale di supporto; - gestire i sistemi informativi cartacei ed informatici di supporto all’assistenza; - documentare l’assistenza infermieristica erogata in accordo ai principi legali,ed etici; - assicurare al soggetto in età evolutiva/famiglia, le informazioni rilevanti e aggiornate sul loro stato di salute; - predisporre le condizioni per la dimissione della persona assistita/famiglia, in collaborazione con i membri dell’equipe; - garantire la continuità assistenziale tra servizi/strutture per garantire una omogenea presa in carico; - utilizzare strumenti di integrazione professionale (riunioni, incontri di team, discussione di casi); - stabilire relazioni interprofessionali e di collaborazione con gli operatori sanitari e non nel rispetto delle specificità professionali; - lavorare in modo integrato nell’equipe nel rispetto delle specifiche competenze; - assumere funzioni di guida e tutoraggio degli studenti e/o degli operatori di supporto. c) Sicurezza e controllo del rischio nei contesti di presa in carico - assicurare un ambiente fisico e psicosociale efficace per la sicurezza dei soggetti in età evolutiva/famiglia; - utilizzare le pratiche di protezione dal rischio fisico, chimico e biologico nei luoghi di lavoro; - adottare le precauzioni per la movimentazione manuale dei carichi; - adottare strategie di prevenzione del rischio infettivo (precauzioni standard) nelle strutture ospedaliere e di comunità. - utilizzare protocolli e procedure concordate con l’equipe assistenziale in base alle linee guida internazionali per garantire una uniformità di cure. d) Relazione di aiuto e adattamento/Salute Mentale - attivare e gestire una relazione di aiuto e terapeutica con l’utente, la sua famiglia e le persone significative; - comunicare in modo efficace con modalità verbali, non verbali e scritte le valutazioni e le decisioni infermieristiche nei team sanitari interdisciplinari. - gestire i processi assistenziali generazionali e di genere; - individuare e gestire in collaborazione con altri professionisti le alterazioni comportamentali maggiormente frequenti e di rischio per il paziente: confusione mentale, disorientamento, agitazione; - contribuire, in collaborazione con altri professionisti, alla gestione delle situazioni di disagio psichico in particolare nelle fasi di stabilizzazione; - sostenere, in collaborazione con l'équipe ed accompagnare, l'assistito e la famiglia nella fase terminale e nel lutto; e) Infermieristica clinica al neonato, bambino, adolescente con problemi prioritari di salute acuti e cronici - gestire l’assistenza infermieristica del neonato, del bambino, dell’adolescente in tutte le situazioni cliniche ordinarie e di emergenza ed urgenza in regime di assistenza intra ed extraospedaliera. - accertare e gestire l’assistenza infermieristica nei pazienti con problemi cronici e di disabilità; - identificare e rispondere ai bisogni assistenziali del soggetto in età evolutiva mettendo in atto tutte le attività di problem solving, pianificando le idonee azioni infermieristiche nelle situazioni acute e/o critiche come risposta alla richiesta di aiuto del singolo e della collettività attraverso l’elaborazione di piani di assistenza personalizzati ed integrati con l’ambiente; - identificare i bisogni di assistenza infermieristica pediatrica del soggetto in età evolutiva/famiglia e le sue reazioni correlate alla malattia, ai trattamenti in atto, all’istituzionalizzazione, alle modificazioni nelle attività di vita quotidiana, alla qualità di vita percepita; - attivare e sostenere le capacità residue per promuovere l’adattamento alle limitazioni e alterazioni prodotte dalla malattia e alla modifica degli stili di vita; - vigilare e monitorare la situazione clinica e psicosociale, identificando precocemente segni modifica della situazione clinica assistenziale; - partecipare a gruppi di ricerca in ambito clinico assistenziale per la sperimentazione di procedure e protocolli innovativi per il miglioramento continuo della qualità attraverso l’uitlizzo di strumenti e metodologie peculiari per l’età evolutiva. f) Applicazione e gestione dei percorsi diagnostici e terapeutici - garantire la somministrazione sicura della terapia e sorvegliarne l’efficacia; - attivare processi decisionali sulla base delle condizioni del paziente pediatrico, dei valori alterati dei parametri, referti ed esami di laboratorio; - gestire percorsi diagnostici assicurando l’adeguata preparazione del paziente in età evolutiva/famiglia e la sorveglianza successiva alla procedura; - integrare l’assistenza infermieristica pediatrica nel progetto di cure multidisciplinari. g) Educazione del soggetto in età evolutiva/famiglia e metodologie di intervento nella comunità - attivare reti di assistenza per sostenere l’utente e la famiglia in progetti di cura a lungo termine; - elaborare con la persona e la famiglia progetti educativi per sviluppare abilità di autocura valutandone l’impatto e l’efficacia; - sostenere l’apprendimento del soggetto in età evolutiva/famiglia all’autogestione dei problemi assistenziali; - educare i caregivers alla gestione dei problemi della persona assistita; - gestire la dimissione assistita garantendo la continuità delle cure. h) Metodo clinico - accertare i bisogni di assistenza infermieristica effettuando l’esame obiettivo, la formulazione della diagnosi infermieristica; - definire il grado di complessità assistenziale; - utilizzare il metodo del problem solving nella presa in carico degli utenti prevedendo e ridefinendo se necessario la pianificazione infermieristica sulla base dell’evoluzione dei problemi della persona assistita e la famiglia e valutare i risultati dell’assistenza erogata; i) Prove di efficacia - ricercare la letteratura sulla base dei quesiti emersi nella pratica clinica - analizzare criticamente la letteratura; - utilizzare nella pratica clinica le migliori evidenze declinandole sulla base dei valori, convinzioni, preferenze del soggetto in età evolutiva/famiglia, delle risorse disponibili e del giudizio clinico - partecipare alla sperimentazione di modelli assistenziali innovativi e diffondere i dati nella comunità scientifica. l) Autoapprendimento - accertare i bisogni di apprendimento confrontandosi con il mentor/tutor; - progettare un piano di apprendimento per gestire le attività formative professionalizzanti - richiedere confronto al supervisore nei contesti di apprendimento clinico; - elaborare il piano delle proprie proposte elettive (corsi e attività professionalizzanti); - elaborare il proprio portfolio. m) Procedure assistenziali - pianificare, organizzare, gestire, eseguire e valutare le procedure assistenziali. Per il raggiungimento di tali obiettivi specifici, l’attività formativa, prevede un’integrazione disciplinare con l’organizzazione di moduli didattici monodisciplinari per alcuni “Insegnamenti Specifici”, per garantire allo studente una visione unitaria e nel contempo interdisciplinare del problema trattato riferibile agli obiettivi didattici stessi garantendo l’approfondimento delle conoscenze derivanti dagli ambiti disciplinari professionalizzanti, caratterizzanti e dagli ambiti disciplinari affini ed integrativi.

