Venerdì 7 ottobre 2011
Siglato oggi l'atto costitutivo del Laboratorio Nicola Cabibbo, il centro internazionale di Fisica promosso dall'Infn e dall'Università di Roma Tor Vergata, che porterà - entro sei anni - alla costruzione dell'acceleratore SuperB nel campus di Roma Tor Vergata.
E' stato siglato oggi l'atto di nascita del Laboratorio Nicola Cabibbo. Si chiamerà così il nuovo centro internazionale di fisica fondamentale e applicata promosso dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dall'Università di Roma Tor Vergata, che hanno formalizzato la costituzione del consorzio per la realizzazione dell'acceleratore SuperB. Si tratta di uno dei più rilevanti tra i 14 progetti bandiera del Piano di Ricerca Nazionale del MIUR ed è stato approvato dal documento di programmazione economica del CIPE con un finanziamento di 250 milioni di euro. "I progetti bandiera - ha commentato il presidente dell'Infn Roberto Petronzio - rappresentano una scelta innovativa della politica di finanziamenti pubblici alla ricerca, in linea con analoghe strategie di altri paesi europei per la costituzione di un parco europeo di infrastrutture scientifiche."
E' la partenza dai blocchi per il progetto SuperB, che punta a completare entro 6 anni nel campus dell'Università di Roma Tor Vergata la costruzione di un grande acceleratore, che diverrà un' infrastruttura internazionale per la ricerca fondamentale e applicata e lo sviluppo di innovazioni tecnologiche.
Verranno annunciate nei prossimi giorni le nomine degli organi direttivi del Consorzio, che si avvarrà di un consiglio tecnico scientifico, composto da cinque esperti di 4 differenti paesi. L'iniziativa potrebbe aprirsi già nei prossimi mesi all'adesione dell'Istituto Italiano di Tecnologia, che ha partecipato alla fase di gestazione del progetto, oltre che dei numerosi laboratori e istituzioni di ricerca di altri paesi, che hanno mostrato il loro interesse per SuperB. Memorandum d'intesa in questo senso sono stati già firmati da parte di Francia, Stati Uniti, Federazione Russa e Canada.
"La data di oggi segna la partenza di una sfida ardua, ma senza dubbio meritevole di essere condotta -ha aggiunto Petronzio - e il sostegno del governo italiano è stato e sarà fondamentale per raggiungere nei tempi adeguati gli obiettivi ambiziosi che ci siamo posti. Il successo del progetto SuperB potrà rilanciare il primato italiano nell'ambito della ricerca e dell'innovazione tecnologica. Investire in momenti di crisi è un privilegio e una responsabilità. Contiamo di sviluppare il progetto in modo da rispondere alla fiducia che ci è stata data e da moltiplicare le risorse che verranno investite."
"La costituzione del consorzio tra l'istituto Nazionale di Fisica Nucleare e l'Università di Roma Tor Vergata - ha commentato il Rettore dell'Ateneo romano, prof. Renato Lauro - rappresenta il coronamento di un percorso comune che consentirà la realizzazione nel nostro Campus di una grande struttura di ricerca nella quale opereranno ricercatori italiani e stranieri. Questa iniziativa è certamente un fiore all'occhiello per il nostro Paese, consente un'ulteriore crescita per la qualificazione scientifica dell'ateneo Tor Vergata a livello internazionale, rappresenta una opportunità per il rilancio dell'Italia nel campo dell'innovazione tecnologica".
Il grande anello acceleratore della SuperB, in cui si scontreranno elettroni e positroni, occuperà un'area di circa 30 ettari del campus dell'Università di Roma Tor Vergata e sarà ben collegato con i vicini Laboratori Nazionali di Frascati dell'INFN. L'obiettivo dei fisici è quello di gettare luce su alcune delle grandi questioni della fisica contemporanea. Ad esempio sui meccanismi che hanno prodotto la scomparsa dell'antimateria poco dopo il Big Bang, ai primordi della storia del nostro Universo o sulle forze che tengono uniti i componenti fondamentali della materia. Il programma di ricerca di SuperB è complementare a quello della grande macchina del CERN LHC, poiché i due acceleratori si affacciano verso due diverse frontiere della fisica sperimentale delle alte energie: intensità ed energia. SuperB punterà ad aumentare l'intensità delle collisioni dei fasci di particelle e quindi la produzione di fenomeni fisici estremamente rari e non ancora esplorati. LHC invece ha aumentato in modo straordinario l'energia a cui avvengono le collisioni, indagando la nuova fisica prodotta in questo modo. Il balzo in avanti della luminosità (ovvero del numero di collisioni prodotte) di SuperB si basa su idee sviluppate in Italia e sperimentate dalla divisione acceleratori dei Laboratori Nazionali di Frascati dell'INFN, con la macchina Dafne.
La stessa infrastruttura però fornirà nuove tecnologie e avanzati strumenti di sperimentazione alle ricerche di fisica della materia, biologia, nanotecnologie e biomedicina. SuperB offrirà infatti da subito a un'ampia comunità scientifica interdisciplinare, italiana e internazionale la possibilità di utilizzare le linee di luce innestate lungo il percorso della macchina. In diverse di queste facilities verrà raccolta e indirizzata la cosiddetta "luce di sincrotrone" derivante dagli elettroni nella loro corsa nell'acceleratore. Fasci di luce con caratteristiche uniche per coerenza e collimazione consentiranno di visualizzare strutture biologiche o inorganiche a una risoluzione mai raggiunta e di scattare delle "microistantanee" dei processi biochimici in atto. Potranno essere utilizzati nella costruzione di nano strutture o di componenti elettronici. Saranno utili per la sintesi di nuovi farmaci o materiali innovativi.
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