    Ai sensi del D.M.

    19 febbraio 2009, ciascun insegnamento attivato prevede un congruo numero intero di crediti formativi, al fine di evitare una parcellizzazione dei contenuti somministrati agli studenti.

    Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, seminari, gruppi di lavoro e di studio, discussione su tematiche pertinenti ai contenuti e agli obiettivi didattici e simulazioni.

    Il processo d'insegnamento si avvarrà di moderni strumenti didattici.

    All’attività didattica tradizionale si affianca l’attività di tirocinio guidato presso strutture sanitarie di rilievo scientifico situate in Italia o all'estero e legate da specifiche convenzioni in grado di rispondere alle esigenze formative degli studenti e agli obiettivi formativi del corso di laurea.

    Tale training consente una progressiva assunzione di responsabilità e l’acquisizione di una sempre maggiore autonomia decisionale e professionale, nell’ambito dello specifico disciplinare.

    Pertanto gli studenti del CdL in Infermieristica pediatrica devono acquisire la capacità di valutare le diverse problematiche legate alla disciplina infermieristica, a pianificare, organizzare, erogare e valutare l’assistenza secondo le evidenze scientifiche; integrarsi in un lavoro di equipe collaborando con le diverse figure professionale coinvolte nel percorso clinico assistenziale nell’ambito di prevenzione, cura, riabilitazione e cure palliative, nei contesti ospedalieri ed extraospedalieri; partecipare a progetti di ricerca disciplinari ed interdisciplinare.

    Le attività di laboratorio e di tirocinio vengono svolte con la supervisione e la guida di tutor appartenenti allo specifico ambito disciplinare professionale appositamente nominati previa valutazione del curriculum formativo e professionale ed adeguatamente formati per lo svolgimento di tale incarico.

    Le attività di Laboratorio e di tirocinio sono coordinate da un docente appartenente al profilo professionale ed in possesso del massimo livello formativo previsto dalla normativa vigente per il profilo infermieristico. Il piano di studi prevede 20 esami e/o di valutazioni finali di profitto, organizzati come prove di esame integrate per più insegnamenti o moduli coordinati.

    La verifica di tale apprendimento avviene con prove d'esame, articolate oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto, anche con prove in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), utili a verificare le conoscenze acquisite.

    Relativamente alle prove scritte, gli strumenti utilizzati sono: (1) test a risposta multipla o risposte brevi scritte, organizzati su problematiche a carattere interdisciplinare, seguiti da esami orali utili ad accertare le competenze acquisite; (2) redazione di elaborati scritti su temi assegnati ed analisi delle attività ed agli elaborati relativi alla prova di esame ed anche al commento delle esercitazioni svolte ed attraverso la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti.

    Il regolamento didattico del Corso di Laurea definisce, nel rispetto dei limiti normativi, che la quota dell’impegno orario complessivo a disposizione dello studente per lo studio personale o per altre attività formative di tipo individuale sarà del 50% delle trenta ore previste per ciascun CFU. Il percorso formativo è strutturato, monitorato, validato ed ottimizzato in continuum, al fine di far acquisire competenze, conoscenze ed abilità previste nel profilo curriculare statuito dalla normativa vigente e negli obiettivi specifici del Corso.

    Tali specifici obiettivi formativi risultano sostenuti da un corpo docente consapevole della necessità di utilizzare tutti gli strumenti istituzionali attivati dagli organismi competenti (NVF e NVA), ai fini dell’accreditamento della qualità della didattica.

    Tramite tali strumenti risulta possibile misurare il miglioramento della performance didattica in tutte le diverse fasi che concorrono al conseguimento della laurea di primo livello, in termini di percorso formativo, di esami, di valutazione della qualità percepita dai discenti, di acquisizione delle competenze professionali che rientrano negli obiettivi specifici del percorso formativo stesso.

  • Possono essere ammessi al Corso di Laurea di primo livello i candidati in possesso del diploma scuola media superiore ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo secondo le normative vigenti (art.

    6, comma 2, D.M.

    270/04) e in possesso di un’ adeguata preparazione ed infine che siano qualificati in posizione utile all'esame di ammissione.

    L'Università di Roma Tor Vergata, nel recepire i DD.MM.

    annualmente emanati, ai fini dell'ammissione, verifica l'adeguatezza delle conoscenze di logica e cultura generale, biologia, chimica, fisica e matematica secondo i programmi annualmente stabiliti con D.M.

    Il numero degli studenti ammissibili al corso di laurea è determinato annualmente con decreto del Ministero della Salute di concerto con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca sulla base delle indicazioni contenute nel piano regionale della formazione, tenuto conto delle esigenze sanitarie nazionali e sulla base del progetto didattico e delle potenzialità formative.

    Gli studi compiuti presso altri Corsi di Laurea anche di altre Università italiane, nonché i crediti in queste conseguiti, possono essere riconosciuti previo esame del curriculum trasmesso dall’Università di origine, comprensivo dei programmi dei Corsi in quella Università accreditati.

  • È istituito presso l'Università degli Studi di Roma 'Tor Vergata', Facoltà di Medicina e Chirurgia, il Corso di Studi Triennale in 'Infermieristica Pediatrica' (abilitante alla professione sanitaria di Infermiere pediatrico), classe L/SNT1.

    Il Corso è erogato in modalità convenzionale.

    Ha durata normale di 3 anni e si conclude con un esame finale con valore abilitante ed il rilascio del titolo di 'Laurea in Infermieristica Pediatrica'.

    Le attività formative del Corso di Laurea si svolgono presso la sede didattica Ospedale Bambino Gesù di Roma e che vengono definite annualmente in base alla specifica convenzione. Il Regolamento didattico del Corso, disciplina l'articolazione dei contenuti, le modalità organizzative e di funzionamento del CdS, classe L/SNT1.

    Il CdS Triennale in Infermieristica Pediatrica è stato istituito a partire dall'anno accademico 2011- 2012 ai sensi del D.M.

    22 ottobre 2004, n.

    270, con l'obiettivo di fornire le conoscenze e le competenze necessarie all'esercizio della professione di infermiere pediatrico così come disciplinato e regolamentato D.M.

    70 del 17 gennaio 1997 e dal Codice Deontologico del 2009 e successive integrazioni e modificazioni della Federazione Nazionale Collegi IPASVI ora Federazione Nazionale Ordine Professioni Infermieristiche (FNOPI).

    La frequenza al corso è obbligatoria per tutte le attività sia teoriche che di tirocinio. I docenti del Corso sono approvati annualmente dal CCL su proposta del responsabile della struttura, come previsto dal protocollo d'intesa Regione Università del 16/10/2006, avente per oggetto attivazione e funzionamento CdL triennali area sanitaria, previa verifica del possesso dei requisiti previsti per ogni singolo docente e la pertinenza del suo curriculum formativo professionale con la disciplina di insegnamento e di norma sono dipendenti dalla struttura sede della formazione. Gli esami di Corso Integrato possono essere sostenuti solo se si ottiene una presenza del 75% delle ore previste.

    Si è ammessi alla prova di abilitazione solo se si è raggiunta una presenza di 4600 ore nelle attività teorico pratiche.

    L'attività formativa corrisponde al conseguimento di 60 crediti formativi universitari (CFU) per anno per un totale di 180 CFU.

    Il corrispettivo di 1 CFU è pari a 30 ore. Il laureato è responsabile dell'assistenza generale infermieristica pediatrica, preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa, di natura tecnica, relazionale ed educativa. Il curriculum del Corso di Laurea prevede attività formative finalizzate all'acquisizione di conoscenze e competenze specifiche, riferite alle funzioni previste dal profilo professionale dell'infermiere pediatrico. Il raggiungimento delle competenze professionali si attua attraverso una formazione teorica e pratica (tirocinio e laboratorio) che includa l'acquisizione di competenze comportamentali e che venga conseguita nel contesto lavorativo specifico, così da garantire, al termine del percorso formativo, la piena padronanza di tutte le necessarie competenze e la loro immediata spendibilità nell'ambiente di lavoro. I laureati in Infermieristica pediatrica possono trovare occupazione in strutture sanitarie, pubbliche o private, nel territorio e nell'assistenza domiciliare, in regime di dipendenza o libero-professionale.

    Il laureato potrà accedere a percorsi di formazione avanzata.

  • Possono essere ammessi al CdL in Infermieristica i candidati in possesso di diploma di Scuola Media Superiore o di titolo estero equipollente, ai sensi del D.M.

    22 ottobre 2004, n.

    270 'Modifiche al regolamento recante norme concernenti l'autonomia didattica degli Atenei, approvato con decreto del Ministro dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n.

    509.', art.

    6, comma 1. Il numero massimo degli iscrivibili al primo anno di corso è definito annualmente da apposito Decreto Ministeriale. Per l’ammissione al Corso è necessario essersi qualificati in posizione utile all’esame di ammissione.

    L’Università di Roma Tor Vergata, nel recepire i DD.MM.

    annualmente emanati, ai fini dell’ammissione verifica l’adeguatezza delle conoscenze di logica e cultura generale, biologia, chimica, fisica e matematica secondo i programmi annualmente stabiliti con D.M. Le procedure per l'ammissione al CdL Triennale in Infermieristica, sono descritte nel Bando di Concorso che viene pubblicato annualmente sia sul sito di Ateneo www.uniroma2.it che sul sito www.infermieritorvergata.net Le domande devono essere presentate secondo le modalità previste dall’apposito bando entro i termini stabiliti ogni anno. Gli studenti ammessi alla frequenza verranno immatricolati con riserva; il perfezionamento dell’ammissione al corso è subordinato all’accertamento medico di idoneità psicofisica per lo svolgimento delle funzioni specifiche del profilo professionale infermieristico, che deve avvenire entro il mese di dicembre dell’anno accademico in corso. Il 'Certificato di idoneità specifica per il rispettivo profilo professionale' deve essere rilasciato dal Medico Legale dell’Azienda Sanitaria Locale o dal medico competente dell’università.

    Il certificato di idoneità alle funzioni professionali specifiche per cui è richiesta l’iscrizione è obbligatorio per la regolarizzazione della posizione amministrativa, per poter frequentare l’attività didattica teorica e per svolgere l’attività professionalizzante obbligatoria ai fini dell’abilitazione nel profilo professionale. L’idoneità rilasciata deve prevedere la compatibilità a far svolgere allo studente tutte le attività professionali specifiche previste dal proprio profilo professionale.

    L’eventuale inidoneità psico-fisica determinerà l’impossibilità all’iscrizione definitiva al CdL. I referti relativi e ogni documentazione di ordine sanitario devono essere conservati nella struttura didattica sede/sezione del corso. L’Università si riserva di verificare in qualsiasi momento la persistenza delle condizioni di idoneità dello studente, in caso di richiesta da parte del Consiglio di CdL (di seguito nominato CCL) a seguito delle segnalazioni del Consiglio di Sezione o del Direttore Didattico. La verifica della sussistenza della specifica idoneità psicofisica durante il corso degli studi spetta ad una Commissione tecnica nominata dal Rettore.

    Ricevuto il parere della Commissione, il Rettore può revocare con decreto motivato l’iscrizione al CdL per sopravvenuta mancanza dell’idoneità psicofisica, facendo salvi i crediti formativi che lo studente abbia acquisito e ricercando le possibili soluzioni atte a conciliare le potenzialità dello studente con percorsi formativi esistenti nell’Ateneo. Allo studente possono essere assegnati degli Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA). Agli studenti ammessi al primo anno di corso, che sono risultati quindi idonei al concorso, potranno essere assegnati degli OFA qualora abbiano conseguito un punteggio insufficiente nelle discipline scientifiche oggetto del concorso di ammissione. Annualmente la Commissione Didattica, in base a quanto previsto dal decreto interministeriale che definisce le discipline oggetto del concorso, nonché il numero dei quesiti per ognuna delle discipline previste, stabilisce il cut-off minimo ritenuto sufficiente ad affrontare, durante il percorso, le discipline di base. La prova è programmata entro il I semestre del I anno, prima dell’inizio della sessione ordinaria d’esame prevista, di norma, nel mese di febbraio.

    Tale prova consiste nella somministrazione di domande aperte e/o a risposta multipla, che si intende superata ottenendo un’idoneità.

    Lo studente non può essere ammesso a sostenere i C.I.

    nelle discipline di base se no ha conseguito l’idoneità nei Crediti Formativi Aggiuntivi. il Direttore Didattico, all’inizio di ogni anno accademico, comunica ad ogni studente l'eventuale debito formativo (OFA), nonché le modalità di recupero.

  • Per la prova finale (ai sensi dell’art.

    7 del DM 19 febbraio 2009) lo studente iscritto alla classe ha la disponibilità di 5 CFU finalizzati alla preparazione della prova finale.

    La prova finale prevede la redazione di un elaborato di tesi e la sua dissertazione.

    Per essere ammesso a sostenere la prova finale (esame di Laurea magistrale), lo studente deve aver regolarmente frequentato per il monte ore complessivo previsto i singoli corsi integrati, aver superato tutti gli esami di profitto previsti, aver effettuato, con positiva valutazione, tutti i tirocini formativi previsti.

    Il monte ore frequentato deve essere adeguatamente certificato (Direttiva Europea di settore).

    Scopo della tesi è quello di impegnare lo studente in un lavoro di formalizzazione, progettazione e di ricerca, che contribuisca al completamento della sua formazione professionale e scientifica.

    Il contenuto della tesi deve essere inerente a tematiche o discipline strettamente correlate al percorso formativo. La prova finale avviene di fronte ad un Commissione nominata dal Rettore con apposito Decreto e composta a norma di legge, in ottemperanza del Regolamento didattico di Ateneo e dei Regolamenti didattici di Facoltà e di Corso di Studi.

    La Commissione ha a disposizione 11 punti da sommare alla media aritmetica del voto curriculare.

    Non può essere attribuita la lode a coloro che non hanno ottenuto la media di almeno 100/110 sia sul curriculum che nella prova abilitante.

    In sede preliminare, la Commissione approva i range da applicare per la distribuzione degli 11 punti che tengano conto sia del voto curriculare che di quello conseguito durante la prova di abilitazione. Lo studente deve presentare la domanda di tesi al Direttore didattico entro il termine previsto e reso noto tramite avviso pubblicato sul sito internet, presentando la modulistica prevista appositamente compilata in tutte le sue parti.

    Non verranno accettate documentazioni incomplete. La tematica della tesi ed i relatori vengono approvati dal Direttore didattico che ne dà comunicazione alla CCL, trasmettendo tutta la documentazione.

    Il CCL approva l’ammissione dello studente alla tesi.

    Qualora lo studente debba cambiare il titolo della tesi e/o i relatori deve rinviare la discussione della tesi alla sessione successiva e ripresentare nuovamente la modulistica nei tempi previsti.

    Qualora lo studente non possa laurearsi nella sessione richiesta può inviarne comunicazione al Direttore della sede/sezione didattica di appartenenza e alla Direzione didattica, indicando chiaramente la volontà di mantenere invariata la modulistica già presentata. L’elaborato finale e l’ulteriore documentazione richiesta deve essere presentata secondo le procedure presenti sul sito internet: www.infermieritorvergata.net

Infermieristica pediatrica a.a. 2022-2023